Come la versione "sorella" FS-2, anche questa montatura QCI ha un peso considerevole, costruzione di grandissimo pregio e conferisce al telescopio una solidità assoluta: anche con tubi lunghi e pesanti il tempo di smorzamento delle vibrazioni è praticamente istantaneo.
Il puntamento avviene ad una velocità impressionante: 1800X cioè 7.5 gradi al secondo, ed il tutto avviene quasi nel silenzio più assoluto; si sente solo un leggero ronzio.
La precisione di inseguimento è fantastica, e anche se non ho potuto quantificarla in modo preciso, il costruttore Ivan Mariotti, persona degna della massima fiducia, mi ha detto che l’esemplare in prova aveva un errore massimo di +/- 2". Sulla base dei test eseguiti con la mia camera CCD, ritengo questo valore credibile.
Il software di controllo e l’interfaccia utente è stata scritta dallo stesso softwarista che è l’autore del popolare programma "Perseus" e infatti il sistema QCI ne incorpora parte del database e delle funzioni.
Particolarmente apprezzabile è la funzione che io definirei di "allineamento intelligente". Infatti per allineare la montatura sul cielo si può usare sia il classico modo veloce, con una sola stella, ma solo dopo avere eseguito un buon allineamento polare della montatura tramite il cannocchiale polare, oppure un metodo più sofisticato, che si può usare anche se la montatura è stata allineata al polo in modo grossolano, usando più stelle (quattro è il numero minimo consigliato), scelte in entrambi i lati del meridiano locale.
Dopo avere eseguito questo allineamento con più stelle, il software QCI calcola in modo molto efficace qual è l’errore di allineamento dell’asse polare ed anche l’errore di ortogonalità (onnipresente) dell’asse ottico del telescopio rispetto all’asse di DEC della montatura.
Lo scopo di questo calcolo è quello di tenere conto di questi errori sistematici per eseguire i futuri puntamenti dopo avere eseguito le necessarie correzioni. Il risultato? Che, nella notte del mio test, la montatura allineata al polo "a spanne" (errore calcolato: circa 25’ verso Est) e con un tubo ottico non-ortogonale di ben 14’ d’arco, gli oggetti sono stati puntati SEMPRE AL CENTRO DEL CAMPO per le due notti dello Star Party, usando il rifrattore TEC 140. In pratica incorpora un algoritmo simile a quello utilizzato dal popolare software "T-Point".
Come ho accennato nelle premesse, ho usato la nuova montatura GM2000 QCI anche per fare qualche ripresa CCD con la mia SBIG ST-7XE, dotata di doppio sensore per l’autoguida. Per collegare la camera CCD all’elettronica QCI non serve altro che il cavetto telefonico originale SBIG, senza necessità di opto-accoppiatori o relay box. Ho eseguito la calibrazione dell’autoguida al primo colpo (segno di un backlash bassissimo e di risposte praticamente immediate ai comandi) ed ho ripreso con la massima facilità e con un inseguimento impeccabile immagini a lunga posa di varie nebulose e ammassi (Cocoon Nebula, Crescent Nebula, Velo nel Cigno, M15, ecc..).
Giudizio finale: è una delle migliori montature che ho provato nella mia carriera, perfetta per chi vuole fare astronomia ai massimi livelli. Costa cara, ma a mio modesto avviso vale ogni centesimo del suo costo. |