Era molto curioso il metodo di fissaggio dei motori (opzionali), che prevedeva l’utilizzo di 4 grani a brugola, un sistema un po’ scomodo ma preciso e solido.
Anche lo snodo dell’asse polare era parecchio strano, perché non permetteva di inclinare l’asse con un singolo movimento fluido, ma se si superava un certo intervallo di regolazioni era necessario allentare il perno per fargli fare uno "scatto" e passare ad un altro intervallo di regolazione.
La capacità di carico della SP era, a mio avviso, un poco superiore a quella della Great Polaris, direi almeno 8-9 Kg. Non ho eseguito misure dell’errore periodico, ma una stima non lontana dal vero potrebbe essere, nella media degli esemplari, compresa tra +/-10" e +/-15".
Giudizio finale: se cercate una montatura portatile di buona qualità e vi capita di trovare una Vixen Super Polaris (o SP-DX, ancora migliore) non fatevela sfuggire. Al di là delle indubbie qualità meccaniche, è un investimento; anche perché accetta tranquillamente i motori MT-x della Great Polaris e quindi può essere equipaggiata con lo SkySensor 2000. |