2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com
Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.
Elenco Ultimi Test, Articoli e Documenti
Ultimi test pubblicati su questo sito:
* 10Micron GM1000HPS
* TDM (encoder assoluto)
* Celestron SkyProdigy
*
Lunt LS35F35
*
Oculare TS-ED 40 mm
* Rifrattore StarpStar 106
* Autoguida LVI-SG2
*
Oculari Masuyama
*
RILA 325
* Binocolo Nexus II
* Meade 127 Triplet vs SW 120 ED
* Camera CCD Flea3
* Barlow (test comparativo di 6 Barlow "classiche")
Nuovi Articoli e Documenti (sezione Articoli)
* Misura di stelle doppie con MicroGuide
* La collimazione dei rifrattori
* Guida alla pulizia delle ottiche astronomiche
* Autocostruzione appoggi anti-vibrazione
*
Le focali del C8 (SCT)
*
Rivista Osservazioni astronomiche (1972)
* Guida alla scelta degli oculari
* Cataloghi Telescopi Alinari Torino 1960-1963-1975
* Come scegliere il Telescopio
TEST TELESCOPI, TEST MONTATURE, TEST ACCESSORI PER L'ASTRONOMIA, Test oculari, Test barlow, Test filtri e Test camere ccd
L'azienda cino-americana William Optics ha presentato un nuovo rifrattore compatto di sicuro interesse, il modello FLT98.
Dotato di obiettivo a tripletto spaziato in aria da 98 mm f/6.3, il nuovo rifrattore, con elemento centrale in vetro Ohara S-FPL53, promette una qualità particolarmente elevata e costante. Non è chiaro chi costruisca questo obiettivo: alcune fonti riportano che è costruito dalla Lomo di San Pietroburgo, mentre la William Optics dichiara che il progettista è Andrey Strakhov della Astreya di Mosca. Tuttavia altre fonti dichiarano che l'obiettivo è prodotto in Giappone ma poi assemblato in Cina. Con questi "terzisti" e con queste trading company (qual'è la William Optics) non si riesca quasi mai a stabilire la reale provenienza dei prodotti...
La correzione ottica è apocromatica ed adatta sia ad un uso visuale che fotografico (con lo spianatore di campo opzionale).
L'intubazione in alluminio è particolarmente curata, come è tradizione di William Optics, e in più il fuocheggiatore da 3.5" a doppia velocità (macro-micro 1:11) fornito a corredo rappresenta una novità assoluta, almeno tra gli strumenti commerciali perché incorpora un display digitale che permette di determinare numericamente la posizione del fuoco.
In più il fuocheggiatore è guidato tramite un binario (per impedire movimenti laterali), è rotante di 360 gradi e sopporta camere o accessori visuali di vari Kg di peso senza slittare.
Altre caratteristiche:
* paraluce retrattile. * disponibile spianatore di campo dedicato (per uso fotografico) * fornito con adattatori visuali da 2" e 1.25" * meccanismo di serraggio perimetrale con collare di ottone. * Fornito con valigia di alluminio di alta qualità. * fornito con anelli con supporto per telescopi di guida e attacchi per barra a coda di rondine (per il montaggio sulle montature)
Lo strumento è disponibile anche nella versione CF (con intubazione in fibra di carbonio). Consiglio di Telescope Doctor: se vi interessa questo telescopio, scegliete la versione in alluminio.
Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.
Il nuovo rifrattore apocromatico FLT98 ha l'obiettivo russo LOMO e il fuocheggiatore da 3.5" digitale.
Planetario Digitale Columbia 8 Mpixel
inserito il: 29/3/2010 alle 10:23:11
La cultura astronomica in Italia sta crescendo anche per merito della diffusione, anche nelle piccole città, dei Planetari, oramai di costo accessibile anche per piccole comunità e dotati di una straordinaria capacità di intrattenimento.
Un Planetario moderno utilizza infatti tecnologie digitali ed è in pratica un videoproiettore con uno o più obiettivi fish-eye che proiettano una simulazione del cielo su una cupola emisferica che può essere fissa oppure smontabile o addirittura "gonfiabile". Il costo di simili sistemi è molto più contenuto rispetto ai classici proiettori opto-meccanici (che utilizzano lenti o fori stenopeici) ma la qualità della proiezione di un proiettore digitale di tipo HR è ormai paragonabile a quella dei migliori proiettori tradizionali.
