Abbiamo esaminiato una coppia di oculari fabbricati dalla ditta tedesca Baader Planetarium, che da anni è molto proficua nel progettare e realizzare prodotti di alta qualità e di disegno innovativo a prezzi accessibili.
Una serie di oculari "asferici"
Abbiamo scelto di testare i nuovi oculari Baader Hyperion Aspheric per il loro disegno ottico innovativo che include - come dice il loro stesso nome "aspheric" - lenti asferiche, cioè con superfici non-sferiche. L'uso di superfici asferiche permette di correggere adeguatamente, e per angoli molto elevati, l'aberrazione sferica e le altre aberrazioni geometriche con lenti molto più sottili e meno "panciute". Ne consegue che, combinando l'uso di superfici asferiche con vetri a bassa dispersione, è possibile ottenere gruppi ottici particolarmente compatti e leggeri.
L'idea di utilizzare schemi ottici che includono lenti asferiche e vetri a bassa dispersione proviene dal settore della fotografia digitale.
Le lenti asferiche infatti stanno diventando una caratteristica sempre più diffusa all'interno degli obiettivi delle fotocamere digitali, in quanto permettono di ottenere obiettivi estremamente leggeri, con spazi molto ridotti tra le lenti, offrendo zoom con ingrandimenti molto grandi, alta luminosità fotografica ed offrendo allo stesso tempo una eccellente correzione dell'immagine, tutte caratteristiche indispensabili per adattarsi alle piccole dimensioni dei pixel dei sensori CCD o CMOS più moderni usati in queste camere. Gli oculari Baader Hyperion Aspheric sono i primi a portare questo tipo di disegno ottico nel mondo della strumentazione astronomica.
Non abbiamo ricevuto dal produttore, pur avendole richieste, informazioni riguardanti il numero di lenti e di gruppi degli Hyperion Aspheric e i tipi di vetro utilizzati. Questo comportamento, sempre più frequente tra le aziende produttrici di sistemi ottici, è dovuto alla crescente tendenza, da parte delle aziende concorrenti, a copiare gli schemi ottici e le soluzioni meccaniche di successo per produrre e a commercializzare cloni. Per esempio (abbiamo controllato) da qualche anno non si vedono pubblicati da nessuna parte i dettagli, neanche approssimativi, del disegno ottico e meccanico degli oculari TeleVue.
Una grande attenzione ai dettagli
Abbiamo ricevuto per il test le focali 31 e 36mm degli Hyperion Aspherics. Essi vengono forniti con un barilotto cromato da 2" che può essere svitato e sostituito con un barilotto (di alluminio anodizzato nero) da 31.8mm che viene offerto a corredo - per rendere ogni oculare Aspherics utilizzabile anche con le torrette binoculari come la Baader Maxbright oppure per consentirne l'uso con telescopi privi di portaoculari da 2 pollici. Come è ovvio il barilotto più stretto da 31.8mm riduce il campo apparente dell'oculare a circa 48 gradi.
Gli Hyperion Aspheric sono sigillati in modo permanente con anelli O-Ring in gomma siliconica montati in un ambiente privo di polvere e con basso tasso di umidità per prevenire la formazione di condensa interna. La chiusura ermetica è una buona protezione per l'uso dell'oculare in condizioni ambientali sfavorevoli ed aiuta anche nel processo di pulizia delle lenti perché non permette l'infiltrazione accidentale di liquidi detergenti all'interno dell'oculare.
Un dettaglio costruttivo interessante è rappresento dalla filettatura da 2" che collega entrambi i barilotti da 2" e 31.8mm al corpo dell'oculare Hyperion. Baader continua veramente a provare ad offrire le funzioni più utili per aumentare la versatilità di ogni suo accessorio, inclusi gli oculari Hyperion Aspheric.
Infatti entrambi gli oculari si avvitano direttamente a tutti i telescopi dotati della filettatura da 2" - 24 filetti per pollice che l'attacco filettato standard degli Schmidt-Cassegrain, e questo consente agli utenti di effettuare fotografia in proiezione senza usare portaoculari o diagonali. A proposito dei diagonali, la filettatura da 2" si avvita direttamente, nel modo appena visto, al diagonale Baader MaxBright 2" senza usare il portaoculari da 2", guadagnando di conseguenza 60mm di corsa della messa a fuoco.
