I cookie ci aiutano ad erogare servizi di qualita. Utilizzando i nostri servizi, l'utente accetta le nostre modalita d'uso dei cookie.  Ulteriori informazioni   

Notizie Flash

2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com

Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.


Elenco Ultimi Test, Articoli e Documenti

Ultimi test pubblicati su questo sito:

* 10Micron GM1000HPS
* TDM (encoder assoluto)
* Celestron SkyProdigy
* Lunt LS35F35
* Oculare TS-ED 40 mm
* Rifrattore StarpStar 106
* Autoguida LVI-SG2
* Oculari Masuyama
* RILA 325
* Binocolo Nexus II
* Meade 127 Triplet vs SW 120 ED
* Camera CCD Flea3
* Barlow (test comparativo di 6 Barlow "classiche")

Nuovi Articoli e Documenti
(sezione Articoli)

* Misura di stelle doppie con MicroGuide
* La collimazione dei rifrattori
* Guida alla pulizia delle ottiche astronomiche
* Autocostruzione appoggi anti-vibrazione
* Le focali del C8 (SCT)
* Rivista Osservazioni astronomiche (1972)
* Guida alla scelta degli oculari
* Cataloghi Telescopi Alinari Torino 1960-1963-1975
* Come scegliere il Telescopio

 

 

TEST TELESCOPI, TEST MONTATURE, TEST ACCESSORI PER L'ASTRONOMIA, Test oculari, Test barlow, Test filtri e Test camere ccd

 

 
Torna all'indice
Blog del mese di 2/2010
Selettore a 4 porte Optec Perseusinserito il: 25/2/2010 alle 08:49:52
La recente diffusione degli "Osservatori a controllo remoto", ovvero di telescopi robot che operano senza la presenza umana sta spingendo alcuni produttori specializzati a progettare accessori destinati ad un controllo totale tramite un computer remoto.

Il fabbricante americano Optec Inc. ha progettato un nuovo accessorio chiamato "4-port Instrument Selector" che consente agli utenti di un osservatorio remoto di selezionare da lontano lo strumento di ripresa o di misura (a scelta tra quattro) che è applicato al fuoco del telescopio.

E' infatti normale che un telescopio destinato alla ricerca sia usato con, ad esempio, uno spettrografo (con relativa camera CCD applicata), una camera CCD con riduttore di focale, una terza camera con estensore di focale per le riprese Hi-Res e infine un fotometro fotoelettrico.

Il Selettore Optec Perseus è un robusto e affidabile selettore a controllo motorizzato, in alluminio anodizzato, dotato di quattro uscite - 3 da 2 pollici e una da 3 pollici.

La selezione delle porte avviene tramite la rotazione motorizzata di uno specchio piano da 1/8 di lambda con un asse minore da 3".

Il Selettore Optec Perseus incorpora una scheda elettronica di controllo che ne consente la programmazione "al telescopio" tramite un singolo pulsante oppure la programmazione con un computer tramite una interfaccia RS-232.

Caratteristiche Tecniche:

* Altezza complessiva: 178 mm
* Diametro del corpo: 108 mm
* Peso: 2.25 kg
* Innesto per telescopio: OPTEC-3600 Femmina a coda di rondine
* Porte per gli strumenti: n.3 da 2" e n.1 da 3"
* Interfaccia di controllo: singolo pulsante selettore delle funzioni
* Interfaccia di comunicazione: RS-232 con connettore DB9
* Software di controllo (ambiente PC): Applet dedicata con driver ASCOM
* disponibilità prevista: entro giugno 2010.

Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.


Il Selettore a 4 porte Optec Perseus è stato progettato per i telescopi a totale controllo remoto e consente di applicare e selezionare quattro diversi strumenti al fuoco di un telescopio controllato da lontano


Galileo Circular Reticle Finderinserito il: 24/2/2010 alle 10:35:52
Molti osservatori visuali trovano particolarmente comodo puntare i loro telescopi con cercatori senza ingrandimento, e in questa categoria il cercatore più popolare è senz'altro il Telrad, che ha il vantaggio di dare l'impressione di proiettare una serie di cerchi concentrici di colore rosso sul cielo, non risentendo di effetti di parallasse (potendo quindi essere usato con entrambi gli occhi aperti)

Esistono due cloni, meno costosi, del Telrad, il Rigel Quickfinder, già descritto in passato in questa rubrica, e il Galileo Circular Illuminated Reticle Finder.

