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2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com

Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.


Elenco Ultimi Test, Articoli e Documenti

Ultimi test pubblicati su questo sito:

* 10Micron GM1000HPS
* TDM (encoder assoluto)
* Celestron SkyProdigy
* Lunt LS35F35
* Oculare TS-ED 40 mm
* Rifrattore StarpStar 106
* Autoguida LVI-SG2
* Oculari Masuyama
* RILA 325
* Binocolo Nexus II
* Meade 127 Triplet vs SW 120 ED
* Camera CCD Flea3
* Barlow (test comparativo di 6 Barlow "classiche")

Nuovi Articoli e Documenti
(sezione Articoli)

* Misura di stelle doppie con MicroGuide
* La collimazione dei rifrattori
* Guida alla pulizia delle ottiche astronomiche
* Autocostruzione appoggi anti-vibrazione
* Le focali del C8 (SCT)
* Rivista Osservazioni astronomiche (1972)
* Guida alla scelta degli oculari
* Cataloghi Telescopi Alinari Torino 1960-1963-1975
* Come scegliere il Telescopio

 

 

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Posta Tecnica 07-08/2009

Il mio strumento ha un problema ottico che purtroppo non riesco a risolvere. Avrei proprio bisogno di un autorevole parere tecnico in merito.

Premetto che osservo da un terrazzo ricavato tra i tetti della mia abitazione, e quindi non godo quasi mai di ottimo seeing... le riprese che allego però sono state effettuate durante una discreta serata.

Le ho fatte in due diverse configurazioni, la prima nella tipica configurazione fotografica a circa 1600mm di focale (GFA+cassettino con Filtro Ha + CCD) e la seconda interponendo una Barlow 2x e senza GFA (Barlow + Filtro Ha montato su nasello della CCD).

Come puoi vedere, a fronte di un'immagine fuori fuoco non malvagia, quelle a fuoco soffrono di evidenti sbaffi non da imputare a piume di calore... infatti in tutte le riprese, non cambiano mai posizione.

Intrafocale
Extrafocale

Ho pensato a dei tensionamenti al secondario originati dal lungo periodo di inattività, ma allentando le viti (non troppo per paura che il secondario si staccasse) il risultato, seppur leggermente migliorato, non è cambiato significativamente.

Ho tentato di ricollimare pensando ad un eventuale fuori asse del secondario rispetto al primario, ma non sembra essere dovuto neanche a questo.

A questo punto, le idee che mi vengono in mente sono purtroppo orientate ad un vero e proprio difetto all'ottica più che ad una cattiva messa a punto, difetto mai notato prima d'ora non avendo fino ad oggi fatto uso delle impietose camere CCD... che ne pensa?

Ringrazio anticipatamente dell'interessamento.

M.C.

Tenendo conto dei notevoli limiti che sono fisiologici una "diagnosi a distanza, senza vedere il paziente" come quella che sto per fare, le immagini sembrano in effetti evidenziare una deformazione dell'immagine.

 

Anche le immagini di diffrazione intra e extrafocali, se osservate con attenzione, hanno un aspetto "poligonale", che farebbe pensare ad una forma di astigmatismo chiamata "a quadrifoglio" che non è poi così rara nei sistemi Cassegrain, e che spesso è dovuto a tensioni nel vetro (non necessariamente dovute al montaggio, talvolta la tensione è "insita" nella massa di vetro, e in questo caso non c'è altro da fare che sostituire l'elemento ottico sotto tensione).

 

Ora, se si vuole analizzare seriamente il problema e tentare di eliminarlo, bisognerebbe:

  1. sottoporre il telescopio ad un test preliminare "serio", ovvero un test inteferometrico (che si può effettuare, ad esempio, a Ferrara).
  2. smontare il telescopio per tentare di individuare eventuali cause di deformazione meccanica
  3. Se si individua il problema nel secondario, dovrebbe essere rilavorato o sostituito
  4. Se invece il problema risiede nella lastra correttrice o nel primario, il costo dell'operazione sarebbe troppo alto, e sarebbe consigliabile sbarazzarsi dello strumento (oppure "accontentarsi").
In ogni caso non credo che ci sia nulla che lei possa fare in prima persona.

