Takahashi FSQ 106 FL

maggio-giugno 2008

Ho provato brevemente, in più occasioni, questo prestigioso rifrattore apocromatico di tipo Petzval alla fluorite di calcio da 106 mm f/5 prodotto in Giappone.

Contrariamente a tutti gli altri rifrattori Takahashi, questo rifrattore utilizza uno schema Petzval modificato, composto da 4 lenti. di cui 2, in posizione frontale, costituiscono il "vero" obiettivo, e due, ampiamente spaziate, costituiscono il gruppo correttore / spianatore di campo posteriore.

Lo schema Petzval modificato (lo schema classico utilizza un doppietto spianatore/correttore con le lenti raggruppate - 4 lenti in 2 gruppi -, mentre in questo caso le due lenti sono parecchio distanti tra loro, quindi l'FSQ è un "4 lenti in 3 gruppi") consente al Takahashi FSQ di offrire un campo corretto, piano e uniformemente illuminato di oltre 6 cm di diametro, a suo tempo progettato per le camere di medio formato (6x7 cm) ed ora adatto all'uso con i sensori CCD di nuova generazione Full Size (36x24) o anche 6x4.5 cm.

Il fuocheggiatore del Takahashi FSQ 106 è di tipo a pignone e cremagliera, ha un diametro di 4" e (nell'esemplare testato) è dotato di un meccanismo di messa a fuoco a doppia velocità originale Takahashi. Tuttavia, anche se questo fuocheggiatore è risultato migliore di quello montato sugli altri rifrattori della stessa casa, l'ho giudicato duro e dotato di un movimento non adeguato alla classe dello strumento.

La costruzione è comunque robustissima, di buonissimo livello. Il paraluce è scorrevole e bloccabile con un set di viti..

STAR TEST

Lo star test, ottenuto fotografando Regolo (alfa Leo) con una telecamera Lumenera SkyNyx applicata al fuoco diretto del telescopio, ha prodotto immagini immagini di diffrazione fuori fuoco intrafocale ed extrafocale prive di colori spuri (salvo una debole tinta magenta al centro), perfettamente rotonde e con bordo molto nitido. Ma l'immagine extrafocale è risultata più nitida dei quella intrafocale, il che fa supporre la presenza di una debole sottocorrezione della sferica. Si nota anche un debole errore zonale al centro. In effetti il costruttore dichiara di avere privilegiato, nella progettazione, la planeità di campo (il che è perfettamente logico, trattandosi di un astrografo), consigliando per l'uso visuale l'aggiuntivo ottico dedicato chiamato "Extender-Q" che aumenta la focale di un fattore 1.6X e corregge il residuo di sferica osservato al fuoco diretto.