Le persone dotate di una maggiore mentalità tecnico-scientifica, e soprattutto gli osservatori di stelle variabili, abituati ad agire in modo più sistematico, hanno a suo tempo escogitato un sistema che offre maggiori certezze, basato sul conteggio del numero di stelle visibili ad occhio nudo in determinate aree del cielo delimitate da asterismi noti. Se ad esempio un osservatore riesce a contare 9-10 stelle all'interno del quadrilatero di Pegaso (quando si trova in prossimità dello zenit), si può dire che il cielo possiede una qualità ottima, ovvero che è molto buio e trasparente.
Per fortuna, anche in questo campo, la tecnologia dei sensori allo stato solido ci è venuta in soccorso, e da qualche tempo è disponibile un dispositivo affidabile per la misura della qualità del cielo notturno, lo Sky Quality Meter (SQM), prodotto dall'azienda canadese Unihedron (Grimsby, Ontario) e distribuito in Italia dalla Geoptik di San Giovanni Lupatoto.
Un misuratore tascabile della luminosità del cielo
Lo "Sky Quality Meter", fisicamente costituito da una scatoletta di plastica nera con un solo pulsante, e uno schermo LED sul lato del quale si trova il sensore, misura la luminosità del cielo notturno con il suo sensore CCD dotato di filtro taglia-IR, eseguendo una lettura del cielo con un angolo di 80 gradi. Lo strumento restituisce la lettura eseguita su un display rosso, in unità di magnitudini per secondo d'arco quadrato.
Il suo uso è semplicissimo: basta puntare il lato dello strumento che contiene il display e il sensore verso lo zenit, premere il pulsante e, dopo avere udito un segnale acustico, leggere sullo schermo il valore della luminosità del cielo. Premendo una seconda volta si ottiene la lettura della temperatura dell'ambiente (l'SQM sottrae il dark frame per rimuovere il rumore di origine termico che falserebbe le misure) e con una terza pressione si può leggere sul display la versione del firmware installato.
La prova sul campo
Ho eseguito prove in quattro distinti ambienti:
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Stanza chiusa e perfettamente buia: il tempo di esposizione è stato di quasi 1 minuto, con una lettura finale di 24.52
- Sito urbano (Milano est) con cielo senza luna "pulito" dal Phoen. Lettura: 17.20
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Sito suburbano (Brugherio, in zona residenziale illuminata con lampade full cut-off e con all'orizzonte vari centri commerciali e la stazione della metropolitana. Con cielo senza luna e "pulito" dal vento di Favonio. Lettura: 17.84
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Sito rurale (Colli del Monferrato, provincia di Alessandria), con inquinamento luminoso modesto. Con cielo senza luna e "pulito" dal vento. Lettura: 20.60, con picchi di 21.02
Più alto è il valore, più buio è il cielo. Abbiamo constatato, durante il test, che lo strumento è molto sensibile a variazioni veramente minime di luminosità. Eseguendo ad esempio le misure nel sito rurale, anche se l'occhio non percepiva differenze particolari di brillanza del cielo, nel giro di 1 ora abbiamo constatato che il valore di luminosità saliva gradualmente rispetto alle prime letture, eseguite dopo la fine del crepuscolo astronomico; il motivo? All'orizzonte est stava per sorgere la luna calante, influenzando la lettura dello strumento.
Possibili utilizzi
Anche se sembra un gadget, in effetti l'SQM possiede una serie di utili funzioni. Ecco un elenco delle possibili applicazioni di questo piccolo strumento di misura.
- Informa se la notte è "veramente buona" come sembra.
- Permette di confrontare la luminosità del cielo notturno di località differenti.
- Permette di misurare il grado e l'evoluzione dell'inquinamento luminoso delle vostre località di osservazione.
- Consente di monitorizzare la brillanza del cielo notturno nel corso della notte e di fare confronti tra una notte e l'altra, da stagione in stagione e di anno in anno.
- Vi dà la possibilità di scegliere le notti migliori per cercare di fare osservazioni "al limite" con i vostri strumenti ottici.
- Permette di calibrare l'effetto della brillanza del cielo nelle misurazioni qualitative come ad esempio nella scala di Bortle.
- D à la possibilità di studiare la correlazione tra la luminosità del cielo e i cicli di attività solare.
- Gli utilizzatori di camere CCD possono eseguire una correlazione tra la lettura dell'SQM e il livello in cui la luminosità del fondo cielo nelle immagini digitali raggiunge un dato valore predefinito.
Funzioni:
- Segnale acustico che indica il procedere della misurazione
- Brillanza del cielo visualizzata in magnitudini visuali per secondo d'arco quadrato.
- Un filtro blocca-infrarosso restringe la misurazione nell'intervallo delle lunghezze d'onda visuali.
- E' possibile leggere sul display la temperatura sia in gradi Celsius che Fahrenheit, come pure il numero del modello e il numero di serie, tramite differenti sequenze di pressione del tasto.
- Esegue letture di precisione anche dei cieli più scuri.
- Dotato di modalità di risparmio energetico per allungare la durata della batteria.
- Dotato di protezione contro l'inversione della polarità della batteria.
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