SkyWatcher Newton D= 250 mm F = 1200 mm

(2004)

La prima impressione (riferita alla versione in montatura equatoriale EQ6) è quella di uno strumento grosso e ingombrante, di difficile trasportabilità, che rende necessario l’utilizzo di una station wagon o di una grossa monovolume per portarselo a spasso.

Il tubo ottico è piuttosto lungo e pesante. La cella del primario lascia esposto lo specchio all’ambiente, favorendone l’ambientamento termico, e inoltre ha un sistema di collimazione efficace e pratico, che non richiede attrezzi. Il supporto del secondario è costituito da uno spider di 4 lamine sottilissime (3/10 di mm). L'ostruzione è piccola, solo il 23% del diametro, tipica di uno strumento progettato per osservazioni planetarie.

Lo Star Test, eseguito a 379x, ha mostrato (vedi foto) che le ottiche dello Sky-Watcher 250/1200 sono affette da un debole residuo di aberrazione sferica, risultando leggermente sovracorrette (il centro dello specchio è troppo scavato rispetto alla figura ideale).

A fuoco il disco di Airy era abbastanza nitido e circondato da 2 anelli di diffrazione abbastanza brillanti; un terzo anello, debole, era visibile solo con stelle brillanti. Non ho invece notato segni di astigmatismo, né rugosità evidente. La figura di diffrazione mostrava qualche debole traccia di errori zonali (molto forti invece in un altro esemplare provato dal mio collega Albino Carbognani); il coma fuori asse era molto contenuto, difficile da notare anche usando oculari grandangolari da 2" come il Widescan 30mm e il Pentax XL 40mm.

Test sui Luna e pianeti: Il telescopio ha una buona resa sui pianeti fino a circa 250x, mostrando una buona risoluzione e un contrasto accettabile. Le immagini, specie a 200x, sono nitide e soddisfacenti, ma se si cerca di forzare gli ingrandimenti la qualità delle immagini scade in modo evidente.

Test sul cielo profondoUn Newton da 25cm è uno strumento abbastanza universale, ma la sua generosa apertura lo rende particolarmente adatto alle osservazioni del cielo profondo. Ho passato qualche ora ad osservare nebulose, ammassi e soprattutto galassie durante una notte limpida e senza luna, ricavando un'impressione più che positiva.

Stelle doppie

Lo strumento ha dimostrato, nelle serate di buon seeing, di possedere un buon potere risolutivo, sdoppiando abbastanza agevolmente Zeta Bootis (0.8"). In una notte particolarmente tranquilla, il telescopio ha sdoppiato, anche se al limite, Omega Leonis (0.6"). Va sottolineato che le vibrazioni del moto orario e quelle intrinseche della montatura disturbavano alquanto durante le osservazioni ad alto ingrandimento eseguite con lente di Barlow 3x e oculare 7mm (514x).

Conclusioni

A mio giudizio il telescopio Sky-Watcher 250 EQ-6 ha dimostrato di possedere delle buone potenzialità per l'osservatore visuale del cielo profondo, offrendo risultati più che accettabili anche per le osservazioni lunari e planetarie.

Lo strumento è piuttosto pesante e ingombrante, anche se il tubo ottico può senz'altro essere considerato trasportabile.

E' uno strumento dal prezzo molto conveniente ed è consigliabile agli appassionati di astrofotografia e di riprese CCD, che tuttavia devono prendere in considerazione, per il suo montaggio montature particolarmente robuste, in grado di reggere bene 20-25 Kg. A mio avviso si può prendere in considerazione la EQ6 (che viene offerta come montatura standard), ma bisognerà evitare di operare in presenza di vento per prevenire le vibrazioni.

Scheda Tecnica Sky-Watcher 250 (solot tubo)