Il costruttore dichiara che gli Hyperion, pur essendo fabbricati in Cina da un'azienda OEM (per conto terzi) allo scopo di contenere i costi, sono stati progettati in Germania e costruiti con specifiche di qualità molto stringenti e impiegando materiali di prima qualità e le tecnologie più avanzate..
Gli Hyperion sono oculari supergrandangolari con un campo apparente di 68 gradi e con una estrazione pupillare fissa di 20mm per tutte le focali. Il loro disegno ottico comprende 8 lenti in 5 gruppi, è in parte simile a quello dei popolari Vixen LVW (Lantanio SuperGrandangolari), ma con alcune importanti differenze, sia dal punto di vista ottico che meccanico.
Dal punto di vista ottico è molto interessante la possibilità di svitare il barilotto diametro 31.8mm, che contiene un gruppo ottico negativo (tipo Barlow), ottenendo un oculare a 6 lenti con barilotto da 2 pollici (50.8 mm), simile per architettura ad un Erfle, di focale più lunga e dotato di una correzione più che decente.
Ma soprattutto, il costruttore consiglia di utilizzare questa particolare configurazione a 6 lenti non tanto per le osservazioni visuali ma soprattutto per la fotografia e le riprese video in proiezione afocale, che comportano cioè l'uso di camere che non hanno l'obiettivo rimovibile. Usando l'oculare senza gruppo ottico negativo aumenterà il diametro del fascio ottico sia in ingresso che in uscita dall'oculare e si avrà perciò molta meno vignettatura delle immagini.
La ditta Baader Planetarium inoltre sottolinea che tutte le superfici aria-vetro delle lenti di questi oculari sono rivestite con un trattamento multistrato a banda larga (denominato Phantom MC) a sette strati dielettrici; trattamento che risulta efficace anche oltre l'intervallo di frequenze del visibile, fino nel vicino infrarosso e nell'ultravioletto, rendendo così questi oculari particolarmente performanti non solo nell'uso visuale ma anche quando si eseguono riprese in proiezione o in afocale con camere CCD/Webcam/Digicam.
Dal punto di vista meccanico, gli oculari Hyperion di distinguono dalla maggioranza degli altri oculari perché sono dotati di due attacchi filettati, dalla parte della lente dell'occhio, diametro S54 mm ed M43 mm, previsti per attaccare, tramite appositi anellini, fotocamere e videocamere digitali in proiezione afocale.
L'idea non è nuova in senso assoluto, perché proposta per prima dall'azienda taiwanese William Optics (e successivamente anche dall'artigiano italiano Adriano Lolli), ma è interessante il fatto che gli Hyperion includono questi attacchi in una intera serie di oculari supergrandangolari non dedicati alla sola proiezione afocale (come nel caso dei William Optics) e oltretutto dal costo molto conveniente.
Prova sul cielo
Le focali disponibili variano dai 3.5 ai 21 mm, ed offrono un barilotto dal doppio diametro di 31.8 mm e 50,8 mm (2 pollici). I barilotti sono massicci e piuttosto pesanti, ma di disegno gradevole e con una grossa fascia gommata sull'esterno, per facilitare la presa. Un paraluce ripiegabile in gomma siliconica consente di usare gli oculari Hyperion con gli occhiali (paraluce ripiegato) o senza (paraluce esteso in avanti); l'estrazione pupillare di 20 mm e la grossa lente dell'occhio, uguale per tutte le focali, permette all'utilizzatore di posizionare l'occhio in modo scorretto, incappando nell'effetto parallasse, ma appoggiando l'orbita dell'occhio al paraluce in gomma, il problema viene risolto automaticamente.
Il test è stato su telescopi di focali e tipi differenti, avendo per soggetto vari oggetti terrestri, il pianeta Marte, il Sole (con filtro AstroSolar) e un certo numero di stelle brillanti. Ho potuto constatare che questi oculari hanno una resa molto omogenea, salvo le ovvie differenze di campo e di ingrandimento, alle varie focali.