Baader ha aggiunto ai suoi nuovi oculari le ormai ben note filettature M43 e S54 per fotografia in proiezione. Sono disponibili più di 30 differenti anelli adattatori per consentire il montaggio di quasi tutte le camere digitali compatte per le riprese planetarie in proiezione o in modalità afocale. E' disponibile un manuale di istruzioni a colori di 6 pagine (!) (in inglese), che spiega tutti i differenti adattamenti possibili con le filettature del Sistema Hyperion .
Trattamenti ottici senza colore
Tutte le lenti hanno i bordi anneriti per evitare che la luce laterale raggiunga il bordo della lente. Questo elimina la formazione di immagini fantasma o di luce diffusa. Nel corso dei nostri test abbiamo verificato che negli Hyperion Aspheric le immagini fantasma e i riflessi sono totalmente assenti - anche osservando stelle di 1a magnitudine come Vega o il pianeta Giove e la Luna. Il produttore applica a tutte le superfici delle lenti un trattamento proprietario chiamato Phantom Coating Group, caratterizzato da alta durezza superficiale (hard coating).
Ogni lente possiede un suo proprio trattamento ottimizzato, adattato all'indice di rifrazione del vetro di cui è costituita. In base alle specifiche di Baader, questo trattamento differenziato è stato sviluppato da una grande azienda tedesca specializzata nella produzione di macchine per il trattamento ottico. I trattamenti Phantom sono molto facili da identificare - in quando sono quasi completamente privi di colore.
La maggior parte dei produttori prova a esaltare l'aspetto cosmetico dei loro oculari o binocoli conferendo alle loro lenti una distintiva tinta cromatica. Per molti anni molte aziende hanno enfatizzato la perfezione dei trattamenti delle loro lenti conferendo ad esse un onnipresente "trattamento verde" - ed hanno anche pubblicizzato questa caratteristica, scrivendo che il colore verde era un segno di qualità. Sfortunatamente le lenti di un telescopio o di un oculare che mostri questo colore verde segnala solamente che esse riflettono la maggior parte della luce nella zona verde dello spettro - l'intervallo di lunghezze d'onda dove l'occhio umano è più sensibile di notte.
Questo significa che - esattamente nel verde - le ottiche in questione trasmetteranno la minore quantità di luce (e creeranno la maggior parte delle riflessioni interne e delle immagini fantasma). La produzione di un trattamento quasi del tutto privo di colore è l'obbiettivo più difficile da raggiungere per tutta l'industria dei trattamenti ottici, in quanto questo significa che in tutto lo spettro visuale l'efficienza del trattamento resterà più o meno allo stesso livello.
Ogni "picco" nella curva di trasmissione sarà evidenziato come una tonalità di colore in quella regione spettrale. Una lente di colore azzurro segnala che la lente trasmette meno luce nella parte blu dello spettro, una lente rossastra segnale una trasmissione inferiore nel rosso, mentre una tinta verde brillante sacrificherà la porzione dello spettro meno desiderabile dello spettro alla trasmissione globale della luce.
Se proprio si vuole essere pignoli, i trattamenti Phantom Group della Baader Planetarium - utilizzati in tutti i prodotti ottici di questa marca - presentano una tinta leggermente azzurrina, la regione dello spettro dove l'occhio umano è meno sensibile. Confrontandolo con altri trattamenti offerti dai concorrenti, il trattamento Phantom Group dà l'impressione di guardare all'interno di un "buco nero".
Una drastica riduzione del peso e delle dimensioni
Nel corso del test abbiamo trovato la qualità di questi oculari paragonabile a quella di oculari tre volte più pesanti e più costosi. Per molti anni, i produttori hanno avuto la tendenza a sottolineare la validità (e giustificarne il prezzo) degli schemi ottici dei loro oculari creando lenti enormi.
