Prove da eseguire
Devo ancora verificare sul campo gli aspetti più innovativi del software di questa montatura, soprattutto il tanto sbandierato software di allineamento polare "All Stars" che dovrebbe permettere di usare qualsiasi stella (luminosa) per raggiungere un allineamento polare preciso.
Tutto da verificare. Restate sintonizzati.
Aggiornamento dell'estate 2010
Ho avuto modo di "completare" il test della montatura CGEM durante alcune prove eseguite in più occasioni. Il test sul campo ha confermato le prime impressioni, ovvero che si tratta di una montatura equatoriale molto pratica e affidabile nelle sue funzioni.
I test sono stati sempre eseguiti con l'ottica C11, sia in visuale che per eseguire brevi pose, sia guidate che non guidate con la Canon 350D.
Il tempo medio di smorzamento delle vibrazioni, misurato assestando un colpetto alla culatta posteriore del telescopio, è stato di circa 2 secondi.
Ho potuto finalmente verificare l'efficacia delle nuove funzioni (puntamento polare assistito, mappatura del cielo con stelle di calibrazione e funzione Sync) contenute nel firmware versione 4.15 e successivi. Ricordo che è possibile aggiornare il firmware delle pulsantiere Nexstar ASGT, CGEM e CGE solo se hanno installato il firmware 4.xx e successivi. In caso contrario (versioni 3.xx e anteriori), per aggiungere il nuovo firmware così ricco di funzioni utili, è necessario (purtroppo) sostituire la pulsantiera.
Un'altro aspetto interessante è che la CGEM e la "piccola" CG5-GT hanno la stessa pulsantiera di controllo.
Test della procedura di puntamento polare All Stars
Come detto, ho potuto testare sul campo la montatra CGEM con il firmware versione HC: 4.17, ed ho immediatamente provato a mettere in atto la procedura per il puntamento polare assistito, che non richiede la visibilità della Stella Polare, e che quindi è utilizzabile da tutti gli appassionati (e sono in tanti) che voglino fare fotografia astronomica da postazioni dove non si vede la polare. Ad esempio dai cosiddetti "balconisti" che osservano da un balcone rivolto a sud.
La procedura è un po' articolata ma non lunga nè particolarmente complessa, e prevede di:
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puntare "a spanne" l'asse polare della montatura verso il nord, inclinandolo come la latitudine (c'è una scala graduata che aiuta nel compito),
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inserire località, fuso orario, data e ora nella pulsantiera (ma se si possiede il modulo GPS opzionale, questi dati vengono acquisiti in automatico).
- eseguire l'allineamento a due stelle
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aggiungere almeno 3-4 stelle di calibrazione (per migliorare la mappatura del cielo). Questo passo non è strettamente necessario ma io lo eseguo sempre per scrupolo.
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Selezionare con la pulsantiera una stella luminosa ben visibile nel cielo e comandare il puntamento della stella prescelta.
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Premere il tasto Align e selezionare l'opzione Polar Align => Align Mount dall'elenco che compare sullo schermo della pulsantiera.
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A questo punto il telescopio ripeterà il puntamento della stella di allineamento e chiederà all'utente di centrarla nell'oculare (meglio usare un oculare con reticolo) per "sincronizzare - funziona Sync" la montatura sulla stella.
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Ora il telescopio si sposterà sulla posizione nel cielo dove la stella si dovrebbe trovare se la montatura fosse accuratamente allineata sul polo. (Ecco il punto cruciale di tutta la procedura!).
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Ora l'utente non deve fare altro che centrare la stella nell'oculare con reticolo installato sul telescopio usando però le regolazioni meccaniche di azimut e altezza.Al termine dovrà premere il tasto Align. La procedura è terminata!
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Visto che la procedura appena conclusa ha spostato il sistema di riferimento modificando la mappatura del cielo memorizzata dal telescopio, è meglio ripetere i punti 3 e 4 della procedura per conservare una buona precisione di allineamento e quindi di puntamento.
Ho eseguito più volte la procedura descritta, usando sempre un oculare con reticolo illuminato, badando bene di ignorare la Polare (anche se, in effetti, dalla mia posizione la vedevo) come se fossi in una posizione con il nord ostruito. Ed ho sempre ottenuto un allineamento polare più che buono, che mi ha permesso di ottenere immagini decentemente inseguite senza guida fino ad 1 minuto di posa con la Canon 350D (una prestazione più che buona, considerando la focale di 2800 mm del telescopio).
Non ho ancora avuto modo di testare l'efficacia della guida con un'autoguida collegata alla CGEM. Alla prima occasione, riferirò dei risultati.
Precisione di puntamento
Quanto alla precisione di puntamento, ottenuta dopo avere usato la procedura di allineamento a 2 stelle e dopo avere aggiunto 3 stelle di calibrazione ben distanti tra loro, ho potuto constatare che il telescopio puntava molto bene in tutto il cielo, portando gli oggetti sempre nel campo dell'oculare da 40 mm (campo reale inquadrato: circa 38 primi d'arco), in molti casi nei pressi del centro.
Conclusione:
Le prove effettuate hanno confermato che la montatura CGEM è una scelta ottima e consigliabile per l'astrofotografia, decisamente superiore, per merito delle sue avanzate funzioni di allineamento, alla diffusissima SkyWatcher EQ6.
Unico neo: il PE è un po' alto, ma per fortuna si può ridurre con il PEC e soprattutto è ben gestibile con una autoguida usata con perizia.
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