Per fortuna non mancano i produttori italiani di questo tipo di prodotti. L'azienda ferrarese Columbia Optics offre una vasta gamma di proiettori planetari, sia tradizionali che digitali e cupole interamente progettati e realizzati in Italia e in grado di soddisfare un ampio ventaglio di esigenze, adatti anche a chi ha un budget molto basso.
Uno dei modelli di punta della Columbia Optics è il Planetario Digitale System 6 HR 8 MPixel, che sfrutta una nuova tecnologia che forma un'immagine ad altissima risoluzione attraverso una composizione delle immagini proiettate da ben 6 proiettori ad alta risoluzione, 4 posizionati radialmente alla cupola ed 2 centralmente. L'insieme delle 6 immagini compone, come un mosaico, l'immagine a 360° dell'intera volta celeste.
Il sistem è controllato da un set di ben otto computer con otto uscite video che, attraverso un software di gestione molto sofisticato gestisce tutte le funzioni del planetario.
Il controllo finale avviene tramite un monitor Touch-screen, un mouse e un tastierino radiocomandato per il controllo a distanza.
La risoluzione del Planetario Digitale System 6 HR 8 MPixel è di circa 2,3 primi, una risoluzione maggiore di quella dei migliori Planetari opto-meccanici.
La programmazione è facile e permette la realizzazione di spettacoli automatici.
Utilizzando le funzioni grafiche del programma di gestione è possibile sfruttare il planetario come anche come sala di proiezione multimediale con effetto molto "immersivo" che ne aumenta in modo decisivo la popolarità come strumento di intrattenimento generale.
Il Planetario Digitale System 6 HR 8 MPixel + adatto a cupole fino a 22 m di diametro circa.
Per maggiori dettagli consultate il sito Columbia Optics oppure contattate il Telescope Doctor.
I Planetari Digitali Columbia Optics sono interamente "Made in Italy ed offrono una vasta gamma di prodotti per tutte le esigenze e per tutte le tasche
Orion US Monster Dobson
inserito il: 28/3/2010 alle 12:19:04
La moda dei Dobson "giganti" continua ad imperversare, ed anche l'astroshop americano (non è un vero produttore) Orion US ha annunciato la disponibilità di 3 telescopi Dobson veramente giganteschi, da 36" (914 mm), 40" (1020 mm) e 50" (1270 mm), chiamati Monster Dobson. Gli specchi hanno luminosità f/4 o f/3.75.
E' difficile immaginare l'osservazione visuale nei pressi dello zenit con l'oculare che si trova a 4 metri d'altezza, come è difficile immaginare - per chi non l'ha già fatto - l'osservazione di galassie nell'oculare che hanno un aspetto simile alle fotografie che si vedono pubblicate sulle riviste.
La luminosità di un 36 pollici è 10.7 volte maggiore di quella di un Celestron 11, quindi permette di guadagnare, a parità di pupilla d'uscita, quasi 3 magnitudini!
I Monster Dobson sono tutti montati con una struttura indeformabile Truss in fibra di carbonio, gli specchi ultraleggeri a struttura cellulare, figurati con alta precisione da Normand Fullum e forniti con trattamento enhanced T=96%, poggiano su celle a 27 o 36 punti d'appoggio.
La montatura è in legno di betulla russa laminato, è dotata di ServoCAT GoTo (con database di 29.000 oggetti) che esegue il puntamento e l'inseguimento degli oggetti astronomici. Può anche essere pilotato con un PC esterno munito di programmi di planetario. Viene fornita con ruote pneumatiche per facilitare il trasporto.
Il costo è proporzionato alle enormi dimensioni e alla qualità della realizzazione: si parte da 55.600 USD fino a superare i 120.000 USD per il modello da 50 pollici.
Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.
Gli Orion Monster Dob sono riflettori Newton della classe di 1 metro e sono dotati di ottiche di pregio e di una montatura GoTo
Astro-Fix Locator: Cerchi Digitali v.2.0
inserito il: 27/3/2010 alle 10:38:35
I proprietari di telescopi Dobson che desiderano equipaggiare il loro strumento con un sistema di puntamento assistito hanno ora un'alternativa ai soliti sistemi CAT con encoder ottici: è infatti stato presentato, dalla ditta britannica Manortronics, un sistema che utilizza sensori inerziali di nuova generazione (simili a quelli contenuti nei navigatori GPS).