Spero di essere stato d'aiuto. Ovviamente, se lei decidesse di fare il tentativo, mi ricontatti e vedrò di organizzare il tutto.

 

Per motivi di tempo sono costretto a lasciare sul balcone la mia attrezzatura(attualmente Celestron 6SE in modalità hybernate, tra circa un anno C11 su EQ6PRO).


Ho acquistato il telo copritelescopio di Geoptik, per cui, dopo la sessione osservativa, tolgo il tubo e copro la montatura con il telo.

Ora però si approssima il periodo invernale e quindi ho qualche dubbio sulla validità della protezione.

Pensavo di inserire sotto il telo una ventola per ottenere un ricircolo d'aria o, come mi è stato consigliato, una lampada di quelle da incubatrice per pulcini con la speranza di ridurre l'umidità.

Ha qualche suggerimento da darmi, visto che il poco tempo a disposizione non mi consente di portare dentro e fuori il telescopio completo nè di eseguire allineamento e stazionamento (per questo uso l'hybernate)?

S.P.

 

In effetti è opportuno "tenere al caldo" l'elettronica per evitare o quantomeno ridurre gli effetti negativi della condensa di umidità.

 

C'è una alternativa economica all'incubratice per pulcini, ed è una banalissima lampadina a incandescenza da 25 Watt, che crea un debole calore che, sotto il telo, si accumulerà e dovrebbe tenere bene al caldo la montatura; se non sarà sufficiente, sarà necessario usare una lampadina di potenza maggiore (o viceversa).

 

Consiglio, oltre all'ottica, di rimuovere ogni volta, al termine delle osservazioni, anche la pulsantiera di controllo.


Gentilissimo Plinio, mi vedo ancora costretto ad attingere alla tua esperienza, per la scelta per me difficile, di una nuova camera CCD.

 

Ho un Celestron C11 Starbright  ridotto a f6.3, su Losmandy G11 e possedendo già una camera SBIG ST7-XME, sarei ora intenzionato a comprare un CCD "tuttofare", di uso più immediato e di carattere polivalente; considerato che il CCD indirizzato per il profondo cielo lo possiedo già, avrei optato per due camere che permettano di fare riprese sia planetarie che deep sky, (almeno dagli esempi che ho trovato su Internet e con i dovuti limiti progettuali ovviamente).

 

La mia scelta è divisa tra la Imaging Source modello DMK31AU03.AS monocromatica, le cui caratteristiche sono ben conosciute, (la hai anche testata se non sbaglio), e le nuove Moravian Instruments modello G1 800 monocromatica.

 

La Moravian nello specifico, mi è stata caldeggiata, come "vero CCD", e non come evoluzione di una Webcam; le caratteristiche elettriche sono simili alla Imaging Source, (la Moravian possiede però un ADC a 16bit, che diventano 8bit in AVI), anche se forse più indirizzata al profondo cielo, ed in più, il costruttore sta lanciando l'ultima release del software proprietario, che permetterebbe appunto di acquisire filmati AVI, e perciò, adatta anche all'maging planetario.

 

Purtroppo non si conosce ancora il frame rate della Moravian.

 

Tu saresti in grado di esprimere un parere, basandoti sulle caratteristiche tecniche di una e dell' altra camera??

 

P.S. tra le caratteristiche, per me non è un fattore importante quello dell'autoguida.

Tu sai che ho testato la versione Firewire della DMK 31A.AS monocromatica, trovandola veloce e soddisfacente. Oltre a questo non sono d'accordo con chi la chiama "webcam", perchè è invece una camera industriale, progettata per ben altri scopi che per vedere la faccia delle persone con cui si chatta o parla in modalità VOIP.

Detto questo non c'è dubbio che la Moravian, con i suoi 16 bit parte avvantaggiata in fatto di dinamica e quindi, di base, anche in fatto di rapporto segnale/disturbo e sensibilità. Vorrei però vederla all'opera, e non mi è ancora capitato, perché io sono convinto che molto spesso è il software e i driver che fanno la differenza.

