Ho trovato particolarmente apprezzabili sono le frizioni finemente regolabili nei due assi, il perfetto bilanciamento, il sistema di montaggio degli specchi, che mi è parso molto efficace.
Ho poi trovato molto pratica ed intelligente la maniglia sagomata, fissata alla gabbia del secondario, che permette di comandare con grande efficacia i movimenti del telescopio, sia durante i puntamenti che durante l’inseguimento.
La prova pratica è potuta durare solo qualche minuto a causa della "coda" che si era formata in attesa di osservare con questi mostruosi strumenti.
Prima di tutto il telescopio (parlo di entrambi i modelli, non ho notato differenze significative, da questo punto di vista) si muove con una dolcezza e gradualità eccezionale, il che ne rende l’uso "manuale" (esistono anche delle versioni motorizzate di questi strumenti) molto pratico. Ribadisco che i movimenti si comandano con una sola mano tramite un comodissimo maniglione in alluminio sagomato che sporge dalla gabbia del secondario.
Una prova ottica vera e propria non l’ho potuta fare, sia per la fretta che per il fatto che entrambi i telescopi non erano collimati alla perfezione (in particolare il 600mm, che era "fuori" in modo evidente). Tuttavia sono rimasto impressionato dalla visione di alcuni gruppi di galassie nella costellazione di Pegaso; in particolare il celebre Quintetto di Stephan mi ha veramente impressionato perché, per la prima volta nella mia carriera, ho potuto vedere con chiarezza, e non solo "intuire" le quattro galassie (una è doppia) che formano il gruppo, con tanto di dettagli, braccia, e nuclei. Sembrava di vedere una fotografia "profonda" in bianco e nero: impressionante….
Guidizio finale (anche se preliminare): se volete un grosso Dobson e non avete intenzione di costruirvelo, prendete in seria considerazione i telescopi di questo costruttore veneto, che realizza anche le ottiche in proprio. I prezzi non sono economici ma abbordabili. |