L'oculare più grosso e pesante era considerato il migliore e più costoso. Al contrario gli oculari Baader Hyperion Aspheric, anche se appartenenti alla categoria degli oculari SuperWide di lunga focale, sono molto leggeri (il 35mm pesa solo 416 g) e di piccole dimensioni, ed essi non provocano il drastico sbilanciamento dei telescopi, in particolare dei Dobson. Essi offrono prestazioni che sono paragonabili o anche superiori a vari oculari SuperWide tradizionali enormi e pesanti del mondo, considerati come i più rinomati, e che in qualche caso abbiamo utilizzato per confronto nel corso dei nostri test.
Molti di questi oculari pesanti hanno una lente di Barlow da 2" sistemata come primo gruppo ottico, allo scopo di ottenere un largo campo. Questo schema ottico porta inevitabilmente ad ottenere un oculare enorme con lenti grandissime, che sono necessarie nel corpo dell'oculare per catturare il largo fascio luminoso creato dall'elemento Barlow (negativo).
Lo schema "con Barlow" funziona bene con gli oculari nei casi in cui l'elemento negativo entra in un barilotto da 31.8mm - ma anche in questo caso l'oculare diventa inevitabilmente piuttosto grosso. Quando la Barlow è da 2 pollici tuttavia il peso dell'oculare diventa oltraggioso - come nel caso del TeleVue Nagler 31mm o dei Meade UWA e SWA 30mm e 40mm Serie 5000, per fare qualche esempio ben conosciuto.
Anche il "comportamento visivo" di un oculare così grosso ha qualche effetto collaterale negativo, in molti casi. Il fatto di "piegare" il fascio luminoso per raggiungere la pupilla d'uscita di un oculare con Barlow da 2" genera spesso un vistoso effetto di parallasse: l'occhio dell'osservatore deve restare in una posizione molto precisa per beneficiare dell'enorme campo visivo. Il movimento anche piccolo della testa dell'osservatore in una qualsiasi direzione, causa immediatamente la sparizione dell'immagine.
Se il telescopio utilizzato con questo oculare non è dotato di una montatura molto solida, l'osservazione può diventare scomoda. La ditta Baader dichiara che negli oculari Hyperion Aspheric, l'assenza dell'elemento Barlow risolve il problema della parallasse, ovvero i piccoli movimenti della testa (o del telescopio) rispetto al centro ottico dell'oculare non causano la sparizione dell'immagine.
La curvatura di campo dei Baader Hyperion Aspheric 2" è sotto controllo e il campo è nitido fino ai bordi del diaframma di campo. La distorsione dell'immagine - a cuscinetto - è molto modesta rispetto a quella della maggioranza degli oculari da 2" con Barlow incorporata. La Luna appare rotonda anche se posizionata al bordo del campo - mentre altri oculari SuperWide mostrano - se la si osserva nelle stesse condizioni - la Luna come un ovale oblungo.
Abbiamo notato la presenza di un leggero astigmatismo, ma nonostante questo il campo utilizzabile resta di circa 65 - 66 gradi - che si adatta bene alla capacità dell'occhio umano che raggiunge circa 68 gradi.
Il test
Abbiamo testato brevemente i nuovi oculari Hyperion Aspheric, confrontandoli con i seguenti oculari:
Scopos Extreme 35mm, Pentax XL40mm, Unitron WideScan 30mm.
Abbiamo provato tutti gli oculari con un Celestron 8, un Celestron CPC 9.25, uno Zeiss Telementor 63mm, uno Scopos 66ED e brevemente anche con il Vixen NA140.
L'Hyperion Aspheric in generale ha una prestazione che può essere paragonata ai Pentax XL/XW quanto a prestazioni globali, ma con un campo leggermente maggiore e una curvatura di campo impercettibile.
L'astigmatismo nel Pentax XL era paragonabile a quello dell'Hyperion Aspheric. Il Widescan possedeva un astigmatismo maggiore e soffriva di una certa curvatura di campo.
Lo Scopos Extreme 35 possiede un astigmatismo un po' più basso di quello dell'Hyperion, ma ha una curvatura di campo molto superiore. Complessivamente, durante questo breve test comparativo, abbiamo riscontrato che gli Hyperion Asferici reggono bene il confronto con altri oculari grandangolari di lunga focale.
