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2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com

Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.


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* Come scegliere il Telescopio

 

 

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Marcon Newton 250/1350 mm MB

aprile 2003

Questo test si riferisce ad un esemplare acquistato nel 1985 e installato da quell'epoca presso l'Osservatorio Astronomico "A.Grosso" di Brugherio (MI). E' uno strumento pesante e ingombrante, con montatura classica a forcella in acciaio, stativo a colonna e tubo in lamiera di ferro. Si può considerare uno telescopio per postazione permanente.

 

Ottiche: gli specchi sono stati realizzati dalla ditta Marcon: sono in vetro industriale (verde), e sono piuttosto sottili. Lo specchio primario da 250mm ha uno spessore di 28mm (1/9 del diametro). Lo specchio secondario è stato dimensionato per un prevalente uso visuale ad alta risoluzione, e infatti ha un asse minore di soli 57mm, che comporta una ostruzione centrale del 23%.

 

La qualità ottica appare buona, ma lo strumento appena consegnato dal costruttore soffriva di astigmatismo da tensione dovuto al metodo di fissaggio dello specchio secondario. Rimossa la causa (l’imbottitura che spingeva lo specchio da dietro), le tensioni sono scomparse.

Il telescopio offre buone immagini lunari e planetarie (anche per merito della bassa ostruzione), anche se non ha un contrasto sensazionale.

Sdoppia stelle binarie fino a 0.6” d’arco e regge tranquillamente 500 ingrandimenti sulla Luna. Il coma è abbastanza evidente ai bordi, ma la cosa è normale per un newton f/5.3 come questo.

 

Intubazione: quella originale Marcon è tradizionale, con abbondante uso di ferro che non aiuta a raggiungere velocemente l’equilibrio termico delle ottiche con l’ambiente. La cella del primario ha un foro (chiuso da un tappo) al centro, per consentirne l’uso per eventuali configurazioni Cassegrain (che in questo caso non sono possibili, visto che il primario non è forato al centro).

 

Il fuocheggiatore originale (che ora è stato sostituito) era di tipo elicoidale rotante, utilizzabile per le applicazioni visuali ma piuttosto scomodo per quelle fotografiche. Lo spider originale è quello classico a 4 raggi, ottenuto con lamine di ferro spesse circa 1mm, mentre il supporto del secondario è collimabile solo in una direzione, usando una sola vite. La posizione scelta per il fuocheggiatore è scomoda quando si osservano gli oggetti molto alti nel cielo, cosa normale per un newtoniano. Il cercatore fornito a corredo è stato costruito con lenti da binocolo, ed è molto spartano.

 

 

Montatura: le montature tradizionali di Marcon sono a forcella. Quella che equipaggia lo strumento in prova è stata ottenuta in parte con fusioni (la base che contiene il moto orario), in parte con trafilati di ferro saldati (la forcella). L’asse di Declinazione è costruito con supporti per cuscinetti commerciali.

 

Il movimento in AR è composto da un classico sistema a corona dentata elicoidale (in bronzo, di grande diametro) con vite senza fine (in acciaio), mosso da due motori sincroni (220 V/50Hz) montati l’uno sull’asse dell’altro, secondo il brevetto dell’Ing. Toledano, che si basa su un principio semplicissimo: durante l’inseguimento siderale si fa funzionare solo il primo motore, quello fissato al basamento. Se si vuole correggere la posizione del telescopio in AR con un movimento verso est, si interrompe l’alimentazione del motore, mentre se si vuole correggere verso ovest, si alimenta anche il secondo motore (che ha una velocità di rotazione uguale al primo motore), ottenendo una velocità di rotazione doppia della vite senza fine. Il secondo motore viene alimentato, ovviamente, tramite contatti striscianti.

 

L’asse di Declinazione è motorizzato con il solito motore sincrono (220 V/50Hz) con un sistema a braccio tangente, che ha una corsa molto limitata e che utilizza un disco montato eccentricamente sull’asse del motore e un lungo braccio collegato all’asse di DEC, spinto contro il disco da una molla. Il movimento è molto fine e privo di backlash, ma la corsa è molto limitata e talvolta mette in crisi l’utilizzatore perché alla fine della corsa “torna indietro”, come è tipico dei meccanismi a disco eccentrico.

I cerchi graduati sono di grande diametro, oltre 350mm, ma hanno un semplice indice acuminato che non permette di stimare divisioni migliori di mezzo grado. Un nonio sarebbe stato più utile.

Lo stativo è una colonna molto massiccia, sostenuta da tre gambe realizzate in fusione, che però, nell’esemplare in prova, non sono mai state utilizzate perché lo strumento è stato stazionato in postazione fissa e quindi fissato tramite una piastra di acciaio direttamente al pavimento dell’osservatorio.

