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2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com

Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.


Elenco Ultimi Test, Articoli e Documenti

Ultimi test pubblicati su questo sito:

* 10Micron GM1000HPS
* TDM (encoder assoluto)
* Celestron SkyProdigy
* Lunt LS35F35
* Oculare TS-ED 40 mm
* Rifrattore StarpStar 106
* Autoguida LVI-SG2
* Oculari Masuyama
* RILA 325
* Binocolo Nexus II
* Meade 127 Triplet vs SW 120 ED
* Camera CCD Flea3
* Barlow (test comparativo di 6 Barlow "classiche")

Nuovi Articoli e Documenti
(sezione Articoli)

* Misura di stelle doppie con MicroGuide
* La collimazione dei rifrattori
* Guida alla pulizia delle ottiche astronomiche
* Autocostruzione appoggi anti-vibrazione
* Le focali del C8 (SCT)
* Rivista Osservazioni astronomiche (1972)
* Guida alla scelta degli oculari
* Cataloghi Telescopi Alinari Torino 1960-1963-1975
* Come scegliere il Telescopio

 

 

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Posta Tecnica Gen-Giu 2012

Necessito di uno strumento ottico di semplice impiego che mi permetta di osservare a distanze tra 0 e 30 km incendi boschivi per trasmettere i dati alle centrali operative . Ho pensato ad un treppiede con graduazione altazimutale di altezza tra i 150 e 180 cm che mi permetterebbe di fissare meccanicamente la posizione sfuggendo all'instabilità della bussola a mano .Non so però che tipo di ottica scegliere . Sarebbe assai comoda un'ottica con dimensioni massime cm. 30 (lunghezza) e cm .12 (diametro) . Considerato che l'uso è amatoriale avrei bisogno di uno strumento a basso costo .

G.C.

Nella sua ricerca ci sono vari punti da chiarire. Prima di tutto, penso che lei sappia bene cosa vuol dire osservare un oggetto a 20-30 Km di distanza, è una distanza enorme per uno strumento terrestre, e richiede una elevata trasparenza dell'aria. E' chiaro che il fumo si vede bene, di giorno, anche a grandi distanze (se l'atmosfera è limpida, in caso di foschia o nebbia cambia tutto) e lo stesso vale per il fuoco di notte. Per vedere fumo di giorno o fiamme di notte può quindi bastare un medio binocolo o un cannocchiale terrestre di potenza paragonabile (20-30 ingrandimenti).

I telescopi astronomici - o meglio le loro montature meccaniche - però oramai mancano di una caratteristica che lei richiede, ovvero non vengono più prodotti con i cerchi graduati meccanici, ormai sostituiti da sistemi di puntamento elettronico digitale.

E' possibile acquistare alcune montature "speciali", con cerchi graduati in azimut e altezza, come questa: http://www.sciencecenter.net/hutech/borg/solar-observing/KDSII.jpg che però, da sola, costa almeno 700 euro e che non comprende il treppiede, che deve essere quindi acquistato a parte. Come si vede dalla foto, il cerchio graduato in azimut è piccolo e quindi poco preciso.

Una soluzione alternativa, per lei, sarebbe uno strumento per geodesia, come un teodolite, che è fatto per misurare angoli con alta precisione. Ma di solito costano molto cari.

Tirando le somme, sul mercato c'è qualcosa (con montatura a puntamento elettronico, oppure con montatura meccanica costosa e infine nel campo degli strumenti per geometri e ingegneri) ma tutto si scontra con il suo desiderio di spendere poco.

Ciao Plinio che ne dici di questo star-test? E' quello di un piccolo apo 80-480 (TS-Tecnosky e simili). Mi lascia perplesso la presenza di quelle punzonature ai bordi (distanziatori?).

Sul sito di test Astroforen lo stesso telescopio non mostra gli stessi difetti. Sbaglio io qualcosa nel fare il test (webcam+ registax no diagonale) magari stando troppo vicino al fuoco, oppure il tele in questione ha qualcosa che non va?

Però  che barba questi tripletti cinesi ne hanno sempre qualcuna..