Questo nuovo cercatore è più compatto del Telrad e costa la metà, anche se il prezzo da pagare è una finestra ottica più piccola ovvero un minore campo inquadrato.

Le caratteristiche Tecniche

* Dimensioni angolari dei cerchi luminosi del reticolo: 1/2, 1 e 2 Gradi
* Alimentazione: 2 batterie formato AA
* Luminosità regolabile
* Controlli collimazione alto-basso, destra-sinistra
* Base autoadesiva universale
* Dimensioni totali: 127 (L) x 102 (H) x 38 (P)
* Prezzo USA: da $15.95


Il cercatore Galileo Circular Reticle Finder proietta un reticolo di cerchi luminosi che aiutano a localizzare facilmente gli oggetti


Coma-Lolli Visual Back con portafiltri per SCinserito il: 23/2/2010 alle 13:38:09
La ditta Coma di Adriano Lolli ha inserito nel proprio vasto catalogo di accessori per astronomia un interessante accessorio per telescopi SC:

Si tratta di un adattattore per telescopi SC Celestron, Meade (e altri telescopi con attacco filettato per SC) che incorpora una utile slitta portafiltri per oculari Ø 31.8 mm

L'accessorio offre una slitta portafiltri a 4 posizioni con azionamento manuale e dotata di posizioni pre-fissate che si individuano con uno (una sfera spinta da una molla) e che permettono di centrare il filtro rispetto all'oculare con un solo gesto anche al buio assoluto.

Il portaoculari è da 31.7 e dispone di 2 viti di serraggio a 120° per il fissaggio di oculari, camere CCD o webcam .

L'adattatore è realizzato in alluminio anodizzato nero opaco e la slitta portafiltri accetta filtri con spessore massimo di a 9 mm.

Sono disponibili anche i seguenti accessori opzionali:

Slitta aggiuntiva filtri ø 31.8
mm

Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.


Il portaoculari Coma per telescopi SC incorpora una slitta portafiltri manuale da 31.8 mm


Raffreddamento per Meade DSI PROinserito il: 22/2/2010 alle 10:30:15
Le camere CCD Meade DSI I, II and III sono state progettate per fornire agli astroimager prinicipianti un prodotto a basso costo con cui fare le prime esperienze nel difficile campo della fotografia astronomica digitale a lunga esposizione.

Tuttavia queste camere sono state concepite come "webcam nobilitate", che non sono dotate di sistemi di raffreddamento del sensore (una caratteristica che accomuna le camere CCD per astronomia). Di conseguenza le immagini prodotte da queste camere low-cost sono affette da una robusta dose di rumore termico, che ne penalizza la qualità in termini di rapporto segnale/disturbo.

Inoltre queste camere, pur essendo dotate (i modelli DSI II e III) di sensori di temperatura e di un software creato per compensare le variazioni del dark noise in base alla temperatura reale del sensore, di fatto non riescono a seguire grandi variazioni della temperatura ambiente nè riescono a compensare il riscaldamento dovuto all'elettronica della camera e quindi non consentono di sottrarre con la necessaria efficacia i dark frame presi all'inizio o alla fine della sessione.

Il produttore americano Deep Space Products ha quindi creato una linea completa di sistemi di raffreddamento termoelettrico (TEC) per le camere Meade DSI, che consentono di abbassare la temperatura del sensore e, tramite un controller programmabile, di mantenere costante la temperatura impostata dall'utente. La possibilità di regolare finemente la temperatura è molto utile perché consente all'utente di stare leggermente al di sopra della temperatura di rugiada, prevenendo l'appannamento del vetro del sensore.

Sono in ogni caso disponibili (o consigliati) dei piccoli accessori
aggiuntivi che permettono di isolare il sensore dall'aria esterna.

I dispositivi Deep Space Cooler sono disponibili per tutti e tre i modelli di camera Meade DSI (I, II e III), comportano una modifica permanente alle camere. La modifica comporta la rimozione del dissipatore sul retro della camera e la sua sostituzione con con un TEC raffreddato in modo attivo e dotato di un monitor di temperatura.

