aprile 2003
Questo test si riferisce ad un esemplare
acquistato nel 1985 e installato da quell'epoca presso
l'Osservatorio Astronomico "A.Grosso" di Brugherio
(MI). E' uno strumento pesante e ingombrante, con
montatura classica a forcella in acciaio, stativo a colonna e
tubo in lamiera di ferro. Si può considerare uno telescopio per
postazione permanente.
Ottiche: gli specchi sono stati realizzati
dalla ditta Marcon: sono in vetro industriale (verde), e sono
piuttosto sottili. Lo specchio primario da 250mm ha uno spessore
di 28mm (1/9 del diametro). Lo specchio secondario è stato
dimensionato per un prevalente uso visuale ad alta risoluzione, e
infatti ha un asse minore di soli 57mm, che comporta una
ostruzione centrale del 23%.
La qualità ottica appare buona, ma lo
strumento appena consegnato dal costruttore soffriva di
astigmatismo da tensione dovuto al metodo di fissaggio dello
specchio secondario. Rimossa la causa (limbottitura che
spingeva lo specchio da dietro), le tensioni sono scomparse. |
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Il
telescopio offre buone immagini lunari e planetarie (anche per
merito della bassa ostruzione), anche se non ha un contrasto
sensazionale.
Sdoppia stelle binarie fino a 0.6 darco
e regge tranquillamente 500 ingrandimenti sulla Luna. Il coma è
abbastanza evidente ai bordi, ma la cosa è normale per un newton
f/5.3 come questo.
Intubazione: quella originale Marcon è
tradizionale, con abbondante uso di ferro che non aiuta a
raggiungere velocemente lequilibrio termico delle ottiche
con lambiente. La cella del primario ha un foro (chiuso da
un tappo) al centro, per consentirne luso per eventuali
configurazioni Cassegrain (che in questo caso non sono possibili,
visto che il primario non è forato al centro).
Il fuocheggiatore
originale (che ora è stato sostituito) era di tipo elicoidale
rotante, utilizzabile per le applicazioni visuali ma piuttosto
scomodo per quelle fotografiche. Lo spider originale è quello
classico a 4 raggi, ottenuto con lamine di ferro spesse circa
1mm, mentre il supporto del secondario è collimabile solo in una
direzione, usando una sola vite. La posizione scelta per il
fuocheggiatore è scomoda quando si osservano gli oggetti molto
alti nel cielo, cosa normale per un newtoniano. Il cercatore
fornito a corredo è stato costruito con lenti da binocolo, ed è
molto spartano.
Montatura: le montature tradizionali di
Marcon sono a forcella. Quella che equipaggia lo strumento in
prova è stata ottenuta in parte con fusioni (la base che
contiene il moto orario), in parte con trafilati di ferro saldati
(la forcella). Lasse di Declinazione è costruito con
supporti per cuscinetti commerciali.
Il movimento in AR è composto da un
classico sistema a corona dentata elicoidale (in bronzo, di
grande diametro) con vite senza fine (in acciaio), mosso da due
motori sincroni (220 V/50Hz) montati luno sullasse
dellaltro, secondo il brevetto dellIng. Toledano, che
si basa su un principio semplicissimo: durante
linseguimento siderale si fa funzionare solo il primo
motore, quello fissato al basamento. Se si vuole correggere la
posizione del telescopio in AR con un movimento verso est, si
interrompe lalimentazione del motore, mentre se si vuole
correggere verso ovest, si alimenta anche il secondo motore (che
ha una velocità di rotazione uguale al primo motore), ottenendo
una velocità di rotazione doppia della vite senza fine. Il
secondo motore viene alimentato, ovviamente, tramite contatti
striscianti.
Lasse di Declinazione è motorizzato
con il solito motore sincrono (220 V/50Hz) con un sistema a
braccio tangente, che ha una corsa molto limitata e che utilizza
un disco montato eccentricamente sullasse del motore e un
lungo braccio collegato allasse di DEC, spinto contro il
disco da una molla. Il movimento è molto fine e privo di
backlash, ma la corsa è molto limitata e talvolta mette in crisi
lutilizzatore perché alla fine della corsa torna
indietro, come è tipico dei meccanismi a disco eccentrico.
I cerchi graduati sono di grande diametro,
oltre 350mm, ma hanno un semplice indice acuminato che non
permette di stimare divisioni migliori di mezzo grado. Un nonio
sarebbe stato più utile.