G. S.

Questi rifrattori prodotti da Kumming United Optics, quindi Tecnosky, Astro-Professional, TS, Orion, ecc. utilizzano tutti lo stesso tipo di cella dell'obiettivo in cui ogni singola lente è tenuta al suo posto, singolarmente, da 4 grani (viti senza testa) perimetrali a cui si accede facendo scivolare all'indietro il paraluce, dopo averne svitato la ghiera di fermo anteriore.

Se le lenti sono premute anche solo un pochino dalle viti, vedi quell'effetto di tensionamento dell'anello di diffrazione esterno. Per risolvere il problema, è sufficiente allentare (di pochissimo) ciascuno dei grani. Attenzione a non esagerare, perché creeresti una scollimazione.

Ne parlo nel mio test dell'Orion 102 f/7 (leggi soprattutto il paragrafo relativo allo startest):
http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=test/rifrattori/orion-ed102f7


Le vorrei chiedere una piccola consulenza per l'acquisto di un piccolo rifrattore Apo da poter utilizzare in balcone o durante i viaggi in alternativa pertanto uno strumento compatto e poco pesante. tra le diverse alternative pensavo ad:

  • Pentax 75 (usato);
  • TS o Astro Professional tripletto Apocomatico 80/480
  • WO Megrez 90 Apo.

Da quanto letto in rete il Pentax dovrebbe essere qualitativamente superiore ma la limitata apertura di 75 mm lo rendere ottimo per la fotografia ma non altrettanto per la visuale; il classico Tripletto Apo della TS od equivalente
viene considerato ottimo in funzione del prezzo e della qualità complessiva mentre il WO godrebbe di una maggior apertura mantenedo una "limitata" focale con la differenza che si tratta di un doppietto a parità di lente FPL-53
inoltre ho letto che lo standard della WO non è proprio il massimo alternando prodotti eccellenti a strumenti scollimati e più o meno difettati.

Quale, secondo la sua esperienza, potrebbe essere una valida scelta ?

A. H.

Capisco la sua indecisione e posso sicuramente darle dei suggerimenti in merito.

Ho provato sia il Pentax che l'Astro-Professional 80 Triplet, e nonostante le aspettative, il secondo è risultato decisamente più performante del primo, dal punto di vista della correzione ottica. A tutti gli effetti il Pentax 75 è uno strumento chiaramente progettato per la fotografia ed ha una correzione semi-apocromatica (come dimostrato da Wolfgang Rohr in uno dei suoi test), mentre il tripletto cinese rispetta completamente il criterio di Abbe dell'apocromaticità. Inoltre sull'esemplare che ho testato, non ho notato tracce di sferica nè astigmatismo nè tensioni.

Infine il fuocheggiatore del Pentax 75 è notoriamente scadente e dà problemi di backfocus. Invece quello dell'Astro-Pro, pur non essendo secondo me meritevole di un voto troppo alto, è almeno robusto, è dotato di moto micrometrico e non dà problemi di backfocus.

Quanto ai William Optics, è vero che hanno fama di avere una qualità discontinua, ma si tratta di acqua passata, perché da un paio d'anni a questa parte i rifrattori William Optics, probabilmente a causa della forte concorrenza, hanno dimostrato di possedere uno standard di qualità buono e costante, seppure con qualche rara eccezione che riguarda però solo i modelli più grandi.


Sto cercando una montatura usata, ho un budget inferiore ai 3500 euro. In particolare sarei intenzionato ad acquistare una Losmandy G11 con Gemini oppure una New Atlux con Sk2000 o con Starbook, e il mio punto di arrivo sarà l'acquisto di un tubo ottico Celestron 11 EdgeHD. E fin qui tutto bene, ma ad un certo punto mi sono trovato in una situazione di stallo e le spiego il motivo.

Ho letto i suoi test e qui ancora tutto bene, ed ho capito che non ci sono grandi problemi sulle due montature, ma al momento dell'acquisto alcune persone (venditori) non mi davano la certezza e l'affidabilità di inseguimento in fotografia con il C11 dovuta  alla sua lunghezza focale dello strumento, questo vale per la Losmandy, anche perche nell'usato se ne trovano molte di più, diversamente invece la New Atlux in quanto ne ho trovate 2, una con SS2000 e l'altra con Starbook e mi assicurano che è ottima e con un C11 ci sta.

