Qualche anno fa la nota marca americana TeleVue ha immesso sul mercato un nuovo concetto di "Barlow" che di fatto non è più tale: il sistema Powermate. La Powermate utilizza, al posto di un gruppo ottico negativo, un gruppo positivo, che allunga la focale del telescopio, mantenendo invariata l'estrazione pupillare degli oculari ma con la caratteristica di rendere il fascio luminoso in uscita sostanzialmente telecentrico (a raggi paralleli, non divergenti), minimizzando la vignettatura (introdotta per esempio dall'uso di lenti negative a forte potere diottrico, molto comuni nelle Barlow tradizionali) e riducendo la possibilità che compaiano aberrazioni indesiderate. Ne consegue che le Powermate offrono potenze elevate e promettono immagini più nitide di una Barlow tradizionale. Va sottolineato che il concetto ottico che sta alla base dei sistemi telecentrici non è stato inventato dalla TeleVue, che ne ha solo progettato e commercializzato una variante utilizzabile dagli astronomi dilettanti.
I nuovi sistemi Tele-Extender Meade, disponibili nei modelli diametro 31.8mm con potenze 2x, 3x, 5x e nel modello 2x da 2 pollici, utilizzano lo stesso concetto delle Powermate e ne ricalcano anche il disegno meccanico. Una miglioria rispetto alle TeleVue Powermate è l'uso del sistema di blocco dell'oculare tramite anello di ottone, che blocca con molta più forza e in modo uniforme su tutta la circonferenza del barilotto senza "punzonare" il barilotto stesso.
A cosa servono?
Lo scopo primario per cui sono state progettati i TeleExtender Meade 3x e soprattutto 5x è lo sfruttamento in alta risoluzione di telescopi rifrattori o Newton di corta focale. Il modello 3x può essere sfruttato bene anche per le riprese in alta risoluzione dei corpi del Sistema Solare con telescopi Cassegrain, Maksutov-Cassegrain e Schmidt-Cassegrain.
Infatti uno dei gli usi per cui sono state progettati questi nuovi accessori ottici è l'imaging planetario ad alta risoluzione, che prevede l'uso di telecamere o di webcam. Considerando che i telescopi più diffusi tra gli appassionati hanno aperture comprese tra i 100 e i 250 mm, lunghezze focali tipiche comprese tra 1 e 3 metri, e tenendo conto che le webcam più diffuse hanno pixel da 5.6 micrometri, ne consegue che le lunghezze focali che permettono di sfruttare al meglio la risoluzione di un tipico telescopio amatoriale va dai 4 agli 8 metri. Questo spiega il recente successo - e la conseguente mossa della Meade - delle Barlow (o simili) 3x, 4x e 5x, che consentono di ottenere facilmente queste lunghe focali, sia per l'imaging ad alta risoluzione che per l'uso visuale, senza degradare in modo apprezzabile la qualità ottica del telescopio.
Va aggiunto che, in generale, i sistemi telecentrici - e quindi anche questi nuovi accessori ottici Meade - sono indispensabili per osservare il Sole con filtri a banda ultra-stretta (etalon) posizionati prima del fuoco, come i filtri H-alfa DayStar o Solar Spectrum. L'uso di una comune Barlow darebbe infatti luogo, con questi sistemi, ad una doppia immagine del Sole
La prova sul campo
Ho provato i due Tele-Extender 3x e 5x con due telescopi di focale relativamente corta: un Intes Pharon 127 f/10 e un rifrattore Borg 77ED. Ho poi eseguito dei rapidi confronti, in termini di nitidezza, di correzione ottica e di controllo dei riflessi e della luce diffusa, con le Barlow TeleVue 3x, Coma 3x Apo e Baader FFC (3x-8x). Non ho ritenuto opportuno testare i due accessori con il TEC MC 250 f/20, perché avrei ottenuto focali enormi e difficili fa sfruttare anche con seeing molto stabile.
Gli oculari utilizzati per il test sono stati i Meade Serie 5000 UWA 14mm e 8.8 mm, i Pentax XL 14mm e 7mm, e i Baader Hyperion 17mm e 3.5mm.
