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2 MILIONI di pagine visitate su telescopedoctor.com

Alla fine di maggio 2012 questo sito ha raggiunto il bel risultato di 2 milioni di pagine visitate da quasi mezzo milione di visitatori. Trattandosi di un sito in lingua italiana, mi sembra un risultato degno di nota. Un grazie a tutti i visitatori passati, presenti e futuri. Colgo l'occasione per scusarmi per avere recentemente trascurato la Posta Tecnica e i Test Strumentali. A breve ho programmato l'inserimento di nuovi articoli. Ancora grazie a tutti!.


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COLUMBIA OPTICS

RIDUTTORE DI FOCALE PER CCD 31.8mm

Questo piccolo riduttore di focale è stato progettato per ridurre la focale per applicazioni CCD. Infatti il diametro del campo corretto fornito dal riduttore varia - a seconda della distanza della lente del riduttore dal sensore CCD - da circa 16mm a 3 mm. Esso ha l'aspetto e la compatibilità meccanica - a parte lo spessore, molto superiore - di un filtro per oculari 31.8mm.

 

Il riduttore viene fornito con due ghiere addizionali, che possono essere aggiunte per variare la distanza e quindi per aumentare la riduzione della focale (fino ad un massimo di 0.33x).

Ho provato brevemente il riduttore con la mia SBIG ST-7E dotata di ruota portafiltri fissa (che allontana il sensore dal riduttore di oltre 40mm (una distanza superiore a quella consigliata), ottenendo una riduzione di focale troppo spinta e una pesante vignettatura unita a sferica, coma e curvatura di campo molto accentuate. Tolta la ruota portafiltri, il riduttore ha funzionato in modo corretto, riducendo la focale in modo efficace, senza riflessi fantasma o luce diffusa, e con immagini ben puntiformi in tutto il campo.

Un'applicazione non prevista ma interessante del riduttore Columbia Optics è la possibilità di utilizzarlo, vista la sua meccanica simile ad un filtro per oculari, come "riduttore di ingrandimento" e/o "ampliatore di campo". Basta infatti avvitarlo ad un oculare, e si ottiene una considerevole riduzione di ingrandimenti senza effetti visibili di distorsione della qualità ottica dell'oculare, consentendo di fatto a noi astrofili di utilizzarlo come una sorta di "Barlow al contrario", per ampliare il campo inquadrato con gli oculari.

Nella tabella la "Posizione interna del fuoco" corrisponde a quanto rientra il piano focale dello strumento rispetto alla posizione originale del fuoco nelllo strumento senza il riduttore (in pratica quanto "tiraggio" è necessario per utilizzarlo).

 
RIDUZIONE
BFL (estrazione del fuoco)
Posizione interna del fuoco
0.62x
39mm
72mm
0.58x
43mm
82mm
0.55x
47mm
93mm
0.52x
50mm
101mm
0.50x
52mm
113mm
0.46x
57mm
132mm
0.43x
60mm
152mm
0.40x
64mm
172mm
0.36x
68.5mm
202mm
0.33x
71.5mm
227mm
Questi sono i valori ottimali per l'uso del riduttore così come è stato progettato.

 

Riduzione focale
Diametro CNV
0.62x
16mm
0.5x
11mm
0.4x
7.5mm
0.33x
3mm
Campo corretto e non vignettato (CNV) con telescopio C11
 

Con riduzioni inferiori a .62x il campo comincia a diventare leggermente curvo, mentre con riduzioni ancora più forzate di 0.33x il campo utile diventa davvero esiguo. Non è bene andare con riduzioni tali da portare l'apertura equivalente dell'intero sistema ad aperture inferiori ad F 3 - F 3.3, in quanto l'ammontare di sferica introdotta dal riduttore diventa insopportabile.

Una nota: la macchia media di diffrazione che dovrebbe dare sul sensore è di circa 20-25 um per stella in quanto lo strumento (C11) di per sè dà iimmagini di quel tipo e non inferiori, le condizioni migliori di immagine si ottengono con una riduzione compresa fra .48x e 0.53x , con immagini stellari dell'ordine di grandezza di 18-20 micron. Questo riduttore è stato pensato soprattutto per piccoli sensori e per essere applicato a camere CCD con tiraggio medio di 17 mm dalla battuta del corpo al sensore (vedi STARLIGHT XPRESS) e senza ruota porta filtri; un modo può essere quello di avvitare il riduttore direttamente alla ruota porta filtri o di fare comunque un calcolo giusto delle riduzioni e del tiraggio.

La presenza di ruota portafiltri altera profondamente la distanza ottica del sistema, che nel caso SBIG è maggiore di ben 26mm. (Tra l'altro, il "naso" diam. 31.8mm della SBIG e' particolarmente lungo, circa 33mm, il che probabilmente aggravia il problema) Questo comporta una riduzione di focale molto maggiore di quella progettata, con il risultato di avere una fortissima vignettatura e una forte degradazione delle immagini al bordo del campo.

Giudizio finale: consigliabile per l'alta qualità ottica, ma solo con CCD senza ruota portafiltri. In generale, per non incorrere in problemi di vignettatura e di curvatura di campo, non è consigliabile scendere sotto il rapporto 0.5x.