OK dico io, ma per quanto riguarda l'elettronica la posso sostituire un giorno con un altro Goto e qui nessuno mi ha saputo rispondere, e se mi si guasta lo Sk2000 non è cosi di facile reperibilità e stessa cosa vale per lo starbook che non sarà eterno, ma io cerco una montatura che mi duri un po di anni e nel caso cambiare l'elettronica non montatura perche dico io, se mi dovrei trovare bene perchè cambiarla: quindi mi affido a lei ma non voglio neanche portarle via troppo tempo in quanto già leggendo tutto questo le faccio perdere già del tempo quindi le chiedo di rispondermi sinteticamente in quanto quello che mi serve e capire

  1. La Vixen New Atlux sia modello con SS2000 e Starbook è affidabile per il C11?
  2. Si puo sostituire il goto della new atlux con un altro in commercio?
  3. La Losmandy G11 può sorreggere il C11 in fotografia o bisogna apportare modifiche tipo viti in DEC cuscinetti vari ecc.?
  4. In alternativa quale montatura si può prendere con lo stesso budget?

A. C.

Sia la Losmandy G11 che la Vixen New Atlux sono idonee per il montaggio dell'ottica Celestron 11" EdgeHD.

Vanno fatte le seguenti precisazioni:
  • Il treppiede Losmandy è nettamente migliore del treppiede Atlux. Quindi la New Atlux è OK ma io cambierei il treppiede, possibilmente scegliendo al suo posto una colonna.
  • i motori e le elettroniche Losmandy Gemini sono buoni ma le connessioni elettriche (cavi, connettori) sono molto delicate
  • Il software Losmandy Gemini è - a mio modesto avviso - poco amichevole con l'utente, anche se gli algoritmi di calcolo sono molto potenti e precisi
  • La versione Atlux-Starbook è molto valida per la meccanica, ma francamente da evitare per il computer di puntamento Starbook (lo Skysensor è un progetto troppo vecchio e non ci sono ricambi). Tuttavia è sostituibile con la combinazione della scheda di controllo NexSXD (http://www.telefonica.net/web2/amalthea/NexSXD/NexSXD_eng.htm) e della pulsantiera Celestron Nexstar GEM (favolosa).
  • In alternativa alle due montature appena citate, prenda in considerazione anche la CGEM-DX della Celestron che è molto valida per il C9.25 e per il C11. E costa meno.
  • Per inseguire con lunghe focali ci vuole sempre e comunque una valida autoguida.
  • A tutte le montature citate si può applicare il kit TDM (Telescope Drive Master) che migliora in modo decisivo l'inseguimento, riducendo quasi a zero l'errore periodico.

Sono un principiante  delle osservazioni astronomiche (ancora non so se definirmi astrofilo), avrei bisogno della sua saggia ed esperta opinione: ho acquistato un paio d'anni fa, senza alcuna preparazione di base, un telescopio Skywatcher 114/1000 in un negozio non specializzato, ho scoperto solo in seguito provandolo di persona e leggendo recensioni e forum in rete di aver preso uno strumento estremamente modesto; in particolare i problemi sembrano essere i seguenti:

  1. lo strumento avrebbe una  lunghezza focale 500 portata a 1000 tramite una lente di barlow inserita nell'ottica di qualità molto scarsa
  2. lo specchio principale è sferico e non parabolico
  3. la montatura EQ1 in dotazione è la più instabile del mondo
.
In effetti riesco a vedere qualcosa solo con l'oculare da 25 mm di focale, con gli altri è impossibile mettere a fuoco. E' possibile rimediare a tali difetti sostituendo i pezzi scadenti con ricambi di buona qualità, almeno in parte? Lei sarebbe eventualmente disponibile? Questo telescopio per me ha un certo valore affettivo e non vorrei sostituirlo con un altro, oltre a sembrarmi uno spreco.

M.V.

 

Conosco molto bene il suo telescopio sia nella versione SkyWatcher che in quella Celestron o con altri marchi. E non condivido la cattiva fama che circonda questo strumento.

A mio avviso i Newton "barlowati" non sono affatto male e sono adatti ad un principiante. Come è ovvio hanno vari limiti ma se ben collimati e ambientati termicamente funzionano in modo più che decente nel range di ingrandimenti da 30 a 150 x.

Il fatto che lei non riesca ad usarlo con ingrandimenti maggiori di 40x non significa che la colpa sia della qualità ottica dello strumento.

