Lo strumento, come detto, è tra i primi esemplari giunti in Italia, ed è di proprietà dell’amico e collega Ottaviano Fera. Va detto che l’esemplare in questione è stato pesantemente modificato da Ottaviano per supplire ad una serie di difettucci o limitazioni che caratterizzavano questi piccoli telescopi. L’elenco delle modifiche, sicuramente parziale, comprende:
- applicazione di sfere tra il basamento e la parte rotante della montatura a forcella per rendere più fluido e graduale il movimento di rotazione.
- modifica dell’elettronica di controllo del moto orario per rendere possibili, tramite due interruttori, accelerazioni e decelerazioni del moto orario elettrico, variazioni indispensabili per centrare gli oggetti in A.R.
- Sostituzione della vite autofilettante originale che fissava il basamento alla forcella, con una vite più robusta.
- Sostituzione del cercatore originale (che è stato definito da tutti, anche da Ottaviano, inutilizzabile), con un cercatore da 60mm con ottiche russe, fornito dall’artigiano Corti di Empoli
Lo strumento è stato poi montato da Ottaviano su una testa equatoriale e su un treppiede fotografico alquanto leggeri, che consentono senz’altro l’uso del telescopio ma facendo attenzione a non generare vibrazioni.
Il test ottico è stato molto semplice e rapido, eseguito ad alti ingrandimenti per valutare le immagini di diffrazione di una stella. Il risultato è stato molto soddisfacente: le immagini extrafocale e intrafocale erano molto simili, con anelli di diffrazione rotonde e regolari, quasi da rifrattore (salvo, ovviamente, l’ombra scura causata dalla presenza dello specchio secondario). A fuoco le immagini stellari sono apparse piccolissime e molto nitide, con il disco di Airy molto netto circondato da un anello di diffrazione brillante.
Ho potuto dare un’occhiata a Giove con questo ETX, e anche se il pianeta era basso perché prossimo al tramonto e il seeing piuttosto agitato, ho potuto notare un’immagine piuttosto buona, nitida e contrasta, ancorché piuttosto piccola a causa della limitazione degli ingrandimenti imposta dal seeing.
Non ho osservato altro con questo telescopio, né stelle doppie né la Luna (assente, come è ovvio durante uno Star Party), ma ne ho ricavato una prima impressione piuttosto positiva.
Quanto alla montatura e ai comandi, le vibrazioni della montatura e la fluidità dei suoi movimenti sono ai limiti della decenza e quindi non sono nemmeno lontanamente paragonabili alla qualità dell’ottica.
E’ infatti noto che la montatura è interamente di ABS (plastica), e che i movimenti non sono certo un modello di fluidità. Inoltre le manopole, soprattutto quella di messa a fuoco ma anche quelle dei movimenti micrometrici manuali sono veramente minuscole e in certe posizioni veramente ardue da azionare.
Giudizio finale: ottica ottima, montatura sopportabile, trasportabilità eccellente. |