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2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com

Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.


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Oculari Celestron X-Cel vs Sky-Watcher LE

di Raffaello Braga (ottobre 2004)

 
La rivoluzione determinata dall’arrivo degli strumenti astronomici di fabbricazione cinese ha sconvolto non solo il mercato dei telescopi ma anche quello degli accessori. .Le principali case produttrici americane – Celestron, Tele Vue e Meade – dopo essere transitate per i laboratori e le fabbriche giapponesi fanno ora costruire la maggior parte dei loro oculari in Cina, sia quelli delle serie economiche sia quelli destinati agli astrofili più esigenti
 

Questo ha determinato un notevole risparmio di costi che da un lato ha permesso alle suddette case maggiori introiti - molti oculari precedentemente prodotti in Giappone non sono affatto diminuiti di costo nonostante vengano ora prodotti in Cina – dall’altro ha consentito di mettere sul mercato, come vedremo più avanti, ottimi pezzi d’ottica a un costo molto basso relativamente alle loro prestazioni.

 

C’è da rilevare, comunque, che per il momento i cinesi restano ancora fuori dal mercato di nicchia, quello dei telescopi e degli oculari ad elevate prestazioni, settore nel quale sono ancora i marchi Takahashi, TEC, Astro Physics, Pentax, ecc., a farla da padroni, per quanto tempo ancora è difficile a dirsi.

 

Ho avuto la possibilità di provare due serie di oculari di fabbricazione cinese, i Celestron Xcel e gli Skywatcher LE.

 

Si tratta di oculari a grande estrazione pupillare, costituiti perciò da schemi ottici complessi che incorporano doppietti divergenti tipo lenti di Barlow. Per avere un termine di confronto ho chiesto all’importatore (Auriga srl) di fornirmi anche alcune focali di Vixen al lantanio (made in Japan) che costituiscono un po’ i capostipiti di questo genere di oculari.

 

Ovviamente non è stato possibile far coincidere tutte le focali da confrontare, però il test che ho condotto ha portato a risultati significativi e interessanti, come vedremo.

 

Chi ha letto il mio test dei Vixen LWV e dei Pentax XL ricorderà che in quell’occasione feci uso di un rifrattore apocromatico a campo piano, testai cioè due serie di oculari ad alte prestazioni con uno strumento di qualità ottica adeguata.

 

Nel caso degli Xcel e degli LE, oculari non destinati a telescopi di fascia alta, ho ritenuto più opportuno fare uso di un telescopio di tipo “comune”, vale a dire un Newton f/6 di buona fattura ottica, strumento ben corretto sull’asse ottico ma affetto da coma lontano da questo e, ovviamente, con un campo tutt’altro che piano.

 

Si tratta di caratteristiche comuni a molti telescopi di fascia economica e per questo motivo ho deciso di non impiegare strumenti più corretti.

Trattandosi infine di oculari a grande estrazione pupillare ho effettuato il test tenendo gli occhiali da vista, invece di toglierli come faccio di solito. Del resto è questa la ragion d’essere di oculari reclamizzati appunto per poter essere usati tenendo l’occhio a una certa distanza.

Realizzazione meccanica

 

Tra le due serie di oculari provate, entrambe con barilotto da 31.8 mm, esiste una certa differenza dal punto di vista della realizzazione meccanica.

 

Gli Xcel sono molto ben fatti, anche se le focali corte hanno una dimensione e un peso non indifferenti. Il corpo in gomma ha un diametro di 42 mm, reca ampie fasce in rilievo che permettono una presa sicura e il barilotto in alluminio ha una scanalatura di sicurezza per la vite del portaoculari. La lente dell’occhio ha un diametro di ben 28 mm e rispetto all’orlo del barilotto si trova a una profondità di 11 mm. Queste caratteristiche permettono di apprezzare l’intero campo visivo fino al bordo pur osservando con gli occhiali. Il trattamento antiriflessi multistrato ha un marcato colore rossastro e coinvolge tutte le superfici ottiche, nel senso che non si osservano riflessi biancastri.

 

I LE hanno invece caratteristiche sostanzialmente diverse. In generale la realizzazione è più scadente. Il corpo ha un diametro di 33,6 mm e la fascia in rilievo per la presa è molto ridotta rispetto agli Xcel, il barilotto ha però anch’esso una scanalatura di sicurezza per la vite del portaoculari. La distanza tra la lente dell’occhio e l’orlo del paraluce è di 18,5 mm, e poiché la lente ha un diametro di soli 19 mm, osservare con gli occhiali equivale a guardare nel proverbiale buco della serratura e la visione è limitata al centro del campo. Il paraluce è in gomma semirigida e non può essere ripigato, quindi l’unico rimedio consiste nel toglierlo, ma così facendo la lente degli occhiali sbatte contro quella dell’oculare. I Vixen LV sono decisamente meglio da questo punto di vista: con una distanza orlo paraluce-lente di 14 mm e un diametro di quest’ultima di 23 mm si arriva a “intuire” l’orlo del campo visivo, anche se non si apprezza con la stessa facilità degli Xcel.

Prestazioni sul campo

Le prestazioni e le caratteristiche dichiarate dei diversi oculari testati sono riassunte nelle tabelle, ragion per cui eviterò di dilungarmi limitandomi soltanto ad alcuni commenti. A differenza di quanto avevo fatto nella prova “Pentax XL vs Vixen LVW” non ho ritenuto opportuno testare la presenza di immagini fantasma tramite l’osservazione della Luna, come feci allora. Il test si dimostrò infatti molto severo e lo sarebbe davvero troppo per oculari meno pregiati di quelli summenzionati. Mi sono quindi limitato all’osservazione di Giove e della stella Vega e i risultati del test sono riportati nella relativa colonna.

