La correzione ottica è risultata eccellente, la
luminosità delle immagini ottima e la meccanica straordinaria. In particolare
colpisce la qualità della messa a fuoco micrometrica, totalmente priva
di shift e la assoluta unicità del punto di miglior fuoco, anche usando
ingrandimenti altissimi.
Per le osservazioni del cielo profondo ho usato principalmente il diagonale
Maxbright da 2" e l'oculare Widescan 30 mm (ingrandimento circa 105 X,
campo circa 50'), mentre le stelle doppie e Marte sono stato osservate con un
oculare Baader GO 9mm oppure con il visore binoculare, munito di correttore
1.7x, con gli oculari GO 12.5mm.
Un solo commento, ancorché breve: sembrava di osservare con un rifrattore
apocromatico da 6 o 7 pollici di diametro.
Giudizio finale: costosissimo ma il non plus ultra (a parte i rifrattori
apo di grande apertura) per l'osservatore e l'imager planetario. Funziona molto
bene anche per il cielo pfofondo, ed è utilizzabile anche per l'imaging
di questi oggetti, magari accoppiandolo con un buon riduttore di focale (infatti
ha l'attacco filettato identico a quello dei Celestron...) |