Questo è il test di un telescopio molto speciale. Lo strumento è stato ricavato intubando artigianalmente un obiettivo acromatico Zeiss "Series C" 63/840, composto da due lenti incollate, prodotto a Jena (ex DDR) dalla Carl Zeiss Jena negli anni ’70. Lo strumento è di proprietà dell'amico e collega (scrive anche lui per Coelum) Ottaviano Fera, di Napoli.
Si tratta dell’obiettivo del mitico telescopio Zeiss Telementor 63, un pezzo raro per collezionisti. L'obiettivo - raro - viene venduto già inserito in una cella metallica filettata, ed è trattato antiriflesso in modo molto efficace: infatti guardando l'obiettivo di fronte, non si vedono affatto riflessi o luce diffusa, e sembra che la lente non ci sia affatto.
Lo Zeiss Telementor 63 mm è un piccolo telescopio leggendario, che veniva originariamente prodotto dalla Zeiss con un'intubazione molto complessa che prevedeva una messa a fuoco in cui era l’obiettivo a scorrere avanti e indietro all’interno del tubo.
Una montatura equatoriale dotata di un disegno molto originale e retrò completava il tutto, e il prezzo (molto elevato) era adeguato al blasone del marchio e alla cura nella realizzazione.
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Esiste un club molto esclusivo che raggruppa i possessori di questo piccolo telescopio, visitabile all'indirizzo web: http://whuyss.tripod.com/zeiss/.
L’intubazione dell’obiettivo, acquistato in Germania presso la ditta Baader Planetarium, è stata eseguita dall’artigiano empolese Remo Corti utilizzando un tubo in alluminio svitabile in due pezzi, e adattando a regola d’arte un fuocheggiatore Starlight Instruments Feather Touch 2" per rifrattori, dotato di una corsa di 63.5mm.
Una barra a coda di rondine Baader per Vixen / Synta consente di montare il tubo ottico sulle montature Vixen e compatibili.
Star test
Straordinaria resa, stupenda nitidezza nessuna aberrazione. Punto. Solo sulle stelle e sugli oggetti molto bianchi e molto brillanti si nota un debole alone violetto che li circonda, che nella maggioranza dei casi non si vede affatto e che fa affermare che questo rifrattore - che di fatto è classificato come acromatico - ha una resa ottica di fatto paragonabile a quella di un apocromatico, dovuta perlopiù alla lunga focale. Ricordo che, in base ad un noto criterio descritto nella letteratura ottica, il rapporto focale minimo per rendere "tollerabile" lo spettro secondario di un obiettivo rifrattore è pari a
fmin = 0.122D
Quindi, nel caso del Telementor:
fmin = 0.122 x 63 = f/7,686
Siccome il Telementor è un f/13.3, si capisce come lo spettro secondario sia quasi del tutto invisibile.
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