I 6 oculari, pur essendo dichiarati come parafocali (significa che, cambiando l'oculare non cambia la messa a fuoco), essi non lo sono in modo perfetto, ed è invece necessario ritoccare, anche se di poco, la messa a fuoco ad ogni cambio.
Il campo apparente di questi oculari è molto ampio, pari a 68°, che è il massimo campo apprezzabile in una sola occhiata dall'occhio umano; si tratta di un approccio di tipo ergonomico, che rende piacevoli le osservazioni in quanto percepite come "visione naturale".
Questi oculari hanno una curvatura di campo molto modesta, e sono stati ottimizzati per rapporti focali attorno a f/7, offrendo quindi risultati particolarmente buoni con molti telescopi rifrattori e riflettori di media focale, nonché per molti catadiottrici.
Rimando i lettori alla tabella riassuntiva dei risultati di questo test breve, che faranno apprezzare in una sola occhiata le caratteristiche più importanti di questi nuovi oculari. Aggiungo qui di seguito alcune precisazioni e annotazioni.
Riflessi fantasma: sono assenti, salvo una debolissima immagine fantasma azzurrina quasi sovrapposta all'immagine principale, che si ottiene posizionando oggetti molto brillanti al bordo estremo del campo.
Distorsione: eccezionalmente ben corretta (usando il rifrattore Borg 77 ED) Le linee verticali e orizzontali portate ai bordi del campo non vengono quasi distorte né a "cuscino" né a "barilotto".
Un piccolo neo di questi oculari è che il loro diaframma di campo non appare perfettamente nitido.
Per valutare la sensazione di nitidezza ottenuta con gli Hyperion, li ho paragonati agli Ortoscopici Genuine Ortho ed ai Pentax XL.
Un oculare multi-focale
Svitando il gruppo ottico negativo si ottiene, come gi à accennato un oculare da 2" di focale più lunga. Misurando approssimativamente il diametro della pupilla d'uscita di questa nuova configurazione ho trovato che, ad esempio, la focale dell'Hyperion 21 mm diventa all'incirca 32 mm, con un aumento del 50%. La resa visuale di questo pseudo-Erfle è risultata più che decente, salvo i bordi estremi, che mostravano gli effetti della curvatura di campo, generando stelle deformate dall'astigmatismo.
Tutto sommato mi sento di affermare che questi oculari, usati nella configurazione a 6 lenti, pur funzionando in modo decoroso non possono certo essere paragonati ad oculari supergrandangolari focale della qualità più alta (come i Pentax XW o i TeleVue Panoptic), che hanno una correzione ottica decisamente più spinta. Invece la loro resa, nella configurazione originale a 8 lenti, può essere paragonata, per correzione, controllo della luce diffusa e nitidezza, a quella dei Pentax XL.
Un oculare proiettivo afocale
Quindi la configurazione a 6 lenti è da intendersi soprattutto per l'uso in proiezione afocale, nel caso in cui si desideri contenere la vignettatura delle immagini. Ho provato ad applicare la mia Nikon Coolpix 995, tramite anelli adattatori opzionali, all'Hyperion 21 mm, ottenendo un sistema di proiezione afocale estremamente solido. La vignettatura è risultata contenuta, e l'ho eliminata completamente dopo avere zoomato un po' con l'obiettivo originale. Va sottolineato che è possibile usare gli oculari Hyperion per proiezione afocale anche nella configurazione normale a 8 lenti, con il barilotto da 31.8 mm lasciato al suo posto.
Conclusione
Gli oculari Baader Hyperion mi hanno fatto un'ottima impressione e li ritengo una scelta molto consigliabile per gli appassionati di osservazioni di tutti i tipi di oggetti astronomici (ma anche terrestri, vista l'eccellente correzione della distorsione), e per la fotografia in proiezione afocale. Il prezzo proposto è molto interessante, specie in relazione alle prestazioni. Infatti il prezzo in offerta di lancio è di 129 € cad e 720 euro per l'intera serie.
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