Detto in altre parole, è molto probabile che il fatto che lei non ottenga immagini soddisfacenti può dipendere da un complesso di fattori, di cui la qualità ottica è probabilmente è il meno importante.

Legga questa recensione, nella parte che riguarda l'ottica (che è la stessa che lei possiede, anche se ha colore e marca diversi): http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=test/newton/celestron-114SLT

Quindi tirando le somme, posto che il suo telescopio sia ben collimato e in equilibrio termico con l'ambiente, c'è da sottolineare che la montatura EQ1 e il suo treppiede non danno la necessaria stabilità al telescopio, che vibra ad ogni minimo tocco, e questo si trasforma in una oggettiva difficoltà ad ottenere immagini nitide. Per migliorare la stabilità del telescopio si possono usare vari espedienti. Ad esempio uno dei più efficaci è il montaggio del treppiede su dischi di gomma: http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=articoli/gomma-para

Un altro trucchetto per migliorare la stabilità del telescopio è poco ortodosso ma efficace: compri una catena dal ferramenta, lunga un paio di metri, e la avvoga in modo che sia molto "larga" attorno alla barra del contrappeso. Vedrà come si smorzano le vibrazioni!

Infine, vale la pena investire qualche soldo negli oculari: quelli in dotazione sono scarsucci. Pertanto le consiglio di comprare, come minimo qualche oculare Plossl o SuperPlossl (costo medio: 30-40 euro) oppure, anche meglio, 2-3 oculari grandangolari, ad esempio gli ottimi Extra Flat Field. Vedrà che miglioramento nella qualità delle immagini!


 

 

Possiedo un tubo ottico Skywatcher Black Diamond 200/1000 e le vorrei chiedere gentilmente un consiglio su che tipo di oculari, Barlow o altri accessori ottici visuali acquistare. Credo che come inizio uno da 25mm, 17-18mm e 12,5 possa andare bene e la serie SkyWatcher Plossl Advanced è buona?

E. C..

 

 

 

Questo tipo di domanda mi viene posta frequentemente e pertanto ho scritto un documento che si occupa della scelta degli oculari. Le consiglio di leggerlo:

http://www.telescopedoctor.com/articoli/IL%20CORREDO%20OTTIMALE%20DI%20OCULARI.pdf

Quanto alla serie Plossl Advanced, è una buona scelta per chi ha un budget basso, e in generale gli oculari Plossl sono validi nell'intervallo di lunghezze focali comprese tra 10 e 20 mm. E meglio non andare oltre, soprattutto sono da evitare, se possibile, i Plossl di focale più corta di 9 mm, perché veramente scomodi a causa della ridotta estrazione pupillare.

Delle buone alternative - senza spendere troppo - ai Plossl sono, a mio modesto parere, gli oculari Orion Edge on (chiamati anche Flat Field e Flat Field Planetary), che si trovano anche marchiati in modo differente (ad esempio Tecnosky); ecco una mia recensione: http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=test/oculari/orion-edgeon

oppure consiglio i Celestron XCel-LX, che sono da consigliare soprattutto per le focali corte.

Infine se fossi in lei prenderei in considerazione la possibilità di acquistare, magari in futuro, un oculare di lunga focale (nel suo caso, da 28 a 31 mm di focale) da 2 pollici di diametro e dotato di grande campo apparente. Senza scomodare i bellissimi e costosi Nagler o simili, consiglio il Baader Hyperion Aspheric 31 mm oppure il più economico ma decente Tecnosky Superwide 32 mm da 2".

Quanto alla Barlow, consiglio la Orion DeLuxe 2x oppure la Celestron Barlow X-Cel-LX 2x.


 

Mi puoi dare un tuo parere sulle immagini in intra ed extra del mio RC Toscano?

Sono diventato matto a collimarlo a dovere e mi aiuteresti molto capire se  sono sulla buona strada o no.
 
le immagini sono crop di due scatti singoli a fuoco diretto con canon 5D full frame.

G.G.

 

 

Collimare gli RC è sempre una sfida. Se non ce l'hai già, ti consiglio di acquistare il "microscopio-collimatore" della Takahashi che serve proprio a questo scopo.