Il nuovo dispositivo si chiama Astro Fix Locator, ha dimensioni molto compatte (vedi foto) e si monta semplicemente, tramite velcro, sul tubo del telescopio, fornendo informazioni in tempo reale sull'altezza e l'azimut del telescopio. Il dispositivo incorpora i sensori di posizione e questo significa che è un sistema "senza fili penzolanti"
La precisione di posizionamento dichiarata è di 0.1 gradi (6 primi), il che può essere considerato sufficiente per l'uso con telescopi Dobson impiegati a basso ingrandimento.
E' necessario sottolineare che l'Astro Fix Locator, che è un dispositivo low-cost (il costo parte da circa 100-120 euro) non fa altro che indicare una coppia di coordinate altazimutali e quindi non incorpora i database di stelle o oggetti deepsky nè esegue le trasformazioni in coordinate equatoriali. Per risolvere questo problema è necessario collegare l'Astro Fix ad un computer palmare, NetPC o Laptop PC con un software di planetario.
Commento del Telescope Doctor: per salvaguardare la flessibilità d'uso e la compattezza, è opportuno usare un Palmtop PC.
Caratteristiche Tecniche di base:
* Sistema di puntamento assistito con sensori inerziali incorporati nel dispositivo. * Fornisce coordinate altazimutali (richiede un breve processo di calibrazione iniziale per entrambi gli assi di azimut e altezza) * I sensori non sono influenzati da materiali ferrosi * Dimensioni compatte: 85mm x 55mm x 25mm * Risoluzione 0.1 gradi * Display retro-illuminato * Due modaliltà di utilizzo: Dobson oppure EQ * Alimentazione a batterie
Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.
L'Astro Fix Locator è un sistema di cerchi graduati digitali che incorpora sensori inerziali e visualizza le coordinate altazimutali verso sui è puntato il telescopio.
Un Newton economico per l'imaging
inserito il: 26/3/2010 alle 11:19:27
L'astroshop tedesco Telescope Service ha presentato un nuovo telescopio Newtoniano, probabilmente costruito dall'OEM cinese GSO, che è stato progettato espressamente per l'imaging astronomico con camere CCD o reflex digitali.
Infatti la maggioranza dei Newton commerciali sono concepiti come strumenti "per uso generale" con una certa prevalenza per le caratteristiche dedicate alle osservazioni visuali, ad esempio una ostruzione ridotta, che comporta però, come conseguenza inevitabile, un backfocus molto basso.
Il nuovo Newton TS Imaging Newton è un 200 mm f/4 dotato di un secondario maggiorato da 70 mm (ostruzione 0.35) e un back focus abbondante, calcolato per accomodare senza problemi un correttore di coma (opzionale ma indispensabile) e anche una guida fuori asse, oltre ad una fotocamera reflex.
Oltre a questo il TS Imaging Newton 200 f/4 è dotato di ben 15 diaframmi interni a bordo tagliente per evitare problemi di luce diffusa, di una ventola posizionata dietro allo specchio primario per facilitare allo specchio il raggiungimento dell'equilibrio termico, e di un fuocheggiatore da 2" con meccanismo monorail e dotato di movimento micrometrico.
Complessivamente il nuovo telescopio, quando viene dotato del correttore di coma (la ditta Telescope Service ne propone uno "dedicato" con attacco filettato maggiorato, pari a 48 mm per minimizzare la vignettatura) può essere considerato un vero e proprio astrografo portatile a basso costo, visto che il prezzo globale del telescopio + correttore di coma costano meno di 700 euro.
Caratteristiche tecniche di base:
* Newton parabolico D:200 mm * F:800 mm (f/4) * Trattamento riflettente enhanced (circa 95% per ogni specchio) * 15 diaframmi interni per limitare la luce diffusa e ottimizzare il contrasto delle immagini * specchio secondario con asse minore = 70mm per una illuminazione ottimale di sensori APS-C. * Ventola integrata per velocizzare il raggiungimento dell'equilibrio termico * fuocheggiatore 2" mono-rotaia con meccanismo micrometrico 1:10 * Peso 9.8 kg * Anelli con attacchi opzionali per telescopio di guida * Back focus sufficiente per accomodare un correttore di coma e/o una guida fuori asse per Newton (opzionali).