Lo Scopos Extreme non era invece allo stesso livello di tutti gli altri per colpa dell'elevata curvatura di campo. Abbiamo verificato che la distorsione degli Hyperion Aspheric è molto modesta: osservando il rivestimento di piastrelle di un edificio lontano, abbiamo notato una distorsione a cuscinetto appena percettibile, mentre nel Pentax XL era leggermente superiore e nel Widescan e, nello Scopos Extreme, abbondante.
La controprova sul cielo è stata eseguita posizionando la Luna (anche durante la recente eclisse totale) al bordo del campo: abbiamo constatato che essa restava rotonda anche se posizionata al bordo estremo del campo.
La comodità visiva degli Hyperion Aspheric è risultata ottima per merito dell'abbondante estrazione pupillare (18-20mm), mentre non siamo d'accordo al 100% con le dichiarazioni del fabbricante a proposito della "totale assenza di effetto di parallasse", perché abbiamo in qualche caso notato la sparizione dell'immagine quando spostavamo la testa durante le osservazioni.
Questo effetto diventava però limitato alzando il gommino distanziatore (conchiglia oculare), che permette di appoggiare l'occhio nella posizione corretta. A proposito di questo gommino, che serve anche a proteggere la filettatura M43 a cui possono essere avvitati i raccordi per la fotografia in proiezione, ogni volta che si tenta di sollevarlo con le dita esso si sgancia inevitabilmente dalla filettatura, creando una piccola scomodità, specie operando al buio. Auspichiamo che il costruttore lo fissi in una maniera più stabile.
Abbiamo poi verificato che questi oculari sono, in effetti, del tutto privi di immagini fantasma e di luce diffusa, confermando in pieno le dichiarazioni del fabbricante.
Complessivamente, l'unico punto debole degli Hyperion Asferici sembra essere l'astigmatismo ai bordi, che è risultato più evidente con strumenti di corta focale come il Vixen NA 140 e lo Scopos 66ED. Va però sottolineato che la deformazione astigmatica delle stelle - che assumono la forma di brevi lineette - diventa apprezzabile solo in prossimità del bordo estremo del campo, vicino al diaframma di campo, e abbiamo stimato che la porzione pienamente utilizzabile del campo scende a circa 65-66 gradi (sui 72 disponibili).
Caratteristiche tecniche
Lunghezza focale |
31mm |
36mm |
Diametro Barilotto |
2" (50.8mm) -fornito barilotto addizionale da 31.8mm per usi speciali |
Numero lenti / Gruppi |
Non dichiarato |
Campo Apparente |
72° (con barilotto 2") |
Estrazione pupillare |
18mm |
20mm |
Trattamenti ottici |
Phantom Coating Group |
Caratteristiche speciali |
Ottiche impermeabili sigillate con O-Ring |
Attacchi filettati |
Filettature frontali M43 ed S54 per fotografia proiezione (con anelli opzionali); Filettatura M48 sul barilotto per attacco filtri; filettatura 2"-24 per innesto diretto su ottiche SC/MC o su diagonale Baader MaxBright |
Peso |
388 g |
416 g |
Dimensioni (A x D) |
94 x 58mm |
103 x 58mm |
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Test Ottico |
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Nitidezza / contrasto |
Molto buona / alto |
Molto buona / alto |
Tinta cromatica |
Neutra |
Neutra |
Astigmatismo |
Assente nel 95% del campo, visibile ai bordi estremi |
Coma |
Assente |
Assente |
Curvatura di campo |
Ben corretta (campo piatto) |
Ben corretta (campo piatto) |
Distorsione di campo |
Modesta (a cuscinetto) |
Modesta (a cuscinetto) |
Caduta di luce ai bordi |
Non percepibile |
Non percepibile |
Effetto parallasse |
Visibile con conchiglia oculare abbassata, modesto con conchiglia alzata |
Luce diffusa |
Assente |
Assente |
Immagini fantasma |
Assenti |
Assenti |
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