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2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com
Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.
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* Camera CCD Flea3
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Rivista Osservazioni astronomiche (1972)
* Guida alla scelta degli oculari
* Cataloghi Telescopi Alinari Torino 1960-1963-1975
* Come scegliere il Telescopio
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Posta tecnica - 01/08
Caro Plinio, ti disturbo per un consiglio su cosa acquistare per astrofotografia CCD. Possiedo da anni un Celestar 8 che però ho saputo sfruttare malissimo (anche a causa di alcuni difetti nella strumentazione, motorizzato solo in AR, treppiede non regolabile e quindi quasi "impossibile" da allineare in tempi umani e senza arrabbiarsi troppo, ma probabilmente soprattutto per inettitudine). Solo qualche scatto (con Nikon FM2) a M42, Luna e pianeti in proiezione oculare sono risultati minimamente soddisfacenti. Mi stavo orientando sui Meade LXD75 - SN 6" o 8", che peraltro mi sembra possano anche essere divertenti per osservazione visuale. mi attirano la corta lunghezza focale e, di conseguenza, il rapporto focale. ho letto pero` che la montatura è al limite per l'8".
Che ne pensi? ovviamente sono aperto anche ad altre soluzioni, con budget di circa 2000 euro (CCD incluso), ma se spendo meno non mi dispiace. Di CCD e come funzionino non so nulla. quale attrezzatura aggiuntiva serve? come li alimento? si può riprendere e inseguire contemporaneamente e, possibilmente, farlo automaticamente? e se si come? e` relativamente semplice? (se chiedo ancora a mia moglie di inseguire a -17 gradi e poi i risultati sono penosi mi salta il matrimonio!) e ultimo ma non ultimo, quale mi consigli?
Non posso ovviamente chiederti un trattato di astrofotografia con CCD ma forse, e sarebbe più che sufficiente, potresti almeno indicarmi dei siti dove trovo informazioni tecniche dettagliate e attendibili.
Stefano M. (Trento)
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Concordo con te che il vecchio Celestar 8 (fuori produzione da anni) è inadatto per la fotografia astronomica a lunga esposizione sia perché utilizza una montatura troppo "leggera" e quindi un po' instabile ma anche perché è molto difficile da allineare al polo in quanto il suo treppiede/testa wedgepod manca degli indispensabili comandi micrometrici in altezza e in azimut. La tua scelta dei Meade Schmidt-Newton può essere condivisa, anche se, come hai già capito da solo, la montatura LXD75 è dimensionata correttamente (per gli usi fotografici) solo per il modello da 6 pollici. Il modello da 8" richiederebbe una montatura più robusta, ad esempio una SkyWatcher HEQ5 Pro o una Losmandy GM-8. A questo proposito, ti segnalo una possibile alternativa, visto che il telescopio Sky-Watcher Newtoniano "classico" 200/1000 con montatura HEQ5 Pro Synscan (o SkyScan, è lo stesso prodotto), se possibile munito di correttore di coma, è un prodotto otticamente valido, una montatura ben più robusta e costa il giusto. Attualmente questo telescopio (o equivalente marchiato Ziel oppure Orion US o ancora Celestron, tanto il produttore è lo stesso) è offerto sulla montatura EQ5, che non è altrettanto robusta ed è non-computerizzata. Tuttavia è possibile acquistare solo il tubo ottico con anelli e barra, acquistando poi la montatura più adatta a parte. Quanto alla camera CCD, prima di tutto procurati, leggi, studia un libro sull'argomento: io ne ho scritto uno a livello "basic" (Guida ai CCD per l'Astronomia), ma ce ne sono anche altri, la maggioranza in lingua inglese, molto più completi, anche se parecchio più complessi. Li potrai trovare facilmente con un motore di ricerca su Internet. Poi, dopo la lettura, avrai le idee un po' più chiare e potrai scegliere con maggiore cognizione di causa. Quanto alla tua domanda se esistono camere CCD che guidano e riprendono simultaneamente, la risposta è SI, ma non appartengono alla fascia di prezzo più economica (salvo cercarle nel mercato dell'usato).