Le montature minime per questo Newton sono della classe dei 20 Kg (EQ6, CGEM, Losmandy G11, Takahashi EM200, ecc..)
Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.
L'imaging Newton TS 200 f/4 è stato progettato per la fotografia astronomica del cielo profondo
Nuova camera CCD Atik Titan
inserito il: 25/3/2010 alle 10:40:23
Il produttore britannico Atik Instruments, specializzato nella progettazione e produzione di camere CCD per Astronomia ha presentato una nuova camera CCD di piccolo formato che presenta alcune caratteristiche molto interessanti.
La nuova camera si chiama Atik Titan e racchiude in sè le funzioni di:
1) camera still frame per l'imaging del cielo profondo 2) riprese ad alta velocità con frame rate fino a 15 fps, per l'imaging planetario con precisione 16 bit! 3) autoguida con porta ST-4 incorporata.
Il sensore Sony serie ICX garantisce un bassissimo livello di rumore e i pixel da 7.4 micron sono ideali per le riprese astronomiche con telescopi amatoriali di focale medio-corta.
Caratteristiche tecniche di base:
* Camera CCD raffreddata con dispositivo termoelettrico -20°C * Sensore Sony ICX424 da 659x494 pixel da 7.4 micron. * precisione AD: 16 bit * interfaccia USB 2.0 * porta autoguida standard ST-4 * frame rate fino a 15 fps * attacco T2, naso T2/31.8 * cavo USB in dotazione * CD con software e driver in dotazione
Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.
La nuova Atik Titan è una camera CCD raffreddata che può essere usata sia per le riprese del cielo profondo che dei pianeti in Hi-Res grazie alla modalità di ripresa ad alta velocità (fino a 15 fps!)
Officina Stellare Veloce RH-300
inserito il: 24/3/2010 alle 09:45:18
La ditta italiana Officina Stellare ha presentato ufficialmente il rivoluzionario astrografo "Veloce RH-300", con ottiche Riccardi-Honders, ideate e progettate dall'ottico italiano Massimo Riccardi.
Si tratta del secondo Riccardi-Honders (1 grande lente frontale, 1 specchio Mangin, 1 specchio secondario, 2 lenti correttrici prima del fuoco) prodotto nel mondo, dopo l'Astro-Physics, che però è un prototipo, di fatto non in commercio, mentre il Veloce RH-300 è effettivamente in produzione ed è quindi ordinabile con tempi di consegna certi.
Il nuovo astrografo, oltre ad essere ultra-luminoso (è un 300 mm f/3) offre una serie di caratteristiche tecniche rivoluzionarie:
- tutte le superfici ottiche sono sferiche, con grande vantaggi in termini di tolleranze della collimazione. - tubo chiuso ma realizzato con materiali e forme ideate per una rapida compensazione termica. - campo perfettamente piatto da oltre 52 mm di diametro. - dimensioni dello spot di diffrazione 6 micron a 26 mm di distanza dall'asse ottico. - ottimale per l'uso con sensori Full Size e anche con la nuova generazione di sensori CCD 42x42 mm. - tubo cortissimo: la lunghezza totale è di soli 43 cm! - Peso 25 Kg, inclusi anelli e barre di montaggio.
Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.
Il nuovo astrografo ultraluminoso e ultracompatto Veloce RH-300 offre una luminosità f/3 e un campo piano di oltre 52 mm di diametro
Nuova montatura Bellincioni B230
inserito il: 20/3/2010 alle 18:44:13
Il costruttore piemontese Bellincioni ha presentato una nuova montatura, la più piccola della sua produzione, chiaramente destinata agli astro-imager che necessitano di una attrezzatura snella e portatile.
Il nuovo modello, denominato B230, utilizza il classico schema "equatoriale alla tedesca" ed è costruita con la consueta attenzione alla robustezza e alla precisione meccanica senza rinunciare alla gradevolezza dell'estetica.