Il retrofit deve essere obbligatoriamente eseguito dalla ditta Dee Space Products, il che crea qualche problema di spedizione e di dogana a noi europei. Tuttavia il sistema merita attenzione.

In dotazione vengono offerti l'alimentatore e il controller della temperatura (una sorta di piccola pulsantiera).

Sono disponibili vari modelli, Base, Plus ed Extreme per i tre modelli di camera. Il modello Extreme offre anche un sistema di raffreddamento a circolazione di liquido.

I sistemi Deep Space Cooler raffreddano i sensori fino a 40 gradi al di sotto della temperatura ambiente, e mantengono il setpoint con una precisione di circa 0.2 gradi.

I prezzi variano, a seconda dei modelli, da $280 a $450.

Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.


I sistemi Deep Space Cooler sono stati progettati per rendere più efficienti le camere CCD Meade DSI


Autoguida StandAlone Lacerta M-GENinserito il: 17/2/2010 alle 11:09:14
La moda dell'imaging del cielo profondo, sia con le camere CCD che - soprattutto - con le sempre più diffuse reflex digitali, sta spingendo i produttori di accessori per astronomia a sviluppare nuovi prodotti utili per questo scopo, in particolare sistemi di guida.

Un produttore ungherese ha sviluppato un'autoguida standalone (cioè che funziona senza bisogno di un computer) che si pone in concorrenza diretta con l'analoga camera italiana LVI e con la SBIG SG-4.


La nuova autoguida si chiama Lacerta M-GEN Standalone Autoguider ed è composta da una testa ottica (che contiene un sensore Sony CCD) e da una consolle di controllo, dotata di schermo LCD e tastiera.

Il sensore è un CCD Sony Tipo-E ICX279AL da 752x852 pixel con dimensioni fisiche di 3.6 x 2.7 mm. Ogni pixel è da 4.7 micron. E' apprezzabile l'uso di un sensore CCD a basso rumore della serie Sony, specialmente considerando che si tratta di una camera non raffreddata.

Il controller offre un display da 128x64 pixel che mostra l'immagine reale trasmessa dal sensore CCD. L'utente può regolare i parametri di guida tramite una tastiera e un software composto da menu.
Il software di controllo permette di controllare anche una fotocamera Canon EOS tramite un cavo standard. E' possibile programmare il numero di pose, la loro durata, l'intervallo tra le pose, ecc.

Inoltre il software di controllo della camera può anche eseguire delle misure dell'errore periodico e può anche generare statistiche del seeing, dei giochi della montatura, ecc.

L'autoguida Lacerta M-GEN è, in base a quanto dichiarato dal fabbricante, molto sensibile, e permette ad esempio di guidare, usando un telescopio di guida da 90mm f/10 su stelle di 10a magnitudine usando un tempo di refresh di 1 secondo. Usando un tempo di refresh di 4" è possibile guidare, con lo stesso telescopio da 90mm, anche su stelle di magnitudine 12.

Il prezzo della camera Lacerta è di circa 530 euro.

Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.



L'autoguida Lacerta MGEN non ha bisogno di computer per guidare, controlla anche le reflex Canon e può guidare su stelle molto deboli


De-Rotatore di campo Optec Pyxisinserito il: 15/2/2010 alle 08:57:17
Chi possiede un telescopio altazimutale computerizzato come un Celestron CPC o un Meade LX200 e desidera fare astrofotografia del cielo profondo a lunga esposizione deve dotarsi di una "wedge" (cuneo equatoriale) per inclinare l'asse polare del telescopio ad un angolo uguale alla latitudine, puntando poi l'asse verso il Polo Celeste.

L'uso di un telescopio a forcella in configurazione equatoriale comporta però vari svantaggi: prima di tutto la procedura per ottenere un allinemento polare preciso è lunga e complessa, e poi c'è un problema anche più grave: il baricentro del telescopio viene sollevato notevolmente, rendendolo molto meno stabile e difficile da bilanciare, il che comporta una dannosa tendenza a vibrare.

