Il NexStar
GPS ha cominciato subito a muoversi dirigendosi verso l'orizzonte nord
e mettendo il tubo parallelo al terreno. Poi si è collegato alla
rete di satelliti GPS, e dopo meno di un minuto si è diretto verso
la stella Vega (che ha inquadrato nel campo del cercatore 9x50), attendendo
che io la mettessi al centro del campo dell'oculare, premendo ALIGN per
confermare.
Successivamente si è diretta verso Altair, con le stesse modalità.
A questo punto il telescopio era pronto per accettare richieste di puntamento
delle decine di migliaia di oggetti contenuti nella sua memoria. Ho chiesto
al NexStar GPS di puntare, in successione, M57, M27, Marte, M15, M31, M33,
il Doppio Ammasso di Perseo, Urano, Nettuno, e il telescopio li ha sempre
puntati mettendoli molto vicini al centro del campo dell'oculare standard
da 40mm (70x, campo reale di circa 35').
La velocità di puntamento
non è esuberante (3 gradi al secondo), ma più che buona perché
non obbliga l'osservatore a lunghe attese anche quando l'oggetto richiesto
si trova dalla parte opposta del cielo: supponendo infatti che l'oggetto
si trovi a 150 gradi di distanza dalla posizione iniziale del telescopio,
lo strumento impiega 50-60 secondi per puntarlo.
Altra nota molto positiva: la rumorosità di funzionamento (puntamento
e inseguimento) è molto bassa, e lo strumento emette solo un soffuso
ronzio che non disturba minimamente.
Ancora, i movimenti manuali di correzione impartiti con la pulsantiera
sono apparsi molto fluidi e privi di scatti, giochi, e soprattutto non
hanno denunciato ritardi di risposta (il tanto temuto backlash).
L'inseguimento, verificato brevemente dopo avere montato l'oculare da
10mm (280x) mentre osservavo Urano, è apparso perfettamente regolare
e preciso.
Non ho avuto modo di verificare la qualità dell'ottica di questo
esemplare di C11, ma avrò presto modo di rimediare, in quanto avrò
prossimamente in prova questo stesso esemplare di Nexstar GPS presso il
mio osservatorio.
In quell'occasione proverò con più calma
la precisione dell'inseguimento e del puntamento, proverò le funzioni
di autoguida e di controllo remoto con il computer e infine controllerò
la qualità dell'ottica.
SECONDA PUNTATA (aggiornamento del 4/11/2001)
Ho avuto in prestito dall'importatore autorizzato dei prodotti Celestron,
l'Auriga, lo stesso esemplare che è stato oggetto della prova preliminare
(vedi sopra). Ho avuto la fortuna di riuscire a provarlo in condizioni
vicine a quelle ideali per un test, cioè con seeing ottimo, anche
se leggermente nebbioso.
Per non scrivere un romanzo a puntate, schematizzerò. dove possibile,
i punti essenziali del test in un elenco per punti.
Montaggio
Il NexStar 11 GPS è facile da montare in configurazione altazimutale.
Tuttavia è un telescopio assai pesante ed è necessario un
notevole sforzo per sollevare lo strumento e per posizionarlo delicatamente
e con la necessaria precisione sul treppiede. Per fissarlo bastano 3 manopole.
Test di allineamento e puntamento
Ho montato deliberatamente il treppiede in modo che non fosse livellato
rispetto all'orizzonte (per dirlo con parole più semplici, non l'ho
messo in bolla). Come già sottolineato nel test preliminare, dopo
essersi collegato alla rete GPS ed avere cercato il nord magnetico, il
telescopio va automaticamente a puntare verso la prima stella di allineamento
(Vega).
Ebbene, l'ha mancata di ben 8 gradi, anche se per fortuna il software
va a cercare solo stelle luminose ed è difficile sbagliarsi. Dopo
averla centrata (ad occhio) ed avere premuto ALIGN, il telescopio è
andato a puntare la seconda stella di allineamento (Capella); anche in
questo caso l'ha mancata di circa 8 gradi (!). L'ho centrata (ad occhio)
e ho premuto ALIGN.
A quel punto il telescopio ha iniziato a inseguire in modalità
altazimutale: ho richiesto al NexStar GPS di puntare i seguenti oggetti, ottenendo
i seguenti errori di allineamento (in frazioni di raggio del campo dell'oculare
standard, 1 raggio = circa 18 primi)
OGGETTO |
ERRORE PUNTAMENTO (STIMA) |
M11 |
1/3 raggio |
61 Cyg |
1/6 raggio |
Alphecca |
centrata |
Epsilon Lyrae |
centrata |
NGC 7331 |
1/2 raggio |
Marte |
Centro |
Saturno |
1/10 raggio |
Luna (centro) |
1/4 raggio |
Albireo |
1/6 raggio |
Deneb |
3/5 raggio |
E' quindi possibile stimare un errore medio di puntamento di circa 3-4
primi d'arco.
Ho anche verificato se il telescopio punta correttamente o meno le
coordinate inserite manualmente; la risposta è si. Lo stesso vale
per le stelle SAO.
PRECISIONE DI INSEGUIMENTO
Non è possibile misurare l'errore periodico del moto orario di un
telescopio altazimutale. Pertanto mi sono inventato un altro genere di
test. Dopo avere messo Albireo al centro del campo, ho lasciato il telescopio
ad inseguirla per ben 2 ore (nel frattempo ho cenato ed ho messo a letto
i bambini). Tornato, ho trovato la stella al bordo sud del campo.