La nuova montatura B230 ha una capacità di carico ottimale di circa 15 Kg ed è quindi adatta al montaggio di telescopi compatti e portatili destinati alla fotografia equipaggiati con telescopio di guida e camere di guida e ripresa. Ad esempio, rifrattori corti fino a 130-140 mm, catadiottrici fino a 7-8 pollici o Newton corti fino a 200 mm, garantendo una elevata precisione di inseguimento.
Come è tradizione delle montature Bellincioni, è possibile montare una motorizzazione a scelta del cliente, sia tradizionale che GoTo.
Caratteristiche tecniche principali:
Ingranaggio A.R. D=122 mm in bronzo B14 Ingranaggio DEC D=97 mm in bronzo B14 Viti senza fine in acciaio inox rettificate D16mm Alberi in acciaio inox con cuscinetti a rulli conici di alta precisione foro 32mm Contrappesi acciaio inox Piattaforma di montaggio standard a coda di rondine Vixen Capacità di carico ottimale: 15 Kg Regolazione Latitudine da 0 a 70° Regolazione Azimut 20° Peso 12 Kg senza contrappesi
La montatura B230 viene fornita con a corredo un treppiede in legno e cannocchiale polare Orion.
La nuova montatura Bellincioni B230 è destinata agli astroimager itinaranti che desiderano una attrezzatura leggera ma di alta qualità e precisione
Ursa Minor Autoguider
inserito il: 13/3/2010 alle 17:01:24
La ditta ungherese Ursa Minor, specializzata in apparecchiature elettroniche e in software per l'astronomia, ha presentato una nuova interfaccia per l'autoguida dal nome Ursa Minor Autoguider. Questo conferma il fermento che esiste da qualche tempo tra i produttori di materiale astronomico dedicato alla fotografia astronomica digitale.
Il nome però non deve trarre in inganno: questa apparecchiatura non è una camera CCD di autoguida, ma è invece un'interfaccia elettronica che permette il facile collegamento di una telecamera (ad esempio una webcam Philips o di altre marche) al telescopio tramite la porta USB di un computer e di un software come Guidemaster.
La Ursa Minor USB Autoguider utilizza lo standard SBIG ST4 ed è compatibile con le popolari montature Synta/SkyWatcher (e Orion US) equipaggiate con motorizzazioni SkyScan, Syntrek e Skyscan, oltre che con tutte le montature equatoriali Celestron, Advanced GT, CPC, CGE, CGEM. Il produttore dichiara che in effetti che la sua interfaccia USB è in effetti compatibile con moltissime altre montature dotate di presa autoguida standard ST4.
La nuova La nuova interfaccia Ursa Minor Autoguider consente di usare una webcam per l'autoguida utilizzando un PC con porta USB e una montatura dotata di porta di autoguida standard ST4
LVI SG2 - L'evoluzione dell'autoguida
inserito il: 9/3/2010 alle 10:28:44
L'azienda Italiana LVI Cameras ha presentato un nuovo autoguider standalone (che non necessita di un computer per funzionare) chiamato SG2, che rappresenta una notevole evoluzione rispetto alla versione precedente LVI SmartGuider.
La nuova camera infatti è stata concepita per fornire un controllo pressoché totale delle funzioni di base del sistema telescopio-camera di ripresa-autoguida.
Attraverso la nuova unità MGA, fornita a corredo con la SG2, è infatti possibile controllare le funzioni più importanti di una camera reflex digitale (Canon, Nikon, Pentax e Sony), ad esempio programmando scatti in sequenza, sollevamento dello specchietto, tempi di posa, dark frames, ecc..
Inoltre, attraverso l'unità MGA, è possibile interfacciare fuocheggiatori elettrici Feather Touch e SteelTrack per il controllo remoto della messa a fuoco.
Oltre a questo, la MGA permette di controllare direttamente anche le montature Losmandy con motorizzazione standard e le Meade LXD75, senza bisogno di relay box o interfacce speciali.
La LVI SG2 inoltre offre varie funzioni avanzate di autoguida, che permettono ad esempio di regolare il livello di rumore di fondo, eseguire la guida ad impulsi (che consente una guida meno aggressiva e quindi inseguimenti più precisi), regolare l'aggressività ed avere una guida con precisione sub-pixel.
La nuova camera SG2 è già ordinabile presso il costruttore o presso i rivenditori, e ne è prevista la consegna entro il prossimo mese di aprile.