Quanto allo startest che mi hai mandato, le immagini evidenziano la presenza di tensioni meccaniche sugli elementi ottici (pinched optics) che però forse è un effetto temporaneo dovuto ad uno sbalzo termico. In alternativa potrebbe essere (e spesso è così) che Toscano ha stretto un po' troppo uno degli specchi (o entrambi) nella cella, oppure che ha fatto un montaggio corretto in un ambiente caldo, con il metallo delle celle dilatato. Con il freddo il metallo si restringe e può capitare che vada a premere sul vetro.

Per il resto, la sferica appare ben corretta, come si vede bene confrontando lo spessore e l'intensità dell'anello di diffrazione esterno nelle due figure fuori fuoco: sono praticamente identiche. Lo stesso si può dire dell'anello di diffrazione interno, quello che confina con l'ombra del secondario. Poi, gli anelli di diffrazione intermedi sono nitidi e ben disegnati, segno di una lucidatura fatta a dovere. A parte le tensioni meccaniche, che si tolgono facilmente, mi pare una buona ottica.

 

 

 

Mi servirebbe un consiglio su quale telescopio mi potrei orientare  per fare riprese planetarie con Magzero MZ5m.

Sono indeciso tra un Maksutov-Cassegrain da 150 f.1800 della Skywatcher e un Celestron C6 SCT oppure, dall'alto della sua esperienza se ha qualche altro suggerimento sempre rimanendo su cifre umane.

M.A.

 

Per le riprese planetarie conta sopratutto l'apertura e quindi da questo punto di vista i due strumenti sono equivalenti. Tuttavia la maggiore lunghezza focale e l'ostruzione leggermente inferiore favoriscono il Maksutov, che però è decisamente più pesante (la lente Maksutov è molto spessa pesa di più della sottile lente Schmidt del Celestron) e più lento a raggiungere l'indispensabile equilibrio termico.

Tirando le somme, comunque scelga, si troverà bene. Le alternative sono tutte molto più costose, però se ingombro non è un problema grave, io prenderei in considerazione anche un Mak-Newton da 150 f/6 o 180 f/6, che hanno ostruzioni piccolissime e hanno rese planetarie fantastiche, quasicome rifrattori apocromatici.

Se ne trovano, con un po' di fortuna, anche sul mercato dell'usato. Hanno focali più corte, ma si rimedia facilmente con una buona Barlow 4x o 5x.

 

Le scrivo per togliermi dei dubbi riguardo a un filtro solare, mi spiego entrando nel dettaglio.

Ho acquistato qualche anno fa un filtro solare thousand oaks a tutta apertura per il mio Schmidt-Cassegrain da 8 pollici, pensando di poter osservare il sole in tutta sicurezza ma leggendo un test riguardante il mio filtro mi si è
sollevatà qualche perplessità.

In questo test è riportato che la thousand oaks garantiscie i suoi filtri per 15 anni, è riportato anche che se lo strato riflettente fosse danneggiato in alcuni punti, bisogna annerirlo con un pennarello nero.

Le mie domande sono

  1. Dopo i 15anni di “vita” del filtro non è più sicuro utilizzarlo?
  2. I rischi sono legati solo a eventuali sbeccature del trattamento o si può parlare di un deterioramento dello strato semiriflettente legato alla “vita” del filtro indipendentemente dalle volte effettive di utilizzo?

I. C.

 

Per valutare se il suo filtro solare è ancora integro lo guardi dal lato posteriore e punti il sole o una lampada forte: se vedrà molti puntini luminosi (buchini), un effetto non uniforme di trasparenza e/o una specie di ragnatela luminosa, allora il trattamento di metallizzazione del filtro è degradato e il filtro stesso non è più sicuro e va scartato. Se invece vedrà solo un po' di puntini luminosi, li blocchi uno ad uno con dello smalto scuro (quello usato dalle donne per le unghie va bene) e non avrà problemi.
Il trattamento, se danneggiato (o corroso), può essere rifatto, ma il costo della lavorazione sarebbe probabilmente superiore al prezzp del filtro nuovo.

PS: Lo stato della metallizzazione non dipende da quante volte è stato usato il filtro, ma dalle condizioni ambientali in cui è stato conservato: umidità, inquinanti (anche gas), temperatura, incidono sulla metallizzazione. Un altro fattore importante è il tipo di metallizzazione: alcuni filtri usano alluminio, come gli specchi, altri usano nickel-cromo, mentre i più sofisticati usano molti strati di ossidi metallici (trattamento dielettrico). 