 

Il movimento micrometrico in altezza è piuttosto scomodo ma solido (è ottenuto tramite viti a contrasto che agiscono dal di sotto della piastra di base), mentre stranamente non esiste un movimento micrometrico in azimut, che nell’esemplare in prova è stato aggiunto allo stativo con il solito sistema delle due viti contrapposte.

Gli assi del telescopio sono frizionati, e questo crea qualche problema durante puntamento fine con i cerchi graduati e inoltre può mettere in crisi l’osservatore se lo strumento non è perfettamente bilanciato (non sono previsti contrappesi): in questi casi il telescopio, specie quando si osservano oggetti bassi sull’orizzonte est oppure ovest, “slitta” in modo evidente, rendendo impossibili le osservazioni ad alti ingrandimenti.

 

La pulsantiera fornita a corredo ha i soliti 4 pulsanti che controllano direttamente i tre motori sincroni. Dal punto di vista della sicurezza elettrica, questa pulsantiera è piuttosto pericolosa perché è collegata direttamente alla rete elettrica a 220V.

TEST

  • Tempo di smorzamento delle vibrazioni: circa 2 secondi
  • Errore periodico durante l’inseguimento: non misurato con precisione, ma può essere stimato come inferiore a 10" d'arco.
  • Fluidità dell’inseguimento: ottima
  • Backlash in DEC: meno di 1 secondo.

Migliorie

Il telescopio è stato sottoposto, nel corso di vari anni, ad una serie di migliorie in quasi tutte le sue parti:

  • Lo spider a 4 lamine radiali è stato sostituito con un sistema a due lamine curve per annullare gli effetti nocivi dei “baffi di luce” creati dalla diffrazione
  • Il fuocheggiatore è stato sostituito con un sistema elicoidale micrometrico non rotante (tubo di prolunga macro elicoidale, prodotto dalla Pentax).
  • Sono stati creati vari fori laterali sul tubo per l’uscita del fuoco Newton. Questi fori servono per avere più posizioni possibili in cui montare il fuocheggiatore, per ovviare alla scomodità di alcune posizioni di osservazione.
  • E’ stato aggiunto un secondo fuocheggiatore in una delle posizioni più usate del fuoco Newton.
  • E’ stato realizzato un supporto rotante di precisione per consentire la rotazione dello specchio secondario sul suo asse per dirigere il fascio luminoso sui vari fuocheggiatore; quando si ruota il secondario viene mantenuta la collimazione.
  • Sono stati aggiunti 3 diaframmi a bordo tagliente all’interno del tubo per abbattere la luce diffusa
  • E’ stata alleggerita la cella del primario, e installato un sistema di supporto dello specchio primario, che ora appoggia su 9 punti.
  • E’ stata aggiunta una ventola al centro della cella del primario per accelerare lo scambio d’aria all’interno del tubo ottico ed eliminare le “correnti nel tubo”.
  • Il motore a 220 V in DEC è stato sostituito da un motore a corrente continua a 9 V.
  • La pulsantiera è stata sostituita, per evitare che in essa circoli una tensione di 220 Volt. Ora la pulsantiera controlla i motori tramite relè.
  • Progettato e installato un circuito elettrico di alimentazione e di controllo dei motori e un pannello di controllo dei dispositivi ausiliari.
  • Installato un computer di puntamento passivo (Vixen Stellar Guide), con montaggio di encoder sugli assi di AR e DEC. Rimossi i cerchi graduati analogici per alleggerire lo strumento.
  • Installato un telescopio Takahashi FS-128 in parallelo, tramite anelli registrabili
  • Installato fuocheggiatore elettrico sul rifrattore Takahashi.
  • Installate varie barre e contrappesi scorrevoli
  • Sostituito cercatore originale con un Orion (cinese) 8x50 con reticolo illuminato
  • Ridipinto l’interno del tubo con una vernice nera opaca speciale, usata nel settore del modellismo
In futuro si prevede di munire lo strumento di computerizzazione attiva (ad esempio: Astro-Electronics FS-2). Lo strumento è stato alloggiato all'interno di un box scorrevole in vetroresina che copre interamente lo strumento quando non è in uso. Il box è a chiusura ermetica ed isolato termicamente tramite materiale espanso.
 
GIUDIZIO FINALE: un buon telescopio, di disegno molto tradizionale e un po' superato. Le parti elettriche sono da sostituire integralmente perché pericolose. Consigliabile per postazioni permanenti, ma alcune parti vanno modificate per ottenere uno strumento efficiente e più moderno.