Una alternativa alla "trasformazione equatoriale" di questi telescopi a forcella è rappresentata dall'uso di un de-rotatore di campo, che compensa la rotazione del campo che è un inevitabile effetto collaterale caratteristico dei telescopi altazimutali computerizzati.

I possessori dei telescopi Meade LX200 possono usare
il de-rotatore originale Meade previsto per i telescopi della stessa marca, ma non compatibile con telescopi di altre marche.

Ora esiste una alternativa più universale: il de-rotatore Pyxis costruito dal fabbricante americano Optec Inc.

Il de-rotatore di campo Pyxis è stato progettato soprattutto per l'uso con le popolari camere CCD SBIG ST-x a doppio sensore, uno per la ripresa e uno per la guida sistemato sullo stesso piano focale.

In pratica il derotatore Pyxis ruota la camera CCD in base alla posizione della stella di guida posizionata sul sensore di guida della camera.


Il processo di inseguimento e rotazione viene gestito tramite un semplice programma gratuito per Windows (liberamente scaricabile sul sito Optec) che fornisce finestre per il controllo sia della rotazione dell'angolo di posizione che della de-rotazione.

Il de-rotatore di campo Pyxis utilizza un cuscinetto di precisione sigillato da 50mm di diametro, e garantisce pertanto una elevata rigidità e stabilità.

Capacità di carico: fino a 900 g
Spessore: circa 40 mm
Compatibile riduttori di focale Optec Nexgen.

Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.



Il de-rotatore di campo Optec Pyxis permette di fare imaging a lunga posa con telescopi altazimutali computerizzati


Pubblicata la Posta Tecnica di gennaioinserito il: 15/2/2010 alle 00:15:12
Telescope Doctor ha pubblicato la Posta Tecnica di Gennaio 2010. Lo so, sono in ritardo...

Buona lettura!

Filtro Astronomik CLS-CCDinserito il: 9/2/2010 alle 09:48:48
Il produttore tedesco Astronomik, specializzato in filtri dielettrici per applicazioni visuali e fotografiche, ha presentato una nuova versione del suo filtro anti-inquinamento luminoso, il CLS-CCD, dedicato alle camere CCD.

Derivato dal filtro visuale CLS, il nuovo CLS-CCD incorpora un filtro taglia-infrarosso ed è prodotto con la tecnologia anti-halo (che evita la formazione di aloni attorno alle stelle brillanti quando si usano riduttori, spianatori di campo o correttori di coma) e raggiunge il risultato sperato, ovvero quello di aumentare in modo evidente il contrasto tra gli oggetti del cielo profondo e il fondocielo.

Il filtro CLS-CCD può essere usato, oltre che con le camere CCD astronomiche raffreddate, anche con reflex DSLR ed è ottimo anche in visuale, sia per osservare il cielo profondo che le stelle doppie.

Il nuovo filtro è disponibile in molti formati, sia montato che senza cella: 31.8, M48, T2, cella SC, EOS-Clip, ecc.

Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.


I nuovi filtri Astronomik CLS-CCD aumentano il contrasto tra gli oggetti deep-sky e il fondocielo




Curva di trasmissione dei filtri CLS-CCD. E' evidente il taglio della radiazione IR






Nuovi oculari Nikon NAV-SWinserito il: 8/2/2010 alle 09:10:19
La Nikon Corporation, celebre costruttore giapponese di fotocamere e apparecchi ottici, fondata nel 1917 e facente parte della holding Mitsubishi Group ha recentemente presentato una nuova gamma di oculari grandangolari denominati Nikon NAV-SW.

La Nikon ha già costruito in passato binocoli giganti ed anche telescopi astronomici di alto livello, soprattutto rifrattori, destinati al ricco mercato interno giapponese.

I nuovi oculari Nikon NAV-SW sono chiaramenti progettati per applicazioni astronomiche in quanto ne presentano le caratteristiche tipiche: diametro 31.75 mm, campo piano, grande estrazione pupillare. In effetti questi oculari appaiono fortemente ispirati, anche dal punto di vista del disegno estetico, ad altri oculari supergrandangolari giapponesi come i Pentax XW o i Vixen LVW.