 

 

Vorrei avere un Suo parere tecnico su alcune montature equatoriali, considerando che vorrei sostituire la piccola montatura (credo una pseudo EQ2) che equipaggia il mio Newton 114/900, per poter iniziare a prendere confidenza con l'inseguimento ed eventualmente l'astrofotografia, prima di passare ad uno strumento di diametro superiore.

In particolare avrei ipotizzato l'acquisto di una delle seguenti montature: Skywatcher N-EQ6 Synscan EVO1 oppure Celestron CGEM.

Visto il prezzo abbastanza simile quale mi consiglia maggiormente o quali altre opzioni esistono in commercio?

A. G.

 

Le due montature hanno capacità di carico pressoché uguali ma la CGEM è una evoluzione dela EQ6, migliorandone in modo decisivo l'ergonomia (ad esempio il comando meccanico di regolazione in altezza dell'asse polare della CGEM è facile da usare mentre quello della EQ6 è durissimo, spesso si piega ed è causa di guai).

Inoltre il firmware della CGEM include delle routine di allineamento che permettono la mappatura del cielo reale con 6 stelle e che consentono inoltre il praticissimo allineamento polare All Stars che si usa anche senza vedere la Stella Polare e che offre una precisione di allineamento più che sufficiente per la fotografia a lunga posa.

In pratica non c'è battaglia, vince la CGEM su tutti i fronti. L'unico punto in cui la EQ6 è più robusta sono i motori, che essendo dei passo-passo sono intrinsecamente meno soggetti a guasti rispetto ai Servo-DC della CGEM, che però sono dotati di encoder e quindi più precisi, senza vibrazioni e senza giochi.

Le alternative che conosco sono più care: la Losmandy G11 con computer Gemini, e la Ioptron IE45. Ma io tendo a consigliare la CGEM che conosco bene.

 

 

 

Buongiorno Doctor, possiedo il Celestar 8" acquistato nel 2001 e vorrei ampliare il parco oculari con un 10mm per osservazioni planetarie. Cosa mi consiglierebbe?

Il mio attuale parco oculari comprende:

  • 35mm Serie Ultima
  • Axiom 15mm del 2003
  • Pentax XW 7mm

Mi servirebbe anche un fuocheggiatore micrometrico da sostituire a quello di serie. A proposito dell’oculare qualcuno mi ha indicato l’ Hyperion e il Kasai Plan Ap sempre 10mm, se posso…..cosa ne pensa?

M. C.

 

A mio avviso i migliori oculari in assoluto restano i Pentax XW, quindi consiglierei l'XW 10mm. Ma se è troppo caro, un'alternativa economica ma di buona qualità è il Celestron XCEL-LX 9 mm.

Molti consiglierebbero anche il Televue Radian 10 mm, ma a me i Radian non sono mai piaciuti perché secondo me non hanno un un buon controllo della luce diffusa e non sopporto nemmeno il paraluce a scivolamento, che scatta quando non dovrebbe farlo.

Eviterei i vari oculari "Planetary" di varie marche (e costi bassi), che ho provato in qualche occasione, restando deluso per il contrasto e la nitidezza a mio avviso non soddisfacenti (soprattutto se paragonati ai Pentax).

Non ho mai visto e quindi non ho provato i Kasai Plan AP.  Pertanto non mi esprimo, anche se mi sembrano identici, per schema ottico e anche disegno meccanico ai vecchi Celestron Ultima nonché ai Baader Eudiascopics o ancora Orion Ultrascopics. Ecco la recensione dei vecchi Masuyama: http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=test/oculari/masuyama

Invece gli Hyperion li conosco bene, e infatti ho scritto (5 anni fa) una lunga e dettagliata recensione:

http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=test/oculari/baader-hyperion

Va aggiunto però che, trascorsi ormai 6-7 anni dalla loro presentazione, gli Hyperion sono stati raggiunti da parecchi altri oculari, compresi i già citati Celestron XCEL-LX, che sono altrettanto buoni ma più leggeri e compatti.

Infine, come fuocheggiatore micrometrico per il suo Celestar 8 le consiglio senz'altro il 3A Fiss, che quest'anno ha avuto la sua terza evoluzione, diventando ancora più morbido e preciso.