Lunt LS35FHa1/B600 - telescopio solare H-alfa

di Andrea Cuozzo e Cesare Baroni

febbraio-marzo 2011

Lunt propone il suo 35mm H-alfa come l’unica valida alternativa per il “primo” telescopio solare; basti pensare che fino a poco fa, nella fascia entry level, l’unico strumento acquistabile era il PST e proprio a fianco del Coronado è stato testato il piccolino della casa di Tucson.

Il telescopio testato è nella versione deluxe con filtro di bloccaggio BF600, fuocheggiatore elicoidale, cercatore solare Televue SolRanger, anelli con viti di montaggio disassabili e un oculare da 10mm SWA. Il peso senza anelli è 1.19 Kg.

Partendo dal fatto che io sono da sempre un grande estimatore del PST devo dire che il Lunt mi ha proprio sorpreso: con l’oculare 10mm SWA a corredo l’immagine è molto contrastata, il disco solare molto nitido e di un bel rosso-arancio, i dettagli quali protuberanze e filamenti erano a dir poco stupefacenti.

Il Coronado rendeva un’immagine leggermente meno dettagliata anche se leggermente più scura e ci siamo accorti su di una protuberanza che questa letteralmente spariva se si centrava il Sole all’interno dell’oculare mentre se lo si spostava leggermente verso il basso magicamente questa ricompariva. Secondo noi il Coronado restituiva un’immagine leggermente più “staccata” con meno luce diffusa ma qui siamo nell’ambito delle “menate” perché la differenza, seppur presente, era minima.

La vista anteriore mostra l'Etalon da 35 mm.

Anche se il seeing non lo permetteva ho provato ad usare un Planetary Tecnosky da 5mm e il Lunt ha restituito una immagine leggermente più dettagliata che il PST.

Gasati dalla performance del piccolino, Cesare Baroni è andato a prendere il suo Lunt 60mm per confrontarlo con il 35. In quanto a dettagli fini del disco non c’è stata veramente storia: nel 60 era nettamente visibile un filamento scuro, ovvero una protuberanza vista di fronte che quindi si stagliava sul disco, mentre nel 35 la si intravedeva appena.

Ma in quanto a protuberanze e filamenti sul bordo del disco il piccolino si è difeso veramente bene! Ma è tutto oro? No di certo, a mio avviso il Lunt ha due grandi difetti/limiti:

• il backfocus: Il fuocheggiatore elicoidale infatti non permette di andare a fuoco con il 10mm in dotazione! Per farlo bisogna estrarre leggermente l’oculare o il diagonale. Proprio non abbiamo capito perché il fabbricante fornisca proprio un 10mm a corredo. ATTENZIONE!! la telecamera Imaging Source DMK31 non va a fuoco con il Lunt 35 senza Barlow

Il diagonale del Lunt 35 incorpora il fuocheggiatore elicoidale e il filtro di bloccaggio, in questo caso il BF600. La prova ha evidenziato che questo telescopio ha un backfocus molto limitato..

• Alle volte mentre si fuocheggiava sembrava ruotasse anche il campo in cui era inquadrato il Sole

Altro aspetto negativo del fuocheggiatore elicoidale, ma di minore entità, è che, in caso di ripresa con webcam (testato con la camera Celestron NexImage) il fuoco va ricercato con l’anello non serrato oppure gli spostamenti ruoterebbero anche l’immagine sullo schermo.

Caratteristiche Tecniche

Giudizio finale

Concludendo crediamo che lo strapotere della Coronado sugli entry level sia giunto alla fine; Lunt ha saputo proporre un piccolo telescopio solare H-alfa veramente di qualità ad un prezzo accessibile (si tenga presente che la versione base del Lunt 35mm costa 660 euro ) con prestazioni e finiture superiori rispetto al PST.

Secondo noi il Lunt LS35FHa1/B600 è un must per chi vuole iniziare ad osservare il Sole in H-alfa