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Le scrivo perché ho bisogno del suo aiuto tecnico. ho comprato da poco un tubo ottico Celestron C9-1/4 , e voglio un consiglio per quanto riguarda la montatura più adatta e con meno vibrazioni possibile. Ne ho vista qualcuna sia della SkyWatcher che della Celestron, mentre escludo sia le Losmandy e che la Celestron CGE perché sono troppo costose per le mie finanze. Sono molto indeciso, ho visto anche la montatura Orion EQ-G che è bella e che mi sembra uguale a quella della Sky-Watcher (parlo delle EQ-6 ); mi confermi che è proprio così? Spero in una sua rapida risposta perché è un peccato avere una bella ottica chiusa in una borsa e non poterlo usare per mancanza della montatura.
Claudio V.
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Per sostenere "adeguatamente" il C9.25 e se il tuo budget di spesa è inferiore a 1500 euro, potrai scegliere tra 2 sole montature:
1) la SkyWatcher HEQ5 (che esiste nella versione Syntrek, non computerizzata, e PRO Synscan, computerizzata)
2) la SkyWatcher EQ6 o Orion Atlas EQ-G (sono identiche, a parte marchio e colore) che esistono sia in versione normale o computerizzata.
Tenendo conto che, specie se si intende fare astrofotografia, la montatura deve essere la più robusta possibile (in relazione alla spesa sostenibile) e visto che vuoi - giustamente - fare osservazioni senza dover combattere con le vibrazioni, ti consiglio senz'altro di concentrare la tua attenzione sulla Sky-Watcher EQ6 PRO o sulla Orion Atlas EQ-G, che sono progettate per sostenere adeguatamente pesi fino a 15-18 Kg, hanno una meccanica decente, un inseguimento sufficientemente preciso per gli usi più comuni e una elettronica moderna, con prese standard per l'autoguida e per il controllo remoto tramite PC.
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Ho letto su Coelum che lei ha fatto l'analisi della camera CCD MagZero MZ5-C vorrei chiederle se posso usare questa CCD col mio telescopio SkyWatcher 130/900 per fare fotografie alle stelle variabili. Questo tipo di stelle mi interessano moltissimo e non riesco a trovare una CCD o webcam economica come la MZ5-C per studiare queste stelle. Con questa camera potrei arrivare a registrare stelle almeno fino alle magnitudine 10?
Fabio M.
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Prima di tutto le consiglio di rivolgere la sua attenzione su camere CCD con sensore monocromatico (il modello che lei indica, la MZ-5c, è a colori), che sono molto più sensibili e quindi più adatte a raggiungere magnitudini elevate un buon rapporto segnale/rumore, una caratteristica fondamentale per lo studio fotometrico delle stelle variabili. Le faccio anche presente che, per studiare in modo sistematico le variazioni di luminosità delle stelle variabili dovrebbe seguire un metodo standard, che prevede almeno l'uso di un filtro fotometrico "V".
Non si può certo dire che le camere Magzero MZ5 siano particolarmente adatte alle riprese a lunga posa (pur essendo in grado di fare pose relativamente lunghe) perché si tratta di camere CMOS (questi sensori hanno un rumore elettronico superiore ai sensori CCD), non raffreddate e quindi molto limitate dal rumore termico. Tuttavia, se scegliesse la versione monocromatica MZ-5m, e se utilizzasse le funzioni incorporate di riduzione del rumore e di sottrazione del dark frame (fotogramma di buio) e soprattutto se eseguisse la somma di tante pose brevi (tramite un software esterno come IRIS o Registax) potrebbe forse ottenere qualche risultato con il suo telescopio. Dico "forse" perché il suo strumento non è particolarmente adatto allo scopo a causa della sua montatura, che è sottodimensionata e dotata di un inseguimento molto approssimativo per le applicazioni fotografiche.
Tornando alle camere CCD, le possibili alternative a basso costo sono:
- camera Imaging Source DMK21AF04-AS monocromatica
- amera Meade DSI PRO monocromatica
- Starlight Xpress MX516 o HX516 (usate)
Tuttavia, prima di tutto mi permetta di suggerirle di cambiare, se non telescopio, almeno la montatura. A suo tempo ho usato con soddisfazione un Newton come il suo 130/900 sulla montatura Celestron Advanced-GT, ottenenendo risultati molto buoni non solo in visuale ma anche nel campo dell'astrofotografia.
