Purtroppo però le immagini delle stelle naturali (che restano le più adatte per questo scopo), sono quasi sempre disturbate dalla turbolenza atmosferica, e inoltre è necessario inseguirle con una montatura motorizzata, che oltretutto amplifica (spesso, ma non sempre) le vibrazioni che vengono generate dall'utente quando agisce sulle viti di collimazione.
Pertanto, per evitare le complicazioni appena descritte, è molto utile disporre di una stella artificiale, che ci permette di operare con calma, al chiuso o nel cortile di casa, senza problemi di inseguimento e di turbolenza dell'atmosfera.
Una stella artificiale è costituita, nella maggioranza dei casi, da una sorgente luminosa di colore bianco (un LED ad alta luminosità) posta dietro ad una fibra ottica, che in pratica è un minuscolo forellino, largo qualche decina di micrometri (1 micrometro o micron è 1/1.000.000 di metro) di forma perfettamente rotonda, che genera un'ottima figura di diffrazione di una stella. Più la fibra ottica è piccola, minore è la distanza minima a cui si può posizionare lo strumento da collimare (o da testare) per ottenere una figura di diffrazione valida.
Se lo scopo è solo l'esecuzione di una collimazione, la stella artificiale va posizionata alla distanza minima di messa a fuoco di cui è capace il telescopio. Questo non crea alcun problema, in genere, con i telescopi a specchi mobili come gli SC o gli MC commerciali, mentre il raggiungimento della messa a fuoco nell'uso terrestre può essere più complesso con molti rifrattori e soprattutto con i Newtoniani.
La stella artificiale può essere impiegata anche per testare un telescopio attraverso il potente metodo dello StarTesting oppure con il più rapido metodo, pur meno analitico, del Reticolo di Ronchi. Per fare questo tipo di test è però necessario posizionare la stella artificiale ad una distanza pari ad almeno 50 volte la lunghezza focale del telescopio. Nel caso non venga rispettata questa distanza minima, compare della aberrazione sferica che falsa il risultato.
Va sottolineato che il telescopio va collimato senza impiegare prismi o specchi diagonali, e quindi il loro "spessore ottico" va simulato inserendo nel treno ottico un tubo di prolunga di simile spessore (circa 40mm per i diagonali 31.8mm e circa 75-80 mm per i diagonali da 2").
Allo stesso modo, se il telescopio non va a fuoco a breve distanza, è utile disporre di un set di tubi di prolunga da inserire tra il fuocheggiatore e l'oculare, per spostare all'indietro l'oculare fino a raggiungere il fuoco. Nel mio caso, utilizzo un set di tubi di prolunga Baader T2-T2 che mi permettono di raggiungere, se occorre, un tubo di prolunga complessivamente lungo oltre 30 cm. Naturalmente, a valle dei tubi di prolunga è necessario avvitare un portaoculari nel mio caso utilizzo un portaoculari Baader ClickLock T2/31.8mm, che è (abbastanza) autocentrante.
Il telescopio da collimare o testare va fissato ad una montatura altazimutale o comunque ad un supporto solido e in grado di compiere movimenti micrometrici in 3 assi (elevazione, azimut e asse Z). In assenza di un supporto regolabile per il telescopio, la collimazione fine diventa pressoché impossibile perché ad ogni minimo spostamento degli specchi corrisponde un forte spostamento della "stella" nel campo, che va ricentrata con precisione nel campo.
La ditta piemontese Tecnosky costruisce una interessante e competitiva stella artificiale portatile con una fibra ottica da 35 micrometri, con telescopi rifrattori, SC ed MC alla distanza di 14 metri circa.
La foto mostra l'aspetto e le dimensioni del dispositivo. Nella faccia inferiore della scatoletta c'è un attacco filettato da 1/4" che permette di fissare il dispositivo su un comune treppiede fotografico, anche miniaturizzato perché il peso della stella artificiale è irrisorio.
I comandi sono banali: una levetta agisce da interruttore/commutatore tra la stella artificiale e un LED rosso che serve come guida per puntare il telescopio all'inizio. Un potenziometro permette poi di regolare la luminosità della stella artificiale.
L'uso è quindi semplicissimo:
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si fissa la stella su un treppiede oppure la si appoggia su un supporto che si trova alla stessa altezza del tubo del telescopio
- si accende il LED rosso
- Si fissa il telescopio da collimare su un supporto adatto dotato, se possibile, di movimenti micrometrici
- Si punta il telescopio verso la stella artificiale
- Si commuta la stella artificiale da LED rosso a LED bianco
- Si centra l'immagine della stella artificiale nel campo del telescopio
- Si sfuoca leggermente l'immagine e si collima il telescopio .
Caratteristiche tecniche:
Dimensione fibra ottica |
35 micrometri |
Sorgente luminosa |
LED bianco ad alta luminosità |
Comandi: |
Potenziometro (per regolare l'intensità luminosa della stella) , commutatore a tre posizioni: centrale (off), sinistra per accendere LED rosso di puntamento, destra per accendere il LED bianco della stella artificiale |
Alimentazione: |
1 batteria da 9V |
La stella artificiale Tecnosky 35 micron è inoltre fornita con un attacco filettato standard da 1/4 di pollice per il montaggio su un comune cavalletto fotografico.
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