Questi motori sono più versatili dei
passo-passo, garantiscono un funzionamento più fluido (senza gli
"scattini" tipici dei passo-passo), una maggiore precisione di posizionamento
(grazie agli encoder) e una gamma di velocità molto più ampia
senza soffrire del fenomeno dello "stallo" tipico dei passo-passo quando
vengono fatti girare ad alta velocità. Va ricordato che questo tipo
di motori già equipaggia da anni le montature Meade LX200.
Con una scelta di progetto molto intelligente e condivisibile,
i progettisti della Vixen hanno sistemato i loro motori in modo che non
possano verificarsi mai, nell'uso normale del telescopio, delle situazioni
di interferenze meccaniche tra i motori e le altri parti dello strumento.
I carter dei motori sono a basso profilo e si montano sulla montatura utilizzando
una sola vite a brugola. La trasmissione dei movimenti avviene tramite
una coppia di ingranaggini d'ottone a denti dritti fissati alla vite senza
fine e all'alberino del motore. Un coperchietto protegge gli organi di
trasmissione dagli urti e dalla polvere.
Durante le fasi di montaggio abbiamo dovuto tribolare
un poco con il motorino di declinazione perché non riuscivamo a
farlo girare in modo fluido e spesso si bloccava. Abbiamo però individuato
subito la causa del problema: la vite senza fine di declinazione era stata
regolata troppo dura, ed è bastato registrarla per mezzo delle 3
viti di regolazione per ottenere un corretto movimento del motore.
USO SUL CAMPO DELLO SS2000
Dopo una rapida lettura del manuale, ben fatto e completo
ma dotato della spiacevole caratteristica - tipicamente giapponese - di
costringerti a leggerlo praticamente per intero per avere un'idea complessiva
della filosofia del progetto e per permettere all'utente di usare correttamente
le sue molte funzioni, abbiamo collegato i cavi ai motori e all'alimentazione
(abbiamo usato una batteria per auto da 12 Volt) e acceso lo strumento.
Lo schermo a cristalli liquidi, retroilluminato con luce rossa, è
apparso molto ben leggibile. Siamo quindi passati immediatamente all'impostazione
iniziale dello strumento premendo il tasto SETUP, inserendo ora, data,
coordinate della località, tipo di telescopio (abbiamo scelto "equatoriale
allineata al polo"), lingua (sono disponibili menu in sei lingue, compreso
l'italiano). Lo SS2000 conserva questi dati (ed anche molti altri) in una
memoria costante, che viene conservata anche spegnendo lo strumento e anche
staccandolo dall'alimentazione.
Nel frattempo avevamo allineato il telescopio al polo
usando il pratico cannocchiale polare e, puntato lo strumento (all'inizio
a mano) su una stella luminosa, abbiamo potuto subito verificare che il
moto orario era preciso e l'errore periodico piuttosto contenuto (dell'ordine
dei 15-20" senza PEC). Siamo quindi passati ad esaminare le funzioni GOTO
di puntamento automatico dello SS2000: la procedura standard spiegata dal
manuale consiglia di NON allineare il telescopio sul polo celeste, ma di
rivolgere grossolanamente l'asse polare della montatura verso nord senza
preoccuparsi di mettere in bolla lo strumento o di regolare almeno la latitudine
in modo corretto. Bisogna solo mettere il tubo ottico in posizione orizzontale
puntandolo a mano verso ovest e premendo ENTER.
A questo punto l'utente deve scegliere, tra l'elenco proposto,
una stella brillante (vengono presentati i nomi delle stelle: Antares,
Deneb, ecc.) e confermare la scelta con ENTER. Poi bisogna premere GOTO
e il telescopio inizia a muoversi ad una velocità di 5 gradi al
secondo verso la stella. Ma il primo puntamento, come avverte il manuale,
NON è preciso (a malapena la stella viene inquadrata nel cercatore),
ed è necessario portare la stella al centro del campo usando i moti
elettrici e premere il tasto ALIGN, ricevendo conferma dal computer di
avere memorizzato il primo punto di riferimento. Scelta una seconda stella
distante dalla prima si ottiene un puntamento molto migliore, e con una
terza il puntamento diventa così buono da portare SEMPRE gli oggetti
richiesti nel campo di un oculare da 40-50X, una prestazione che abbiamo
verificato.