Prima di tutto ho verificato, utilizzando un oculare Baader Microguide dotato di scale micrometriche per la misura di dimensioni angolari, che i due TeleExtender Meade appartengono in effetti alla categoria dei sistemi quasi telecentrici. Infatti, allontanando l'oculare dalla lente di vari cm, ho verificato che l'ingrandimento restava quasi costante, (in realtà aumenta, anche se di pochissimo) prova del fatto che il fascio luminoso uscente è composto di raggi quasi del tutto paralleli.
Saturno: L'immagine è molto nitida e contrastata. Con il modello 5x ho osservato, con entrambi i telescopi, un leggero shift del colore verso le tonalità calde (rossastre). Non ho notato particolari vantaggi nell'uso dei due modelli in combinazione con gli oculari Meade 5000 piuttosto che con i Pentax o i Baader. La nitidezza delle immagini ottenute al centro del campo con il modello 3x è stata paragonabile a quella ottenuta con tutte le Barlow tradizionali usate per confronto. La correzione geometrica e cromatica ai bordi del campo è invece apparsa leggermente migliore nei due modelli Meade rispetto alla Televue 3x e alla Coma 3x, ma paragonabile alla Baader FFC (che però utilizza due lenti di fluorite).
Luna: Dall'osservazione dei dettagli lunari ad alto ingrandimento ho ricavato le stesse impressioni già riportate per Saturno, ma in più ho notato, essendo la Luna un soggetto molto brillante, che le immagini ottenute con i due Tele-Extender Meade avevano un po' di luce diffusa in più delle Barlow TeleVue 3x e Baader FFC, specialmente quando la Luna si trova fuori campo o all'estremo bordo dell'oculare.
Ho anche provato, brevemente, ad usare il modello 5X con la mia webcam Philips Toucam Pro dotato di raccordo 31.8mm, ma ho avuto un piccolo ma noioso inconveniente: il foro del Tele-Extender Meade era troppo stretto per il raccordo standard 31.8mm della webcam e quindi sono riuscito ad inserirla solo parzialmente. In verità non ho avuto nessun problema ad usare tutti i miei oculari con questi Tele-Extender, e quindi probabilmente era il raccordo della webcam ad essere troppo largo di qualche centesimo di millimetro. Ad ogni modo, ho provato a fare qualche breve ripresa di Saturno con l'Intes Pharon 127, ottenendo un'immagine nitida e senza problemi di alcun tipo. Tuttavia non ho notato alcuna differenza di rilievo, in questa applicazione, rispetto a tutti gli altri sistemi Barlow tradizionali che ho usato per confronto.
Giudizio Finale
La mia impressione finale è che questi nuovi accessori ottici (sono sempre tentato dal chiamarli Lenti di Barlow, ma non lo sono), sono ben costruiti, compatti e dotati di un disegno esteticamente piacevole, anche se forse un po' troppo simile a quelle del diretto concorrente TeleVue. Ma quello che conta di più è che il test ha dimostrato che essi possiedono ottiche ben corrette. Sono ad ingrandimento pressoché fisso (allontanando l'oculare o la webcam tramite tubi di prolunga non varia, se non minimamente, l'ingrandimento) ed offrono immagini nitide e contrastate in tutte le applicazioni che richiedono ingrandimenti elevati.
Sono quindi da ritenere una buona scelta per chi possiede rifrattori o telescopi di corta focale, anche se i prezzi elevati li collocano nella fascia "alta" del mercato. Siccome però i prezzi sono inferiori rispetto alle pur blasonate TeleVue Powermate, è probabile che questi moltiplicatori di focale avranno un buon successo commerciale.
Caratteristiche tecniche
Costruttore: Meade Instruments Corporation
Nome: Tele-Extender 3x e 5x Serie 5000 (sono disponibili anche due modelli 2x, rispettivamente diametro 31.8mm e 50.8mm)
Numero Lenti: 4 in due gruppi
Trattamenti ottici: Multistrato su tutte le superfici aria-vetro
Diametro barilotti: 31.8mm
Materiali delle montature: Alluminio, acciaio cromato, gomma siliconica.
Sistema bloccaggio oculari: di tipo perimetrale tramite collare di ottone.
Lunghezza: 98 mm (modello 3x), 102 mm (modello 5x)
Pesi: 166g (3x) 182g (5x)
Diametro lente di entrata: 11.5 mm (modello 3x); 8mm (modello 5x) |