Lo stativo è una colonna molto massiccia,
sostenuta da tre gambe realizzate in fusione, che però,
nellesemplare in prova, non sono mai state utilizzate
perché lo strumento è stato stazionato in postazione fissa e
quindi fissato tramite una piastra di acciaio direttamente al
pavimento dellosservatorio.
Il movimento micrometrico in altezza è
piuttosto scomodo ma solido (è ottenuto tramite viti a contrasto
che agiscono dal di sotto della piastra di base), mentre
stranamente non esiste un movimento micrometrico in azimut, che
nellesemplare in prova è stato aggiunto allo stativo con
il solito sistema delle due viti contrapposte.
Gli assi del telescopio sono frizionati, e
questo crea qualche problema durante puntamento fine con i cerchi
graduati e inoltre può mettere in crisi losservatore se lo
strumento non è perfettamente bilanciato (non sono previsti
contrappesi): in questi casi il telescopio, specie quando si
osservano oggetti bassi sullorizzonte est oppure ovest,
slitta in modo evidente, rendendo impossibili le
osservazioni ad alti ingrandimenti.
La pulsantiera fornita a corredo ha i soliti
4 pulsanti che controllano direttamente i tre motori sincroni.
Dal punto di vista della sicurezza elettrica, questa pulsantiera
è piuttosto pericolosa perché è collegata direttamente alla
rete elettrica a 220V.
TEST
Migliorie
Il telescopio è stato sottoposto, nel corso
di vari anni, ad una serie di migliorie in quasi tutte le sue
parti:
- Lo spider a 4 lamine radiali è stato sostituito con un
sistema a due lamine curve per annullare gli effetti
nocivi dei baffi di luce creati dalla
diffrazione
- Il fuocheggiatore è stato sostituito con un sistema
elicoidale micrometrico non rotante (tubo di prolunga
macro elicoidale, prodotto dalla Pentax).
- Sono stati creati vari fori laterali sul tubo per
luscita del fuoco Newton. Questi fori servono per
avere più posizioni possibili in cui montare il
fuocheggiatore, per ovviare alla scomodità di alcune
posizioni di osservazione.
- E stato aggiunto un secondo fuocheggiatore in una
delle posizioni più usate del fuoco Newton.
- E stato realizzato un supporto rotante di
precisione per consentire la rotazione dello specchio
secondario sul suo asse per dirigere il fascio luminoso
sui vari fuocheggiatore; quando si ruota il secondario
viene mantenuta la collimazione.
- Sono stati aggiunti 3 diaframmi a bordo tagliente
allinterno del tubo per abbattere la luce diffusa
- E stata alleggerita la cella del primario, e
installato un sistema di supporto dello specchio
primario, che ora appoggia su 9 punti.
- E stata aggiunta una ventola al centro della cella
del primario per accelerare lo scambio daria
allinterno del tubo ottico ed eliminare le
correnti nel tubo.
- Il motore a 220 V in DEC è stato sostituito da un motore
a corrente continua a 9 V.
- La pulsantiera è stata sostituita, per evitare che in
essa circoli una tensione di 220 Volt. Ora la pulsantiera
controlla i motori tramite relè.
- Progettato e installato un circuito elettrico di alimentazione e di controllo
dei motori e un pannello di controllo dei dispositivi ausiliari.
- Installato un computer di puntamento passivo (Vixen
Stellar Guide), con montaggio di encoder sugli assi di AR
e DEC. Rimossi i cerchi graduati analogici per
alleggerire lo strumento.
- Installato un telescopio Takahashi FS-128 in parallelo,
tramite anelli registrabili
- Installato fuocheggiatore elettrico sul rifrattore
Takahashi.
- Installate varie barre e contrappesi scorrevoli
- Sostituito cercatore originale con un Orion (cinese) 8x50
con reticolo illuminato
- Ridipinto linterno del tubo con una vernice nera
opaca speciale, usata nel settore del modellismo
In
futuro si prevede di munire lo strumento di computerizzazione
attiva (ad esempio: Astro-Electronics FS-2). Lo strumento è stato alloggiato all'interno di un
box scorrevole in vetroresina che copre interamente lo strumento quando non
è in uso. Il box è a chiusura ermetica ed isolato termicamente tramite materiale
espanso. |