La navigazione nell'archivio degli oggetti contenuti nel
microcomputer è veramente facile, ed abbiamo apprezzato particolarmente
la funzione che offre immediatamente le informazioni relative all'oggetto
durante la digitazione. A esempio, se si vuole puntare M101, si sceglie
il catalogo di Messier, e ovviamente si comincerà a digitare il
numero 1, seguito dallo O (zero) e per ultimo da un altro 1. Ebbene, premendo
il primo numero immediatamente si legge sullo schermo "Crab Nebula" (M1),
dopo lo zero si legge "ammasso globulare in Ophiucus" (M10) e con l'ultimo
numero si legge infine "galassia spirale in Ursa Major" (M101). Comodo,
non c'è che dire.
Inoltre, se passiamo da un catalogo all'altro, il sistema
"ricorda" le ultime impostazioni e richieste che l'utente aveva fatto:
se dopo avere puntato M101, si è puntato NGC 40, quando si torna
al catalogo di Messier vedremo sullo schermo proprio i dati di M101.
Il database (archivio) comprende, oltre ai soliti oggetti
Messier, NGC, IC e alle stelle SAO, anche il Sole e la Luna, 30 comete,
30 satelliti artificiali, 30 oggetti definibili dall'utente e 60 oggetti
terrestri, da utilizzare nel modo Land (uso terrestre, senza inseguimento).
E' naturalmente possibile puntare qualsiasi posizione celeste di cui si
conoscano le coordinate equatoriali al 2000 (tasto COORD).
Il computer SS2000 ha puntato con buona precisione (valutabile
mediamente in una decina di primi d'arco) e senza fallire un colpo tutti
gli oggetti richiesti, con l'eccezione di una sera in cui non sono riuscito
a fargli puntare con la necessaria precisione i pianeti Giove e Saturno
(e per la legge di Murphy, quella sera ci eravamo dimenticati di portare
in montagna il cercatore e il manuale dello SS2000) a causa di un nostro
errore nell'impostazione di punti di riferimento, della mancata regolazione
del backlash dei motori, una regolazione molto importante perché
riduce di molto le cause di errore, e di un "calcio" dato inavvertitamente
al treppiede dopo l'allineamento, che aveva spostato la posizione del treppiede.
In una serata in cui tutto ha funzionato a dovere, abbiamo
sperimentato anche la funzione Sky Tour (escursione nel cielo), in cui
lo strumento prende autonomamente le decisioni su cosa puntare, in base
a criteri di selezione stabiliti dall'utente (tipo, magnitudine, ecc.):
sotto il cielo perfetto dei 2000 metri, il telescopio ogni 30 secondi (il
tempo è regolabile) ha puntato e ci ha mostrato in pochi minuti
decine di oggetti che non avevamo mai osservato.
Per brevità citeremo altre funzioni che rendono
interessante questo microcomputer:
- La velocità di guida è di 0.5X,
una velocità molto più fine del canonico 2X (troppo veloce)
che viene proposti da alcuni costruttori (ad esempio dalla Meade), e che
rendono la vita difficile agli astrofotografi e consente di istruire in
modo molto più graduale il PEC, con tutto vantaggio per la
precisione di inseguimento, specie di quello senza guida che viene utilizzato
da molti utilizzatori di CCD.
- E' possibile (e consigliato) regolare il backlash
dei motori in entrambi gli assi; si guadagna così in prontezza
dei movimenti durante le correzioni manuali e anche in precisione di puntamento.
L'operazione di regolazione, da noi sperimentata, è facile e lineare.
- il microcomputer ha una serie di "funzioni di sicurezza"
che impediscono il puntamento del sole (pensando ai ragazzini, evidentemente)
e che si accorgono della possibilità che il telescopio vada a urtare
contro il treppiede, proponendo l'inversione della montatura per riuscire
a puntare ugualmente l'oggetto desiderato. Queste funzioni sono disabilitabili
dall'utente.
- Funzione di allarme sonoro: quando sorge un satellite
artificiale, lo SkySensor 2000 suona un allarme per avvertire l'osservatore,
proponendo di puntarlo e inseguirlo. Pensate alla MIR e agli IRIDIUM!
