L’idea geniale di Al Nagler (è una mia
interpretazione) è stata quella di progettare una serie di oculari che
avessero all’incirca il campo apparente che possiede l’occhio nudo (infatti il
campo orizzontale della vista umana con entrambi gli occhi è di circa 170
gradi, e la metà fa 85 gradi ….) ottenendo una visione molto naturale e quindi
particolarmente apprezzata dal cervello umano.
Forse questo potrebbe spiegare
il successo commerciale di questo schema. Utilizzato con miei Schmidt-Cassegrain e anche con qualche grosso
Dobson, il Nagler 20mm ha dimostrato di possedere una resa molto soddisfacente
ed ideale per l’osservazione del cielo profondo.
Anche il 13mm ha ampiamente
meritato la sua fama, risolvendo in modo esplosivo molti ammassi globulari e
mostrando dettagli delicati delle nebulose più belle.
Invece il 7mm non mi è
piaciuto: bassa ostruzione pupillare, visione scomoda, troppa luce diffusa. L’ho usato 3 volte, l’ho confrontato con altri 7mm (compreso il Pentax XL) e
l’ho venduto subito.
In generale ritengo che i Nagler, da anni prodotti a
Taiwan, anche se molto buoni siano francamente sopravvalutati. |