di Plinio Camaiti e Raffaello Braga - (estate 1998)
La Vixen Great Polaris (che d'ora in poi chiameremo GP
per brevità), è una delle montature equatoriali alla tedesca
più diffuse al mondo, erede della celebre Super Polaris, e al pari
di quest'ultima si è guadagnata una meritata fama per l'accuratezza
della progettazione, della costruzione e soprattutto delle prestazioni,
di alta qualità nonostante il prezzo non elevato.
Sono molte le caratteristiche che si fanno apprezzare
nella montatura Vixen GP: il cannocchiale polare incorporato, che a nostro
giudizio è il migliore tra quelli disponibili in questa fascia di
strumenti, il sistema di montaggio rapido (a coda di rondine) dei tubi
ottici, i movimenti micrometrici in azimut e altezza. Ma quello che rende
questa montatura particolarmente apprezzata sono i moti in Ascensione Retta
e Declinazione, entrambi basati su ruote dentate elicoidali e viti senza
fine rettificate e lappate: quando si prova a muovere con le apposite manopole
uno strumento dotato di montatura GP ben bilanciata, si apprezza immediatamente
l'eccellente dolcezza e gradualità del movimento, priva di scatti,
giochi o backlash.
La GP ha dato una ottima prova di sè anche per
quanto riguarda la stabilità: il tempo di smorzamento delle vibrazioni,
con il tubo ottico 120S in configurazione standard, ben bilanciato, e sul
treppiede Vixen è stato di 3-4 secondi, ma soprattutto lo strumento
ha dimostrato di essere poco sensibile alle vibrazioni durante le operazioni
di messa a fuoco, anche ad ingrandimenti molto elevati (>250X) e durante
l'esecuzione dei moti micrometrici manuali. Abbiamo provato ad utilizzare
la montatura GP anche con un tubo ottico Astro-Physics da 130mm f/6 (che
pesa 6.8 Kg senza cercatore, diagonale e oculari), e anche a 400X la stabilità
dello strumento era più che sufficiente.
La praticità durante l'uso è uno dei fattori
cruciali di una montatura equatoriale, e la Vixen GP ha mostrato di essere
costruita con notevole buon senso, dando la netta impressione di essere
stata progettata da chi usa quotidianamente i telescopi. Risultano molto
pratici e ben posizionati i comandi dei moti micrometrici in azimut e altezza
per l'esecuzione dello stazionamento equatoriale, anche se non comprendiamo
perché non venga fornito di serie il blocco (che esiste, ma non
è neanche citato nel catalogo degli accessori) dell'inclinazione
dell'asse polare, che è libero di basculare quando si impugna la
montatura e la si inclina verso l'alto. Un'altra scelta criticabile è
stata il posizionamento della levetta di blocco dell'asse di AR, in alcune
posizioni veramente difficile da raggiungere, specie al buio e con i guanti.
I cerchi graduati appaiono incisi con cura ma a nostro
parere sono troppo piccoli per essere usati con sufficiente precisione:
con questa decisione sospettiamo che la Vixen abbia avuto una chiara intenzione
di promuovere l'acquisto dei cerchi graduati digitali Vixen Stellar Guide
o del microcomputer SkySensor.
Il treppiede in alluminio è apparso di buona qualità,
e una volta strette con forza le viti che lo fissano alla montatura la
sua stabilità è apparsa più che buona.
Il manuale della montatura GP che è poi il manuale
del telescopio (non esiste un manuale specifico per il modello 120S, nè
per gli altri telescopi Vixen) è molto curato e ricchissimo di illustrazioni.
E' un vero "manuale visuale", in cui ogni operazione viene spiegata da
una o più illustrazioni. Il nostro giudizio è pertanto ampiamente
positivo.
Montaggio
Il montaggio del GP 120S è stato piuttosto facile:
il treppiede Vixen è pre-assemblato ed è sufficiente aprirlo,
allungare le gambe e appoggiarlo al terreno e montare il vassoio porta-accessori
per renderlo operativo. La montatura viene montata sul treppiede avvitando
una sola, grossa manopola, mentre per montare il tubo sulla montatura è
sufficiente appoggiare la barra a coda di rondine, collegata agli anelli
che stringono il tubo ottico, nell'apposita scanalatura esistente sulla
parte superiore della montatura, stringere una manopola e una vite di sicurezza,
e il gioco è fatto, in un tempo non superiore a 5 minuti.
Postazione equatoriale con il cannocchiale polare
Abbiamo detto che il cannocchiale Vixen è, secondo
noi, uno dei migliori sul mercato. Il suo utilizzo è forse un po'
più complesso della media, ma i risultati che si ottengono sono
molto apprezzabili. In pratica il cannocchiale polare GP è stato
concepito per raggiungere un rapido stazionamento equatoriale di precisione
sufficiente per praticare la fotografia astronomica a lunga esposizione.
Si tratta di un piccolo cannocchiale 6x20mm con reticolo
interno che viene illuminato frontalmente tramite un dispositivo a penna
luminosa. Le immagini che offre sono molto luminose, le stelle ben puntiformi,
e il reticolo inciso al laser appare molto nitido. La cosa più complessa
che l'utente deve eseguire è l'impostazione, sugli appositi cerchi
graduati, della differenza di longitudine (che deve essere conosciuta)
rispetto al proprio fuso orario, e della data e dell'ora. Superato questo
piccolo scoglio, è sufficiente portare - usando i moti micrometrici
in azimut e altezza - la stella Polare nel piccolo cerchietto decentrato
visibile nel reticolo ed il gioco è fatto. Ho fatto questa operazione
molte volte, ottenendo sempre uno stazionamento equatoriale di buona qualità:
controllando con un oculare con reticolo illuminato la deriva di una stella
al meridiano e a ridosso dell'equatore celeste, durante la prova abbiamo
notato che la stella cominciava ad avere una leggera deriva in declinazione
dopo 5-6 minuti.
Nel complesso, il giudizio sulla montatura Vixen GP è
ampiamente positivo.
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