I Nikon NAV-SW offrono tutti un campo apparente di 72 gradi, sono composti da 7-8 lenti arrangiate in 5 o 6 gruppi a seconda della focale.

Le focali disponibili sono 5-7-10-14-17.5, con estrazione pupillare compresa tra 17 e 26 mm.

Il corpo gommato è molto compatto, il paraluce regolabile è fornito con una pratica conchiglia asimmetrica che scherma la luce laterale.

Il peso degli oculari Nikon NAV-SW è compreso tra 275 e 365 g. Si prevede un prezzo europeo inferiore ai Pentax XW.

Per maggiori informazioni contattate il Telescope Doctor.


I nuovi oculari Nikon NAV-SW offrono un campo di 72 gradi


Dobson Ariete Europainserito il: 6/2/2010 alle 15:27:12
Il costruttore veneto Ariete Telescopi, specializzato in costruzione di Dobson di grandi dimensioni e di tubi ottici Cassegrain, ha sviluppato dal 2006 una variante più leggera e compatta dei suoi popolari Ariete, la versione "Europa", che merita di essere propostasu questo notiziario per merito delle soluzioni tecniche utilizzate.

I Dobson Ariete Europa, disponibili in aperture comprese tra 400 e 1000 mm, e con rapporti focale da f/4 a f/4,5, sono strumenti particolarmente compatti, progettati per agevolarne il trasporto e la rapidità di montaggio, che si esegue in pochi minuti senza attrezzi anche nel caso dei modelli di apertura maggiore.

La loro struttura a traliccio, il secondary box ridotto al minimo, e il rocker box a bassissimo profilo con movimento in altezza tramite grandi mezzalune garantisce allo stesso tempo una elevata stabilità, una posizione di osservazione più bassa e un peso molto ridotto.

Le ottiche degli Ariete Europa sono costruite in proprio, utilizzando vetro ottico di alta qualità proveniente dalle vetrerie più note.

Su richiesta è possibile far montare sul telescopio ordinato una motorizzazione e/o un computer passivo di puntamento, oltre ad una copia di ruote pneumatiche per agevolarne il trasporto.

I movimenti dei Dobson Ariete Europa sono realizzati con un sistema ideato dalla ditta Ariete che non utilizza le consuete placchette di teflon o di materiali simili, offrendo, in base a quanto dichiarato, movimenti molto più fluidi.

Per maggiori informazioni, contattare la ditta Ariete Telescopi www.arietetelescopi.it


Il poderoso Ariete Europa 600 mm è compatto e leggero.




Un Ariete Europa ripiegato per facilitarne il trasporto.


Ultra CRC 320 LT by Officina Stellareinserito il: 4/2/2010 alle 10:06:54
Officina stellare, nata dall'esperienza delle aziende Astrotech ed A&M, è una compagnia specializzata nell'engineering e nella produzione di telescopi appartenenti alla fascia più alta disponibile sul mercato mondiale.

Officina Stellare, con sede a Thiene (VI), produce una vastissima serie di telescopi e accessori di alto livello tecnologico destinati agli astroimager evoluti, alle associazioni, scuole e naturalmente al mondo della ricerca astronomica professionale.

Ogni prodotto Officina Stellare, in base a quanto dichiarato dal costruttore, nasce dopo una complessa fase di ingegnerizzazione, scelta dei materiali più idonei, produzione con macchinari della tecnologia più avanzata e severi collaudi, prima di vedere la "prima luce" come prodotto finito.

Officina Stellare non produce ottiche in proprio, ma si serve di aziende ottiche professionali in grado di garantire alti livelli di qualità.

La gamma di prodotti Officina Stellare è molto vasta, si distingue dalla concorrenza, oltre che per le soluzioni teniche innovative, anche la cura del design e dell'estetica, e comprende soprattutto telescopi Ritchey-Chretien, oltre ad astrografi di schema ottico rivoluzionario come il "Veloce RH-300" con schema Riccardi-Honders, e una vasta gamma di rifrattori apocromatici foto-visuali con obiettivi a tripletto.

Un telescopio Officina Stellare di particolare interesse è, secondo la mia opinione, l'Ultra CRC320 ST, che è un "Ultra Corrected Ritchey-Chretien" da 312 mm di cortissima focale (1680 mm, f/5.4), dotato di correttore di campo a due lenti prima del fuoco.

