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2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com
Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.
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Oculari Masuyama
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Rivista Osservazioni astronomiche (1972)
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* Come scegliere il Telescopio
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Baader H-Alfa 35 nm 2" (per fotografia di nebulose) |
Agosto 2005 - Settembre 2008
C'è da qualche anno un crescente interesse per i filtri a banda stretta per la fotografia del profondo cielo con camere CCD o reflex digitali. I filtri che fanno passare solo la radiazione rossa delle nebulose (h-alfa) occupano una posizione predominante in questo mercato a causa dell'abbondanza di grandi nebulose gassose che emettono principalmente in questa lunghezza d'onda. |
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Ho avuto l'occasione di provare in varie occasione il filtro Baader H-alfa 2" con una semibanda piuttosto larga, pari a 35 nm. La maggior parte delle immagini che ho registrato (il filtro è utilizzabile solo per applicazioni fotografiche e non ha nessuna utilità in visuale) le ho scattate da una località marina del tirreno cosentino, un luogo di soggiorno estivo purtroppo penalizzato da un notevole inquinamento luminoso.
Molti mi fanno domande circa l'utilità di un filtro H-alfa con una banda così larga, visto che sul mercato sono presenti quasi esclusivamente filtri con una semibanda non più larga di 12-13 nm. |
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Secondo me un filtro molto stretto, seppure dotato di una trasmissione molto elevata nella specifica lunghezza d'onda ha 2 effetti collaterali non trascurabili:
1) cancella le stelle
2) essendo molto "stretto" comporta tempi di posa di ore (in alcuni casi: giorni) non compatibili con una camera non-raffreddata come una reflex digitale. Prevengo l'obiezione di chi mi dirà: "ma basta fare centinaia di pose brevi".... affermando che dubito fortemente che, impiegando un filtro da 7 nm (il più comune), bastino le pose tipiche di 3-5 minuti per ottenere un rapporto segnale/disturbo sufficiente a sovrastare il rumore elettronico (BIAS) e il rumore di lettura intrinseco del sensore di una camera reflex digitale.
Il test
Il filtro Baader H-alfa 35 nm, essendo piuttosto "largo", non cancella le stelle, ma in compenso cancella benissimo l'inquinamento luminoso e permette di fare riprese di nebulose anche quando è presente la Luna piena a breve distanza. Inoltre, come tutti i filtri interferenziali, cancella anche l'eventuale presenza di aberazione cromatica residua nel caso si utilizzino rifrattori acromatici o semi-apo. Infatti ho eseguito le mie prove con il TeleVue Pronto (con uno spettro secondario violetto piuttosto evidente) e con lo Scopos 66ED, che ha pochissimo spettro secondario). Il diametro di 2" ne permette il facile montaggio in molti raccordi T2/2" (come quello che ho usato io) collegato a reflex digitali o camere CCD.
Le immagini che pubblico qui di seguito, riprese dal sito semi-urbano in Calabria che ho già citato, parlano più di qualunque discorso. Le immagini di M17 ed M20 sono state riprese con la Luna Piena in Scorpione! La camera utilizzata è stata, in tutti i casi, la SBIG ST-7E, la posa 20 minuti per tutte e tre le immagini. La montatura usata è la Celestron CG5-GT. |
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Giudizio Finale:
Il filtro Baader H-alfa 35 nm rappresenta un approccio "soft" all'imaging di nebulose perché consente all'utilizzatore di usare facilmente reflex digitali (modificate, ovvero senza il filtro IR-Cut originale montato dal fabbricante davanti al sensore, altrimenti la radiazione H-alfa non passerebbe quasi per nulla) o anche camere CCD economiche per riprendere facilmente e con tempi di posa non troppo lunghi le più belle nebulose del cielo anche in città e con la Luna piena. Ne consiglio caldamente l'acquisto a chi è interessato a questo tipo di imaging. |
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