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Caro Plinio, vivo a Pavia e da circa un anno ho iniziato a fare osservazioni, cosa che ho sempre desiderato fare senza mai riuscirci prima per tanti motivi. Soprattutto leggo (mi piacciono molto anche gli aspetti storici e letterari dell'astronomia) e, quando il lavoro e gli impegni me lo permettono, nottetempo e sotto il cielo pessimo di Pavia, complice la mia insonnia cronica, faccio le osservazioni. Vengo al sodo. Tutto è cominciato con un Celestron 114 SLT, poi, come tutti i neofiti, ho iniziato a comprare tutta una serie di cose più o meno inutili (un ETX70 perché portatile"...uno Skywacther 130 con relativa montatura perché mi sembrava un buon affare...un CCD Meade DSI pro...l a Neximage...e sono felice possessore di una reflex digitale Canon 350d...). Come avrai già intuito non sono MAI riuscito a fare qualcosa di decente in campo fotografico!
Credo che senza un telescopio GoTo come il NexStar non farei molta strada per quanto riesco, più o meno, ad orientarmi con le stelle. Non sono MAI riuscito a stazionare la montatura equatoriale del 130; credo, infine, di amare molto il visuale. Ed ecco la domanda: volendo comprare un telescopio DEFINITIVO con sistema di puntamento automatico che mi possa appagare soprattutto nel visuale e che poi si possa prestare a futuri upgrade anche nell'imaging, tu cosa mi consigli (soprattutto prima che mia moglie chieda il divorzio perché ho ormai telescopi e binocoli dappertutto!)?
Per esempio mi ha attirato il Vixen GP-R200SS con montatura Vixen Great Polaris; potrebbe andar bene? La montatura non è vecchiotta? Il mio budget è di 2000-2500 euro.
Un'ultima informazione: proprio non riesco a frequentare un gruppo di astrofili (non perché non ne abbia voglia ma perché non ho mai tempo) e quindi dovrò, più o meno, rimanere un eterno autodidatta.
Massimo L.
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Benvenuto nell'affascinante mondo dell'astronomia (teorica e pratica). Lo strumento "definitivo" quasi non esiste, in base alla logica che c'è sempre qualcosa di meglio e di "più". Naturalmente ci si deve basare sul budget ma soprattutto è opportuno prendere in considerazione la reale possibilità di usare un telescopio nella propria situazione logistica reale (balcone, terrazza, o ... cantina + trasporto in cortile, sulla terrazza o in campagna/mare/montagna).
Detto questo, i telescopi più adatti alla fotografia sono quelli con montatura alla tedesca, oggettivamente più stabili di quelli tipici a forcella e di solito dotati di un inseguimento più preciso. Inoltre questi strumenti hanno il tubo ottico separabile dalla montatura il che rende il loro trasporto più agevole (pezzi + leggeri da trasportare).
La tua scelta del Newton Vixen da 200 mm f/4 è condivisibile, ma devi essere consapevole del fatto che questo strumento, se privo del correttore di coma, darà luogo a immagini stellari molto deformate dal coma (una aberrazione ottica) ai bordi del campo, specie se userai la tua Canon 350d, che ha un sensore piuttosto grande, avendo una diagonale di 28mm). Inoltre la montatura GP (che non è "vecchia") è un po' leggera per quel tubo, e non consentirebbe di raggiungere una stabilità ottimale per gli usi astrofotografici a lunga esposizione.
Inoltre la GP non "nasce" già dotata di sistema di puntamento automatico (anche se era predisposta al montaggio dell'ottimo SkySensor 2000, ormai fuori produzione), e dovresti dotarla di una motorizzazione aggiuntiva e computer di controllo che, come spesso accade ai retro-fit, richiede una messa a punto ben fatta ad opera di un tecnico specializzato.
Detto questo, io prenderei in considerazione altre alternative:
- SkyWatcher Newton 200/1000 su montatura HEQ5 PRO o EQ6 PRO + correttore di coma (Baader MPCC o TeleVue Paracorr, o GSO Coma Corrector).
- elestron C8-SGT (su montatura Celestron Advanced-GT) + riduttore di focale.
- Celestron C8 (sempre con riduttore di focale) solo tubo su montatura HEQ5 PRO o EQ6 PRO.
In tutti i casi dovresti stare dentro il budget e avresti, nel primo caso, un Newton luminoso (f/5) e versatile anche nel visuale, ma piuttosto pesante e con un tubo di media lunghezza.
