Altro miglioramento (atteso e gradito) è rappresentato dall’oculare XW 30mm sostituisce il vecchio XL 28mm, che era il meno richiesto perché dotato di un campo di soli 58 gradi (contro i 65 gradi di tutti gli altri oculari della serie), il massimo campo ottenibile con quella focale e con un barilotto diametro 31.8mm. Infatti il nuovo XW 30mm ha un diametro di 2 pollici e quindi può raggiungere agevolmente il campo di 70 gradi comune a tutte le altre focali della serie XW.
Un rapido confronto tra lo schema ottico degli XL e quello dei nuovi XW fa capire chiaramente che questi ultimi sono dotati di una lente a menisco in più dei loro predecessori.
Analogamente agli XL, anche gli XW sono stati chiaramente costruiti (anche se la Pentax non lo dichiara) per corredare i rifrattori apocromatici Pentax SDHF ed SDP, tutti strumenti dotati di spianatore di campo, e quindi hanno un campo sostanzialmente piano. Questo non significa che essi non possano essere usati anche con strumenti a campo curvo, ovvero quasi tutti i telescopi presenti sul mercato.
E' importante ricordare che, per ottenere una perfetta correzione del coma e dell’astigmatismo, la curvatura di campo generata dall’obiettivo del telescopio dovrebbe il più possibile adattarsi alla curvatura del campo dell’oculare. Quindi, se il campo di un oculare è piano, offrirà il massimo rendimento con strumenti a campo piano (o spianato tramite un correttore di campo o da una lente di Barlow / riduttore di focale che funziona anche come spianatore di campo).
Test sul campo
Ho confrontato i nuovi XW con i miei personali XL, focale per focale, su vari soggetti astronomici.
Gli oculari che hanno subito un miglioramento più marcato dalla vecchia serie alla nuova sono il 40mm e, presumibilmente, il 30mm. Non avendo il 30mm, ho confrontato il nuovo XW40 con il vecchio XL 40. L’XW è più largo e più pesante, offre un campo più ampio e una nitidezza migliore sia al centro che ai bordi. Ho portato stelle dal centro ai bordi con entrambi gli oculari con il C11 (che ha il campo curvo): nell’XL 40 le stelle si sfuocano passando dal centro ai bordi, e diventano lineette (astigmatismo), e provando a focheggiare la stella ai bordi essa resta una linea.
Anche con l’XW la stella si sfuoca passando dal centro ai bordi, sintomo di curvatura di campo (del telescopio), ma se si mette a fuoco la stella essa diventa quasi rotonda. Quindi l’XW dimostra di possedere una migliore correzione ai bordi del campo. La tinta cromatica è leggermente più fredda nell’XW, e il controllo dei riflessi leggermente migliore nell’XW, ma di pochissimo. Immagini fantasma, una, molto debole, in entrambi gli oculari, visibile solo con Giove e Sirio. Luce diffusa: poca nell’XL, pochissima nell’XW. Vince l’XW per il campo, la correzione al bordo e la migliore nitidezza.
Tutte le altre focali testate, cioè 5, 10 e 14, sono perfettamente corrette dal centro ai bordi: l’immagine di Saturno e la divisione di Cassini restano nitide anche ai bordi estremi del campo. L’immagine negli XW, confrontata con gli XL, è di pochissimo più luminosa e un pochino più verde.
Per nitidezza, contrasto, immagini fantasma e luce diffusa, la resa degli XW e degli XL è quasi identica. Si notano,con gli XL, alcuni riflessi con stelle luminosissime come Sirio, se si posiziona la stella sul diaframma di campo o poco fuori dal campo. Si forma un riflesso evidente, allungato come un raggio luminoso che si dirige verso il centro del campo, oppure "a bolla", ma in entrambi i casi molto poco fastidioso.
Per quanto riguarda la parallasse e il controllo dell’ingresso della luce dai bordi, gli XL sono migliori.
Giudizio finale: la sfida tra i nuovi XW e i vecchi XL si è conclusa
con un "quasi pareggio", con l’eccezione del modello XW 40mm, molto
migliorato rispetto all’XL 40mm. Le differenze principali tra le due serie sono:
- tinta leggermente più fredda (neutra)
- campo più grande
- luminosità leggermente maggiore
- Controllo dei riflessi leggermente migliorato
Sono cari, ma è un acquisto che resta per una vita. E’ difficile migliorarli ulteriormente.
Caratteristiche Tecniche |