(giugno /2002)
Ho provato questo nuovo telescopio durante lo Star Party UAI
che si è svolto a metà giugno 2002 a Campo Felice (AQ). Con un
ingombro e un peso paragonabile a quello di uno
Schmidt-Cassegrain da 20cm, questo strumento può essere usato
tranquillamente su una montatura Vixen GP o uno dei suoi cloni
cinesi.
Nelle notti del test l'ho usato su una solidissima
montatura Astro-Physics 600E QMD dotata di treppiede Baader AHT;
è superfluo riferire del fatto che la montatura in questione ha
sostenuto lo strumento in modo impeccabile, dandogli una
solidità impressionante anche lavorando a fortissimi
ingrandimenti.
L'ottica è una variante del Cassegrain con
specchi sferici e con una lente correttrice (un menisco)
posizionata prima del secondario. Il secondario è piuttosto
grande (intorno a 70mm) e sostenuto da quattro barre con spessore
piuttosto rilevante, e di conseguenza l'ostruzione totale di
questo telescopio è abbastanza sostenuta. E' possibile collimare
sia il primario che il secondario tramite le classiche viti, tre
coppie per il primario e tre viti singole per il secondario.
La
messa a fuoco avviene tramite un fuocheggiatore esterno a pignone
e cremagliera, con tubo scorrevole diametro 60mm dotato di anelli
di riduzione fino a portarlo al canonico 31.8mm.
Per eseguire le
prove, ho sostituito il portaoculari originale diam. 31.8mm con
un portaoculari Baader 2" per Vixen, che mi ha permesso di
utilizzare il diagonale Baader Maxbright 2" per le
osservazioni a grande campo con oculari da 2 pollici.
Lo strumento viene pubblicizzato come particolarmente adatto
alle osservazioni in alta risoluzione, ma l'elevata ostruzione
sembrerebbe contraddire questa dichiarazione.
Lo star test del VMC, eseguito con oculare 6mm, ha dato
risultati molto strani e di difficile interpretazione secondo i
criteri canonici. Infatti le due figure di diffrazione
intrafocale ed extrafocale avevano un aspetto completamente
diverso, con il diametro dell'ombra del secondario molto più
grande in extrafocale e molto più piccolo in intrafocale.
Inoltre la distribuzione della luminosità degli anelli era
profondamente differente nelle due figure. Questo comportamento,
di solito, indica la presenza di forte aberrazione sferica e di
errori zonali. Invece, con grande sorpresa mia e di altri
"spettatori", le immagini a fuoco erano nitidissime,
con un contrasto secco e brillante, e lo "snap test"
dava risultati inequivocabili, con una posizione del fuoco molto
precisa e senza zone di incertezza che parlavano di un'ottica
molto ben corretta dalla sferica e priva di errori zonali.
Cosa
è successo? Appare evidente, anche se va studiata in dettaglio
la configurazione ottico-geometrica di questo telescopio, che la
presenza del menisco correttore a forte curvatura davanti allo
specchio secondario scombina le carte dello star test, fornendo
risposte incomprensibili secondo i canoni classici della
valutazione ottica. Studierò in dettaglio la situazione per
cercare di capirci qualcosa.
Sottoposto al test di separazione di stelle doppie strette, il
VMC si è comportato in modo soddisfacente, separando con una
certa facilità stelle binarie con componenti distanti 0.8".
L'unico neo era rappresentato dai quattro baffi di luce, ben
visibili nella figura di diffrazione, dovuti alla diffrazione dei
quattro grossi sostegni del secondario.
Il buon seeing delle due notti in cui è stato eseguito il
test ci ha permesso, in prima serata, di esplorare con
soddisfazione la superficie della Luna crescente, mostrandoci ad
esempio ottime immagini del cratere Posidonius e delle sue
tormentate spaccature interne. Purtroppo l'unico pianeta visibile
era Venere, che notoriamente non è un buon soggetto per un test
in alta risoluzione.
Montato il diagonale Maxbright e l'oculare Unitron WideScan
30mm, un oculare ultragrandangolare con 82 gradi di campo
apparente che forniva una sessantina di ingrandimenti e una campo
di circa 1.2 gradi, ha mostrato stelle puntiformi e piccolissime
dal centro ai bordi del campo, a testimonianza dell'ottima
correzione della curvatura di campo.
Conclusione: un telescopio molto interessante, con un
prezzo competitivo, che probabilmente avrà un certo successo. Mi
riservo una seconda puntata del test, quando saranno visibili i
pianeti maggiori o Marte. |