 

Occorre tenere conto che il riflettore impiegato aveva una focale di 1200 mm, quindi gli oculari di focale più corta davano un’immagine esageratamente ingrandita e significativamente più scura rispetto agli altri. La luce diffusa è stata invece valutata sia come chiarore generato dalla Luna portata al bordo del campo sia in base all’evidenza con cui apparivano attorno a Vega gli spikes dovuti alla crociera del secondario.

 

La maledizione degli oculari di grande estrazione pupillare è notoriamente l’effetto di parallasse: basta un piccolo spostamento dell’occhio per vedere l’immagine scomparire, anche se si tratta di un’immagine estesa come quella della Luna. Nessun oculare si è mostrato esente da questa spiacevole caratteristica, che tuttavia va considerata una proprietà intrinseca dello schema ottico e non un difetto vero e proprio.

 

La valutazione della qualità ai bordi del campo visivo, così come appare dalla tabella, deve tenere conto del fatto che si è usato un telescopio a f/6, affetto da coma fuori asse. Devo dire che, a parte i LE, sia gli Xcel che gli LV hanno dato prestazioni più che soddisfacenti anche con uno strumento siffatto, che comunque è assai meno critico rispetto a un f/5 o, peggio, a un f/4.

 

Nel caso degli Xcel si è cercato di esaminare le immagini non proprio vicinissimo al bordo per tenere conto del fatto che il campo di questi oculari è più ampio rispetto agli altri.

 

Nella tabella non è riportato il risultato della prova nell’osservazione planetaria, effettuato sull’immagine di Giove. In parte ciò è dovuto al fatto che alcune focali davano ingrandimenti proibitivi per l’osservazione del gigante gassoso, in parte per il fatto che tutti gli oculari mostravano gli stessi dettagli, anche se i LE davano un’immagine un po’ meno nitida e più impastata.

 

Una nota sugli oculari LE: diverse focali mostravano riflessi interni e fasci di luce che sfuggivano dall’orlo dei diaframmi di campo, entrambi indici di una realizzazione meccanica molto approssimativa.


 

Conclusioni

Sono rimasto molto impressionato dai Celestron Xcel, oculari che raccomando senza riserve. I possessori di telescopi non costosissimi e/o a campo non corretto non hanno alcun motivo, secondo me, di comprare oculari pregiati come i Pentax o gli LVW: la piccola differenza di campo apparente e di prestazioni tra questi e gli Xcel si traduce infatti in una differenza di costo enorme e difficilmente giustificabile. Gli Xcel costituiscono pertanto una validissima alternativa agli oculari più pregiati, economica e di ottime prestazioni.


Gli LE, invece, si sono mostrati complessivamente scadenti, sia nella realizzazione sia nelle prestazioni. Costano relativamente poco ma valgono anche poco, consiglio di lasciarli in negozio. I Vixen LV, infine, sono risultati non competitivi con gli Xcel: la differenza di costo tra queste due serie di oculari non corrisponde a nessuna apprezzabile differenza nelle prestazioni e nella qualità.

 

Tabella Prestazioni Oculari

Tipo e Focale
Cromatica Laterale
Qualità ai bordi
Luce diffusa
Immagini Fantasma
Comodità visiva
Estrazione Pupillare
Qualità meccanica
XCel 2.3
modesta ai bordi
Discreta. Astigmatismo evidente solo ai bordi estremi
Minima
Assenti
Evidente effetto di Parallasse
Abbondante
Ottima
LE 2
modesta ai bordi
Ottima
Evidente
Una, molto evidente
Evidente effetto di Parallasse
Insufficiente
Scarsa
XCel 5
modesta ai bordi
Forti aberrazioni
Minima
Assenti
Evidente effetto di Parallasse
Abbondante
Ottima
LE 5
Minima ai bordi
Scarsa, sensibile astigmatismo
Evidente
Assenti
Evidente effetto di Parallasse
Insufficiente
Scarsa
XCel 8
modesta ai bordi
Buona, leggero astigmatismo
Minima
Assenti
Evidente effetto di Parallasse
Abbondante
Ottima
LE 9
Sensibile
Pessima
Evidente
Due
Evidente effetto di Parallasse
Insufficiente
Scarsa
XCel 10
modesta ai bordi
Forti aberrazioni
Minima
Assenti
Modesto effetto parallasse
Abbondante
Ottima
XCel 12.5
modesta ai bordi
Aberrazioni evidenti
Minima
Assenti
Modesto effetto parallasse
Abbondante
Ottima
LE 15
Sensibile
Aberrazioni evidenti
Presente ma non fastidiosa
Assenti
Modesto effetto parallasse
Insufficiente
Scarsa
XCel 18
modesta ai bordi
Discreta. Aberrazioni evidenti solo ai bordi
Minima
Assenti
Modesto effetto parallasse
Abbondante
Ottima
LE 20
modesta ai bordi
Pessima
Presente ma non fastidiosa
Assenti
Modesto effetto parallasse
Insufficiente
Scarsa
XCel 21
modesta ai bordi
Discreta. Aberrazioni evidenti solo ai bordi
Minima
Assenti
Modesto effetto parallasse
Abbondante
Ottima
LE 25
modesta ai bordi
Pessima
Presente ma non fastidiosa
Assenti
Modesto effetto parallasse
Insufficiente
Scarsa
XCel 25
modesta ai bordi
Discreta. Aberrazioni evidenti solo ai bordi
Minima
Assenti
Modesto effetto parallasse
Abbondante
Ottima