L'Ultra CRC 320 ST genera immagini stellari da 5 micrometri a ben 26 mm dall'asse ottico ed offre un campo piano e corretto del diametro di ben 60 mm.

L'intubazione del telescopio è realizzata con una struttura a traliccio in fibra di carbonio, celle in alluminio lavorate con macchinari CNC, baffling ottimizzato al computer e un generoso back focus di 240 mm. Il peso totale del telescopio è di 25 Kg.

Caratteristiche Tecniche:

* Schema Ottico: Ultra Corrected Ritchey-Chretien
* Numero elementi: Due specchi iperbolici, correttore di campo e di astigmatismo a due lenti spaziate in aria.
* Apertura Libera: 312 mm
* Lunghezza Focale: 1680 mm
* Luminosità Fotografica: f/5.4
* Diametro del campo corretto: 60 mm
* Spot size a 26 mm dall'asse ottico: 5 micrometri
* Intubazione a traliccio (truss tube) in fibra di carbonio, celle in alluminio progettate al computer.

Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor oppure consultate direttamente il sito web www.officinastellare.com.


L'Ultra CRC 320 ST by Officina Stellare è un astrografo di grande luminosità (f/5.4) dotato di correttore di campo.


Hyperstar per Celestron EdgeHDinserito il: 2/2/2010 alle 09:17:02
La compagnia americana Starizona, nota per i suoi correttori di campo Hyperstar che trasformano i popolari telescopi Schmidt-Cassegrain Celestron e Meade in astrografi con luminosità f/2 e di recente insignita della prestigiosa nomination come "Hot New Product 2010", ha presentato la gamma dei nuovi correttori dedicati ai telescopi aplanatici Celestron Edge HD.

D'ora in poi, di conseguenza, i proprietari dei telescopi Schmidt-Cassegrain Celestron dovranno scegliere, al momento dell'ordine, il modello Hyperstar adatto al proprio modello.

Sono disponibili i kit Hyperstar per i modelli EdgeHD 8", 11" e 14".

Continua invece (purtroppo) a non essere disponibile un correttore Hyperstar dedicato ai Meade ACF.


Il correttore Hyperstar è ora disponibile anche per i Celestron Edge HD




Torna all'indice













 
Archivo News

< Febbraio2010 >
Do Lu Ma Me Gi Ve Sa
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28       
       
Mese Attuale


 
 
 
   
 
   
 
   
 

 

 

 
Sostituzione filtro Canon
 

La ditta G.M. Fotomeccanica di Milano si è specialzzata nella rimozione o sostituzione (con filtro UV-IR Cut Baader) del filtro delle DSLR Canon. La G.M. esegue anche pulizia dei sensori e molti lavori accurati di riparazione su apparecchi foto, cine, video.

GM FOTOMECCANICA VIA CALZECCHI 6 MILANO TEL. 02730085

 

 

 

 
Volete acquistare qualcosa e volete un consiglio tecnico dal vostro Telescope Doctor ?
CLICCATE per Riempire il modulo sottostante ! vi verrà risposto nel più breve tempo possibile !

Dovrete fornire solamente il vostro nome e un indirizzo email valido. I vostri dati non saranno ceduti a nessuno per nessun motivo. Parola di Telescope Doctor !

Nome obbligatorio.Troppi caratteri..
email obbligatorio.Formato non valido.
Richiesta
 

Tutte le informazioni riportate nel presente sito, nella sezione Test e Libri, riflettono esclusivamente le mie impressioni personali e quelle dei collaboratori di Telescope Doctor e, relativamente agli strumenti e agli accessori, si riferiscono solo all'analisi degli esemplari di cui siamo venuti in possesso o che ci sono stati affidati o che abbiamo potuto incontrare, anche occasionalmente, nel corso dei nostri viaggi. Per tali motivi non posso garantire che i risultati pubblicati rappresentino in modo univoco lo standard qualitativo dei prodotti fabbricanti dai rispettivi produttori. Tutti i marchi citati appartengono ai rispettivi produttori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WCO: web design, Graphic design, SEO, soluzioni SW