- Funzione di "allineamento polare senza vedere la
stella Polare". Questa comodissima funzione è di grande utilità
per chi vuole fare astrofotografia e dalla propria postazione non vede
la polare. La precisione raggiungibile è dell'ordine dei 3-5 primi
d'arco, un valore simile a quello che si ottiene usando il cannocchiale
polare.
- Memoria costante della postazione. Se il telescopio
viene lasciato nella stessa posizione per più serate (ad esempio
in postazione fissa) e senza toccarlo da quando è stato spento,
non è più necessario ripetere l'allineamento con le stelle:
dopo l'accensione, basta premere ESC e il telescopio si "ricorda" della
sua posizione, delle stelle di allineamento usate e degli errori sistematici
che ha misurato nella geometria dello strumento, ed è subito pronto
per lavorare. Abbiamo usato questa funzione per 2 serate consecutive ed
anche durante un paio di osservazioni diurne (Sole e Venere) e lo strumento
ha puntato senza esitazioni gli oggetti richiesti.
- Funzione PEC, con memoria costante: utilissima
per l'astrofotografia tradizionale e CCD.
CONCLUSIONI
Il test della piattaforma GP + SkySensor 2000 ha dimostrato
che essa è un'alternativa universale - perché consente il
montaggio di qualsiasi tubo ottico - e concorrenziale rispetto ad altri
sistemi già presenti sul mercato, come il diffuso ed apprezzato
Meade LX200. Infatti la minore precisione di puntamento dello SkySensor
è compensata da una ottima precisione di inseguimento e da una interfaccia
utente secondo noi più completa e che consente un controllo più
puntuale e preciso delle caratteristiche del telescopio. In quest'ottica
abbiamo preparato una tabella comparativa delle principali funzioni e prestazioni
medie dei due sistemi. Naturalmente va considerato che la montatura GP
può sorreggere solo strumenti leggeri (fino a 7 Kg), ma le sue sorelle
maggiori GP-DX e Atlux, entrambe compatibili con lo SkySensor 2000, sono
in grado di sostenere rispettivamente 12 e 21 Kg. Inoltre c'è da
segnalare che lo SkySensor 2000 è pienamente compatibile con le
vecchie montature Super Polaris, normali e DX, e che in Giappone viene
adattato, da alcune ditte specializzate, alle montature Takahashi, oltre
che ad altre montature poco note in occidente.
CARATTERISTICHE TECNICHE SKYSENSOR 2000 (in confronto
con LX200).
Caratteristiche
a confronto |
VIXEN
GP +
SKYSENSOR 2000 |
SISTEMA
MEADE LX200 |
Alimentazione |
12 V (set di
8 pile a torcia da 1.5V) |
18 V con speciale
alimentatore da rete o da batteria 12 V (opzionale) |
Motori |
Servo a corrente
continua |
Servo a corrente
continua |
Assorbimento
corrente |
2 A max (con
montatura Atlux) |
0.5 A max |
Oggetti in
memoria |
13.942 (versione
PC) |
65.359 |
Velocità
di puntamento (max) |
5°/s |
6-8°/s
(a seconda delle versioni) |
Precisione
di puntamento (stima) |
5-10' |
1-2' (modalità
HP) |
Velocità
di Guida |
0.5X |
2X |
Errore Periodico
(senza PEC) |
~ñ10-15" |
~ñ15" |
Rumorosità
di funzionamento in modalità GOTO |
media |
alta |
Interfaccia
utente (facilità d'uso) |
Eccellente |
Ottima |
Lingua menu |
6 lingue, compreso
ITALIANO |
inglese |
Controllo Backlash |
In entrambi
gli assi |
Solo DEC |
Funzione PEC |
In memoria
permanente |
In memoria
permanente |
Allineamento |
Con 2 o 3 stelle;
non richiede livellamento o allineamento polare. Anche modo altazimutale |
Con 1 o 2 stelle;
non richiede livellamento o allineamento polare. Anche modo altazimutale |
Controllo Remoto |
Con PC e vari
software (es. The Sky ver. 4, nella versione PC) |
Con PC o Macintosh
e vari software |
Attacco Auto-guider |
si |
si |
Ricerca satelliti
artificiali |
si |
no |
Ricerca comete |
si |
no |
Funzione Sky
Tour (ricerca automatica oggetti) |
si |
si |
|