Il fuocheggiatore Feather Touch 2" è perfetto su queste ottiche. Robustissimo,
rotante, con movimento micro-macro (fantastico il micro!), frizione regolabile,
corsa più che sufficiente. Per altri dettagli vedi il test del TEC 140
apo.
Ero presente, per entrambi gli strumenti, al battesimo della prima luce,
che ha avuto Saturno per soggetto. Anche per merito del buon seeing, la visione
del pianeta degli anelli in questi due grandi rifrattori non merita altra definizione
che mozzafiato… Non era la prima volta che osservavo il cielo con grandi
rifrattori: la prima volta mi capitò di osservare la Luna con un rifrattore
Zeiss da 300mm folded, poi osservai Saturno (ma con cattivo seeing) con il gigantesco
Morais da 420 mm di Pino Torinese, e infine riuscii ad osservare Marte (e come
poteva essere altrimenti?) nello storico strumento di Virginio Schiaparelli,
il Merz da 220 mm durante la recente Grande Opposizione del 2003.
Posso assicurare che la correzione ottica e la nitidezza di questi due TEC
da 200mm era di gran lunga superiore a quella di tutti i grandi rifrattori appena
citati. Non è in realtà corretto fare dei confronti a memoria,
perché non si ha l’indispensabile uniformità delle condizioni
di osservazione. Tuttavia lo Star Test ha sempre parlato chiaro: la migliore
correzione ottica l’ho registrata nei TEC. Il motivo è, quasi certamente,
dovuto ai grandi progressi della tecnologia ottica, sia di progettazione, che
di lavorazione, test, montaggio e, non ultimo, dei trattamenti ottici (rivestimenti
anti-riflesso).
Saturno
Potendo sfruttare il seeing ottimo e la bassa latitudine delle Keys (24 gradi
nord) il soggetto più osservato da tutti e soprattutto da chi, come noi,
aveva a disposizione telescopi "planetari" , era ovviamente Saturno,
che era in variando gli ingrandimenti, usando la torretta binoculare Baader/Zeiss
(favolosa), e riuscendo anche a raggiungere l’incredibile ingrandimento di 900x
senza osservare particolari decadimenti dell’immagine, siamo passati ad un soggetto
veramente difficile: Sirio B.
Sirio B
Ebbene… l’ho vista! Era evidente con entrambi i rifrattori TEC da 200mm,
usati ad ingrandimenti compresi tra 400x e 600x. Era molto più distante
di quello che credessi, ed emergeva come un puntino bianco, assolutamente inconfondibile,
al di là degli anelli di diffrazione di Sirio A. La posizione era circa
a 95° sulla destra (ma c’era il diagonale, quindi la posizione reale era a circa
80-85° di PA, dall’alto).
Star test
Immagini di diffrazione molto nitide, con bordi netti e con anelli di diffrazione
perfettamente disegnati. L’immagine intrafocale era un po’ più nitida
di quella extrafocale. Pochissimo colore, un filo di magenta in extra, un pochino
di cyan e giallo in intra. Complessivamente, uno star test quasi da manuale,
niente astigmatismo o tensioni, niente errori zonali, sferica impercettibile.
Profondo cielo
Fantastica resa, utilizzando oculari Pentax XL, XW e TeleVue Panoptic e Nagler.
Stelle minuscole, vere capocchie di spillo… 8 stelle nel Trapezio di Orione
(!!!), Omega Centauri indescrivibile. Eta Carinae spettacolare, Centaurus A
dettagliata.
Nel cielo del Nord, molti dettagli nella Eskimo (Gem), 2371/2 con dettagli,
M81 ed M51 con spirali evidenti, il Gufo strepitosa!!!! Grandi strumenti da
cielo profondo (complice un cielo eccellente).
Giudizio finale
Fantastici strumenti, il sogno di qualsiasi astrofilo. Se potete permetterveli,
se avete una montatura degna e un osservatorio in cui sistemare uno di questi
telescopi, correte a ordinarlo e non ve ne pentirete. |