Nel caso del C8, qualunque sia la tua situazione logistica, avresti uno strumento particolarmente compatto (è lungo 33cm e pesa meno di 5 Kg), molto versatile e soddisfacente, che per fotografia porteresti alla luminosità vicina ad f/6 con il riduttore di focale. In più, se sceglierai la montatura Advanced GT, sarai avvantaggiato dal fatto che già conosci il software Nexstar.
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Ciao Plinio,
Vorrei chiederti la tua opinione su una cosa che mi è capitata e che mi assilla. Stavo collimando il telescopio (un Newton da 25 cm della Geoptick con trattamento protettivo) ed avevo messo un foglio di carta bianca dentro il tubo, dietro il secondario per collimarlo meglio. Il foglio è caduto sullo specchio principale; la caduta e le (poche) operazioni per toglierlo hanno causato alcuni graffietti sulla superficie, ben visibili in controluce. Pensi possano causare problemi?
Riccardo M.
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Ciao Riccardo, evidentemente il trattamento protettivo del tuo specchio non era molto duro. Ad ogni modo, gli effetti ottici di piccoli graffietti sono del tutto trascurabili, perché, come ho scritto molte volte, "gli effetti sul contrasto di graffi o sporcizia sono equiparabili agli effetti dell'ostruzione e sono proporzionali al rapporto di superficie tra il difetto o l'ostruzione e la superficie totale dell'ottica". Ne consegue che, siccome la superficie di 4-5 graffietti è di pochi mm^2, mentre la superficie totale del tuo specchio è di circa 49.000 mm^2, l'effetto è nullo.
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Caro Plinio,
vorrei sottoporti una questione “teorica”. Non riesco proprio a capire una faccenda che sempre più spesso leggo su riviste e sui siti internet, un’affermazione fatta da astrofili e anche da “esperti”. Se la luminosità da uno strumento (telescopio, binocolo) dipende SOLAMENTE dal diametro dell’ottica frontale (per semplicità dall’“obiettivo”), perché sempre più spesso la gente tira in ballo anche il rapporto focale (F/D)? Io ho sempre saputo che il rapporto focale determinala luminosità FOTOGRAFICA e non visuale che invece dipende solamente dall’apertura. Ogni tanto si legge che uno strumento f/4 è più luminoso di uno di pari apertura ma F/10 e che visualmente ci si rende conto. Oppure che un f/12 non è adatto per OSSEVARE il cielo profondo perché poco luminoso (semmai perché offre un campo ristretto).
Secondo me a pari apertura due strumenti con focali differenti danno visualmente la stessa immagine (ammesso di scegliere opportuni oculari che abbiano la stessa “resa”).
Sto per acquistare un MAK180 SkyWatcher (f/15) in sostituzione del modello da 150 (f/12) e mi sono sentito dire che per il cielo profondo il modello da 180 fornisce una visione meno luminosa per via del fatto che è f/15 mentre il 150 è f/12. Ma come è possibile se il 180 ha una superficie 44% superiore??? Sicuramente in fotografia sarà più “buio”, ma parlo fotograficamente, non visualmente. Che cosa mi dici in merito alla questione teorica e poi nel caso specifico del MAK 180?
Paolo C.
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Ovviamente tu hai ragione e gli "altri", ovvero quelli che esprimono l'opinione comune, hanno torto. Ti confermo infatti che in visuale conta solo l'apertura, e, a parità di ingrandimenti, un 200mm f/20 (per fare un esempio) offre immagini assolutamente della stessa luminosità di un 200mm f/4. Basta misurare (o calcolare) le dimensioni delle pupille d'uscita, che a parità di condizioni sono identiche. La luminosità visuale è però influenzata anche dall'efficienza dei trattamenti ottici, dal numero di superfici ottiche in gioco, e dall'ostruzione. Tirando le somme, anche in considerazione degli ottimi risultati conseguiti da questo strumento durante i test, ti consiglio vivamente il 180mm f/15, anche se, come penso già saprai, questi Maksutov-Cassegrain "lunghi" hanno un campo molto stretto (di solito non più di 40-45 primi) perché fortemente limitato dalle dimensioni del tubo paraluce Cassegrain, che deve essere lungo e stretto per evitare o perlomeno limitare gli effetti della luce diffusa. Quindi, in visuale, non aspettarti di inquadrare tutte le Pleiadi o il Doppio Ammasso del Perseo nell'oculare.
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