Sono infatti disponibili nel vastissimo catalogo di raccordi e anelli Baader dei tubi di prolunga con filettatura T2 (maschio-femmina) da 15mm, 25mm e 40mm. Oltre a questo la Barlow Abbe Baader è compatibile con tutte le fotocamere e videocamere – tutte o quasi tutte - che utilizzano anelli compatibili con la filettatura T2, cioè M42x0.75mm.
La teoria ottica delle lenti di Barlow stabilisce che si allontana la Barlow dal piano focale si ottiene un aumento del potere di ingrandimento della stessa. In linea di massima, allontanando il piano focale di una distanza pari alla sua lunghezza focale (negativa), si deve ottenere un aumento di un fattore 1 della lunghezza focale totale del telescopio. In pratica se la lunghezza focale della Barlow è di –80mm e se il suo potere originale è 2X, se la si allontana di 80mm di otterrà all'incirca un potere di 3x.
Ne consegue che, se si usano i tubi distanziatori di Baader in modo strategico, è possibile avere a disposizione un sistema Barlow che può andare da 2x a 4x con vari passi intermedi, ad esempio 2.4x, 2.8x, 3x, 3.5x, eccetera. Il vantaggio di tutto questo è la possibilità di "modulare" la lunghezza focale durante le riprese di pianeti con la webcam, che ha il sensore molto piccolo. Se il telescopio ha una apertura maggiore di 15-20 cm e una lunga focale nativa, spesso capita che una Barlow 2x non sia sufficiente – producendo sottocampionamento - ma una 3x produca un ingrandimento troppo grande, con il pianeta che risulta essere troppo grande per stare all’interno delle dimensioni del sensore. Nasce quindi l’esigenza di avere una Barlow di potenza intermedia e il sistema ideato dalla ditta Baader lo consente con facilità.
All’aumentare dell’ingrandimento di una Barlow, cresce però la curvatura di campo, il cromatismo nonché coma e astigmatismo lontano dall’asse ottico, e pertanto non bisogna esagerare nel "tirare" la Barlow. Va però aggiunto che una Barlow in genere si usa per aumentare gli ingrandimenti al centro del campo, e quindi gli effetti citati sono tutto sommato modesti.
Il Test
Ho provato questa nuova Barlow con vari tubi di prolunga, usando il mio anziano Celestron C8 arancione e due newton SkyWatcher 130mm e 250mm, sia in visuale che con la webcam. Per soggetto ho usato la Luna, il Sole, Saturno e qualche stella doppia.
All’ingrandimento 2x, la Barlow ha dimostrato di essere nitidissima e molto contrastata, senza la minima sbavatura anche sulla ampia superficie lunare e solare. Portando l’immagine di Saturno al bordo del campo di oculari Ortoscopici Baader GO da 9mm e 6mm, l’immagine non ha mostrato alcuna apprezzabile distorsione geometrica né sbavature di colore, sia in configurazione 2x, che aggiungendo 1 e 2 tubi di prolunga da 40mm e 1 tubo da 25mm.
Ho applicato la Barlow in configurazione 3.5x (con due tubi 40mm) sia al C8 che al Newton 130mm per riprendere Saturno con la webcam Toucam Pro in condizioni di seeing appena sufficiente (Pickering 5~6/10). Il risultato è stato di alta qualità, sia per nitidezza che per resa cromatica.
La posizione del fuoco ottenuto con questa Barlow, sia in configurazione 2x che ad ingrandimenti più spinti è estremamente precisa, e la profondità di fuoco molto ridotta. Questo significa che l’aberrazione sferica è perfettamente corretta, ma anche che l’uso di questa Barlow con seeing cattivo può diventare problematico perché di fatto la turbolenza atmosferica sposta continuamente il piano focale e di conseguenza è utile avere a disposizione un telescopio che possiede una profondità di fuoco elevata.
Un rapido confronto con una lente di Barlow tradizionale, la TeleVue 3X, ha mostrato una nitidezza e una correzione cromatica paragonabile, ma la TeleVue aveva una maggiore profondità di fuoco, il che la rendeva meglio utilizzabile della Zeiss in condizioni di seeing cattivo.
Tra i valori aggiunti della Barlow Abbe, oltre al comodissimo e sicuro sistema Click Lock, merita una citazione la ghiera di micro-fuocheggiatura, che viene in aiuto quando si lavora a fortissimi ingrandimenti e non si può fare affidamento sul normale sistema di messa a fuoco perché dotato di image shift o perché genera vibrazioni, impedendo di raggiungere il fuoco esatto. Con il fuocheggiatore principale ci si avvicina al fuoco, e infine con la ghiera della Barlow si ritocca la messa a fuoco con morbidezza, senza shift e con minime vibrazioni. Si tratta senza dubbio di un sistema comodo e utile.
Giudizio finale: una Barlow dal disegno innovativo, tecnicamente molto flessibile, che ha dimostrato di possedere una notevole comodità d’uso, ottime prestazioni e una reale utilità in un ampio intervallo di ingrandimenti. L’unico limite riscontrato è la ridottissima profondità di fuoco, che rende questo sistema piuttosto sensibile alla turbolenza atmosferica. Il costo (360 euro) è piuttosto caro, ma a mio avviso vale la spesa per i notevoli valori aggiunti della flessibilità d'uso, ovvero della variazione focale, della compatibilità foto-video, del sistema Click Lock e del microfuocheggiatore. |