Per maggiori dettagli consultate il sito lvi-cameras.com oppure chiedete al Telescope Doctor.
La nuova camera di autoguida standalone LVI SG2, oltre a fornire un controllo avanzato delle funzioni di autoguida (senza computer), controlla direttamente, tramite l'unità di interfaccia MGA, camere reflex digitali delle marche più diffuse ed anche i fuocheggiatori elettronici più avanzati. Per maggiori dettagli www.lvi-cameras.com
Cruxis 1100: un Dobson da 1.1 metri!
inserito il: 2/3/2010 alle 09:41:05
Il costruttore americano "Cruxis Telescope" ha intrapreso l'ambizioso progetto di costruzione di un telescopio Dobson motorizzato da 1.1 metri f/4.
L'enorme strumento utilizza specchi a struttura cellulare costruiti da Lockwood Custom Optics. Il primario ha uno spessore di 185 mm, pesa solo 125 Kg e poggia su una cella, calcolata con il software Plop, a ben 54 punti.
L'intubazione a traliccio è frutto di uno studio strutturale che aveva come scopo la massima rigidità coniungata con la leggerezza e con la necessità di un rapido montaggio e smontaggio.
Lo strumento è motorizzato tramite un SiTech Controller che pilota robusti motori servo-DC in grado di eseguire puntamenti con l'impressionante velocità di 3-4 gradi al secondo, con un'altissima risoluzione di posizionamento in entrambi gli assi.
Il controller SiTech offre inoltre un computer palmare wireless, una vera comodità per chi deve controllare un telescopio che può avere il fuocheggiatore ad una altezza di 4 metri!
Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.
L'enorme Dobson Cruxis 1100 f/4 è probabilmente il più grande telescopio GoTo portatile del mondo. Utilizza specchi a struttura cellulare ed è dotato di movimento motorizzato SiTech
Correttore di tiraggio MultiMag Siebert
inserito il: 1/3/2010 alle 09:09:50
L'azienda americana Siebert Optics ha presentato una nuova serie di correttori di tiraggio (O.C.A.) universali destinati all'uso con torrette binoculari di varie marche.
Questi correttori offrono un ingrandimento variabile (MultiMag) a seconda delle configurazioni scelte, e possono essere adattati a telescopi Newton, rifrattori o catadiottrici ottenendo, a seconda della posizione nel treno ottico e spesso in combinazione con i correttori di tiraggio già offerti a corredo con alcune torrette binoculari (ad esempio Baader o William Optics), ingrandimenti da 0x a 3x con notevole recupero del backfocus.
I correttori MultiMag si avvitano alle filettature portafiltri dei "nosepiece", sia 31.8 che 2" delle torrette binoculari di quasi tutte le marche in commercio.
Un commento di Telescope Doctor: se è sicuramente lodevole l'inventiva dei progettisti Siebert Optics, non altrettanto si può dire della cura estetica dei loro prodotti nonché della documentazione che si può trovare sul loro sito (anch'esso piuttosto scadente dal punto di vista grafico e della chiarezza delle informazioni). Siccome però giudico le loro idee meritevoli d'attenzione, auspico un restyling integrale di tutta la loro produzione e un rifacimento del loro sito e della loro documentazione.
Per maggiori dettagli, contattate il Telescope Doctor.
Il correttore di tiraggio Siebert Multimag consente l'utilizzo delle torrette binoculari su tutti i telescopi, ottenendo un ingrandimento variabile a secondar della configurazione prescelta
La ditta G.M. Fotomeccanica di Milano si è specialzzata nella rimozione o sostituzione (con filtro UV-IR Cut Baader) del filtro delle DSLR Canon. La G.M. esegue anche pulizia dei sensori e molti lavori accurati di riparazione su apparecchi foto, cine, video.
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Tutte le informazioni riportate nel presente sito, nella sezione Test e Libri, riflettono esclusivamente le mie impressioni personali e quelle dei collaboratori di Telescope Doctor e, relativamente agli strumenti e agli accessori, si riferiscono solo all'analisi degli esemplari di cui siamo venuti in possesso o che ci sono stati affidati o che abbiamo potuto incontrare, anche occasionalmente, nel corso dei nostri viaggi. Per tali motivi non posso garantire che i risultati pubblicati rappresentino in modo univoco lo standard qualitativo dei
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