Tutto
sommato mi sembra una buona prestazione. Una cosa sorprendente (in senso
positivo) è che lo strumento ha rimesso esattamente la stella al
centro dopo averne richiesto nuovamente il puntamento. Lo strumento ha
una certa rumorosità di inseguimento, che però si attenua
notevolmente dopo avere eseguito la procedura di Calibrazione Motori.
SMORZAMENTO DELLE VIBRAZIONI
3-4 secondi con il telescopio montato su un tappeto erboso. La prestazione
non è eccezionale, ma va detto che il treppiede fornito a corredo
è di sicuro sotto-dimensionato per la grande mole del telescopio,
ed inoltre è noto che i treppiedi Celestron sono un po' "molleggiati".
TEST OTTICO
L'ottica, appena tirata fuori dal suo enorme scatolone, era scollimata,
di sicuro a causa del trasporto. Dopo avere eseguito una precisa collimazione,
ho eseguito lo Star Test, che ha dato ottimi risultati: l'ottica appare
molto ben corretta dall'aberrazione sferica, in quanto le immagini intrafocale
ed extrafocale sono praticamente identiche.
Non è stata rilevata
nessuna traccia di astigmatismo, nè di errori zonali, rugosità
o tensioni. Nella prima ora abbiamo però osservato la tipica "piuma
di calore", che è sparita dopo avere atteso il tempo necessario
perché le ottiche si adattassero alla temperatura esterna.
TEST SEPARAZIONE STELLE DOPPIE
Epsilon Lyrae: come è ovvio, la doppia-doppia è apparsa largamente
sdoppiata anche a soli 127X (oculare Leica WW 22mm)
72 Pegasi: questa binaria, con componenti separate da soli 0.53", è
stata sdoppiata brillantemente (con filo nero chiaramente visibile tra
le due centriche) dalle ottiche del NexStar 11 GPS, all'ingrandimento di
1200x (avete capito bene, milleduecento ingrandimenti, ottenuti
con barlow TeleVue 3x + oculare Pentax XL 7mm).
TEST OSSERVAZIONE PIANETI
Con Saturno e Giove abbastanza alti nel cielo, e con seeing molto buono,
mi sono goduto la loro osservazione ad ingrandimenti di 200x, 267x e 400x,
con e senza il filtro Baader Skyglow (violetto multibanda).
Saturno: una immagine favolosa, nitida e contrastatissima. La divisione
di Cassini è nettissima su tutta la lunghezza dell'anello, si intravede
la lacuna di Encke sulle anse. Sul disco si notano varie bande e la zona
polare scura. Perfettamente visibili 5 satelliti attorno al pianeta. Lo
strumento regge benissimo 400x.
Giove: splendida visione del pianeta gigante, con il globo solcato
da bande nitide e caratterizzate da evidenti differenze di colore. Ben
visibili anche parecchi dettagli nelle bande e nelle zone: dettagli rossastri
in corrispondenza della Banda Equatoriale Nord, dettagli scuri nella Zona
Equatoriale. L'uso del filtro Baader SkyGlow ha un effetto positivo sulla
visione di Giove, aumentando il contrasto dei dettagli ed abbassando in
modo evidente il chiarore diffuso attorno al pianeta, dovuto alla leggera
foschia (e probabilmente anche allo scattering tipico delle ottiche Cassegrain).
TEST OSSERVAZIONE LUNA
Dopo avere osservato con emozione la splendida occultazione di Saturno
da parte della Luna, ho puntato il NexStar sulla Luna, scandagliandone
la superficie a 200x e 400x. In particolare mi sono soffermato sul cratere
Plato. Lo strumento ha mostrato chiaramente il settore , una zona
di forma triangolare, e 4 dei craterini principali che ne solcano il fondo.
Il craterino più vicino al centro è in realtà formato
da due craterini molto vicini, e il telescopio li ha separati senza alcun
problema.
CERCATORE, OCULARE STANDARD, DIAGONALE STANDARD
Il cercatore è un 7x50mm prodotto in Cina, con una resa discreta
ma non eccezionale. Non è illuminato nè illuminabile.
L'oculare NexStar 40mm è un Plossl di buona qualità ma
mostra una evidente immagine fantasma quando lo si usa con oggetti luminosi
Il diagonale prismatico (cinese) è di discreta qualità,
ma secondo me la classe del telescopio necessita di portaoculari e diagonale
diametro 2 pollici.
Non ho potuto effettuare altri test (in particolare quelli fotografici/CCD)
per mancanza della testa equatoriale.
Per le conclusioni, confermo quelle espresse nella prima parte di questo
test.
Giudizio Finale
Tirando le (prime) somme, questo telescopio mi ha realmente impressionato
per la sua efficienza e facilità d'uso. Il mio giudizio tradizionale
sui prodotti Celestron (ottimo sulle ottiche, medio-basso sull'elettronica,
appena sufficiente sulla meccanica) ha subìto un forte scossone.
Tanto di cappello alla Celestron. Se riuscirà
a sfruttare l'ottima idea di incorporare un GPS nei telescopi, tornerà
ad essere l'azienda leader tra i fabbricanti di telescopi.
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