(giugno 2002)
Prodotta in Italia a cura di una azienda meccanica della
provincia di Milano, questa montatura equatoriale alla tedesca è
chiaramente ispirata alla Astro-Physics 900 GTO, di cui ricalca
quasi esattamente l'estetica, ma non i dettagli interni e le
parti elettroniche. L'ho sottoposta a test con il telescopio
Vixen ED 150, un lungo rifrattore dal peso di una dozzina di Kg.
Equipaggiata con l'elettronica tedesca FS-2, questa montatura,
montata sul roccioso treppiede Centaurus, ha mostrato ottime
prestazioni sia in termini di robustezza complessiva (il tempo di
smorzamento delle vibrazioni, assestando i classici colpetti sul
fuocheggiatore del rifrattore, era a malapena percepibile) che di
precisione di inseguimento e puntamento. Dopo averla allineata al
polo per mezzo del cannocchiale polare (quello del Vixen GP), la
montatura ha puntato ad alta velocità, ben 1800x, gli oggetti
celesti richiesti, portandoli sempre vicini al centro del campo
dell'oculare Masuyama 15mm (che forniva 90x e un campo di circa
35' d'arco). Nella sezione test potrete leggere il test completo
dell'FS-2. Ho anche eseguito un test di inseguimento con la
camera CCD SBIG ST-7E, rilevando un errore periodico dell'ordine
di grandezza di +/- 6-7 secondi d'arco. La prova di calibrazione
e di autoguida con la stessa camera ha dato buoni risultati: il
sistema telescopio- montatura - camera ST-7E ha guidato
efficacemente per 20 minuti, restituendo immagini stellari
rotonde in tutto il campo. L'unico problema che ho rilevato è
stata la tendenza a bruciare il fusibile di alimentazione, un
problema dovuto alle caratteristiche dell'alimentazione di questa
montatura, che è un po' suscettibile quando viene alimentata con
tensioni inferiori a 11.5 volt. Pertanto, bisogna solo fare
attenzione a non scaricare troppo la batteria.
In conclusione, una ottima montatura, rifinita benissimo anche
esteticamente, e dotata di comandi molto pratici. Purtroppo costa
molto cara.
Aggiornamento del marzo 2003
La montatura ha subito svariate evoluzioni,
già a partire dal dicembre 2002, sia nel disegno estetico che in
alcuni dettagli meccanici ed elettronici. Ad esempio sono state
sostituite le corone dentate, ora non più in lega d'alluminio ma
in bronzo, nonché le viti senza fine e il sistema con cui
vengono tenute a contatto delle corone. Inoltre è stato
sostituito l'alimentatore, che nella versione precdente tendeva a
bruciare i fusibili. Con queste modifiche la montatura ha
acquistato in affidabilità e in precisione di inseguimento. Nel
corso della Maratona Messier UAI di Forca Canapine (PG), ho visto
funzionare la nuova versione della montatura GM2000, di
proprietà del mio collega Riccardo Renzi, accoppiata al suo
Celestron C11 e alla splendida camera CCD SBIG ST-10E, messa a
disposizione dall'astrofilo laziale Massimo Penna. La montatura e
la camera CCD si sono "capite" alla perfezione, sin
dalla prima calibrazione, ed ho visto formarsi, nel corso di
un'oretta, una bellissima immagine LRGB di M51, ottenuta con
lunghe pose autoguidate in cui la montatura denunciava errori
massimi di 2 pixel, dovuti perlopiù al seeing. Una prestazione
di primo livello, che posiziona questa montatura ai vertici della
categoria.
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