Altro non so dirti.

 

Avrei bisogno di qualche consiglio relativo la mia attuale configurazione:

 

  • Celestron C11 > Riduttore di focale Celestron 6,3 > Fuocheggiatore William Optics > Camera CCD Starlight Xpress SXV-H9
  • Telescopio guida rifrattore Antares Marte 2 80/400 SXV Guider
  • Montatura Eq6 pro con sistema di puntamento skyscan (o synscan)

 

Con l'attuale configurazione riesco a guidare tranquillamente senza alcun problema.

Devo per cause di forza maggiore (ho costruito una cupola ma mi sono reso conto che il tele guida sbatte su di essa) passare ad una guida fuori asse (Celestron o Meade)

Ecco le domande:

  1. Quale mi consiglia tenendo conto del fatto che devo anche acquistare la ruota portafiltri motorizzata Atik?
  2. Mi serve qualche adattatore particolare per la guida fuori asse?
  3. Quale potrebbe essere la configurazione completa? (Cioè C11 > guida FA > riduttore > fuocheggiatore > ruota PF > SXV-H9?)
  4. Ci sono particolari problemi nella messa a fuoco della camera guida montata sulla guida FA?

 

D.D.G.

 

Se aggiungerà una guida fuori asse (di qualunque marca) al suo sistema (e le servirebbe di sicuro un adattatore che le permetta di collegare la guida fuori asse, che ha un attacco a ghiera filettata, al fuocheggiatore, che ha un semplice foro per oculari diametro 2 pollici), sposterà di almeno 60 mm il piano focale all'indietro, causando un certo numero di sgradevoli effetti ottici, il primo tra tutti la vignettatura (forte caduta di luce ai bordi), oltre al peggioramento delle prestazioni ottiche globali, soprattutto l'aberrazione sferica.

 

La presenza del fuocheggiatore esterno accoppiato oltretutto con il riduttore di focale rende la situazione ancora peggiore, e potrebbe anche capitare che lei non riesca affatto a mettere a fuoco.

 

Tirando le somme, lei potrà usare la guida fuori asse, senza dover comprare nessun adattatore (la guida fuori asse, sia Celestron che Meade, avvitando direttamente alla filettatura posteriore del C11) e senza avere problemi di messa a fuoco, solo se rimuoverà il fuocheggiatore esterno William Optics. Non vedo altre soluzioni.

 

Detto questo, in generale la Guida Fuori asse (delle due, la migliore è la Celestron perchè permette di ruotare attorno all'asse ottico e anche di "inclinare" il prismino alla ricerca della stella di guida) è un dispositivo scomodo, molto poco luminoso e che inquadra un campo piccolissimo.

 

Le operazioni di ricerca e la messa a fuoco di una stella di guida, così semplici con il telescopio di guida, con una Guida Fuori Asse sono al contrario molto complesse e spesso non vanno a buon fine. Tutte le Guide Fuori Asse, compresa la Celestron Radial Guider, sono state progettate per avere la posizione del fuoco 55 mm dietro alla battuta della filettatura T2, quindi per le camere reflex e non per le camere CCD.

 

Se si usa la camera CCD + ruota portafiltri la situazione migliora un po', ma comunque si sta molto al di sotto dei 55mm che consente di avere una accettabile "parafocalità" dell'oculare di guida con la camera. In pratica, di solito con le guide fuori asse con una normale camera CCD (back focus tipico: 17-20mm) il fuoco dell'oculare di guida è troppo interno e ci vuole una barlow per estrarre il fuoco.

 

Insomma, la situazione non è rosea, mi rendo conto. Ma le detto le cose come stanno.

 

Caro Plinio, in tutta sincerità, mi consiglieresti l'acquisto di una Canon Eos 450D o 1000D? Vedo in giro che sempre più persone fotografano con camere Canon reflex. La dovrei acquistare modificata col filtro Baader IR-cut o addirittura senza filtro IR-cut? Senza filtro IR-cut posso ugualmente fotografare a colori gli oggetti deep sky (so già che rinuncerei alle foto diurne e questo è già in conto)? Oppure i colori sarebbero falsati per cui c'è bisogno del filtro IR-cut Baader? Sai darmi un recapito di chi fa modifiche del genere(di cui ti fidi)?

Ha realmente senso fotografare con filtri Halfa o OIII e un sensore a colori come quello di una Eos?

Con le Eos 450D e 1000D è quindi possibile scattare in modalità b/n come se avessi un sensore monocromatico?

Quali caratteristiche deve avere una Eos per un uso esclusivamente astronomico? A questo punto prenderei la più economica o entry level che c'è!

Voglio dire che se non devo fare foto diurne e avere nove punti di messa a fuoco o chissà quali automatismi... ma conta solo il sensore...

P.C.

 

La Canon ha - per ora - vinto la sfida nel mondo delle reflex. Puoi scegliere di togliere del tutto il filtro originale, ne guadagnerai in termini di sensibilità e spenderai meno. Per ristabilire, quando vorrai fare immagini astronomiche a colori, il corretto bilanciamento cromatico, compra un filtro Astronomik Clip-On (che si inserisce a scatto sulla baionetta Canon) e vivrai felice.

 

Per la modifica, puoi rivolgerti alla ditta Artes sas di Novara, dicendo che ti mando io (è un amico, è astrofilo, gestisce un laboratorio assistenza ufficiale Philips e Sony e si chiama Stefano Seveso)  Il suo indirizzo email è artes.sas@fastwebnet.it

 

Cerca una camera Canon dotata della funzione LiveView (che permette, dopo il sollevamento dello specchio, di mettere a fuoco in tempo reale sullo schermo della camera ingrandendo moltissimo le immagini che si trovano nella zona centrale dello schermo). Se non vado errato, questa funzione ce l'hanno sia la 450D che la 1000D.

 

Infine: ha perfettamente senso fotografare con una reflex con filtri narrownband (ma i tempi di posa saranno lunghissimi), ovviamente puoi (o meglio DEVI, se fai luminanze con filtri Narrowband) fotografare in modalità B/N, e infine, oltre alla  funzione LiveView, procurati l'alimentatore esterno per la camera, che ti permetterà di usarla per ore a temperature sottozero.


 

Ciao Plinio.. volevo disturbarti per chiederti tuoi consigli e dettagli tecnici professionali  a riguardo dello Skywatcher Black Diamond 120mm(se le ottiche sono in fluorite,ec..),visto che avevo intenzioni di acquistarlo.

F.R.

Non ho ancora esaminato lo specifico modello Black Diamond, ma sono ragionevolmente certo che l'obiettivo (che non ha lenti in fluorite di calcio, ma in vetro ED) è esattamente uguale a quello dei modelli "fratelli" 120 ED PRO ed Equinox 120 ED.

 

Se vuoi leggere il mio test (molto lusinghiero) del modello 120 ED Pro, vai sul mio sito telescopedoctor, e lo troverai nella sezione Test>Rifrattori.

 
Ho acquistato circa 20 giorni fa presso Astrotech un riduttore di focale usato Meade f 3.3 .Non ho potuto usarlo prima per le condizioni meteo non favorevoli,

 

Ieri sera ho provato una ripresa con CCD Atik 16 a f 3.3, il risultato è stata una vera sorpresa.

 

Invece di stelle ho creduto di aver scoperto una nuvola di comete, ti allego la ripresa in questione con una domanda.

Si puo fare qualche cosa o butto il riduttore?

 

M.P.

 

 

I riduttori 0.33X per SC- compreso il Meade - devono essere posizionati ad una distanza molto precisa dal sensore della camera CCD, altrimenti ... vengono fuori le comete.

 

Se ricordo bene la distanza consigliata (quindi si suppone che sia quella ottimale) a cui posizionare il sensore CCD (non la camera, il sensore!) rispetto all'ultima lente del riduttore è 56mm.

Fai una verifica e poi sappimi dire.